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Digestione ANAerobica
Oggi è il giorno della 94° Adunata Nazionale degli Alpini a Udine. Ma che fine ha fatto il cartello “Bassano del Grappa Città degli Alpini” in via Scalabrini?
Pubblicato il 14-05-2023
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Sul cartello, sul cartello che noi portiamo
c’è una lunga, c’è una lunga penna nera.
Esattamente sul lato destro del cartello stesso, all’interno del logo dell’Associazione Nazionale Alpini. Mentre sul lato sinistro campeggia lo stemma della Città di Bassano del Grappa. In mezzo la scritta: “Bassano del Grappa Città degli Alpini”.
Il palo di viale Scalabrini col cartello di Bassano del Grappa Città degli Alpini nel giorno dell’inaugurazione e…oggi
Peccato però che quel cartello non ci sia più.
Oggi, egregi lettori, è domenica 14 maggio ed è il giorno della grande sfilata della 94° Adunata Nazionale degli Alpini che si sta svolgendo a Udine.
L’appuntamento più atteso dell’anno dalle penne nere, con una tradizionale partecipazione in gran numero anche dei nostri Alpini della sezione ANA Montegrappa, quelli che organizzarono l’indimenticabile Adunata Nazionale del 2008 a Bassano del Grappa.
E scelgo proprio questo giorno di adunanza festosa degli Alpini da tutta Italia a passo di marcia e a ritmo di fanfara nel capoluogo friulano per concentrare la mia e la vostra attenzione sulla stranezza che mi è stata segnalata già da qualche tempo.
Lo strano caso del cartello fantasma riguarda per l’appunto la targa con la scritta “Bassano del Grappa Città degli Alpini”, collocata undici mesi fa con opportuna enfasi in viale Scalabrini, poco prima dell’incrocio semaforico con via Angarano.
Fornisco ulteriori coordinate geografiche: il cartello era posizionato sul palo all’angolo nord-ovest del Brolo Bonaguro, accanto al marciapiede sulla strada, di fronte al Palazzo della Formazione, spin-off dell’ente di formazione I.RI.GEM. di Rosà.
Un edificio nel quale, tra le altre cose, si trovava in passato la sede del Gruppo Alpini di Angarano, poi “sfrattata” per la nuova destinazione del fabbricato e tuttora vacante, nonostante le promesse dei politici e degli amministratori locali di trovare una nuova sede per le penne nere di destra Brenta.
Proprio qui, simbolicamente a pochi passi dal cosiddetto Ponte degli Alpini e dalla sede della Sezione ANA Montegrappa, il cartello dedicato è stato collocato poco meno di un anno fa. Esattamente il 25 giugno 2022, in occasione del passaggio in città della fiaccola della Staffetta Alpina da Ventimiglia a Trieste per il 150simo anniversario dalla costituzione del corpo delle penne nere.
“Gli Alpini ce li teniamo stretti perché sono un presidio forte di valori e la dimostrazione concreta del saper fare a favore della comunità”, aveva dichiarato il sindaco Elena Pavan alla presentazione della tappa bassanese della Staffetta Alpina, tenutasi il 3 giugno sul Ponte con l’intervento, tra gli altri, del presidente nazionale dell’ANA Sebastiano Favero, socio della Sezione Alpina “nostrana”.
Poi lo scoprimento del cartello, nuovo vanto della toponomastica cittadina, svelato sotto la bandiera tricolore. La fotografia che vedete parzialmente riprodotta sopra, nella parte a sinistra dell’immagine, immortala il momento dell’inaugurazione della targa di intitolazione ed è stata postata con altre foto nella pagina Facebook della Città di Bassano del Grappa il 26 giugno 2022.
Questo è il testo del post di quel giorno: “Dopo lo scoprimento del cartello con la dicitura “Bassano del Grappa Città degli Alpini” è stato il Ponte ad accogliere ieri l’arrivo della 15° tappa della Staffetta Alpina che, partita lo scorso 6 giugno da Ventimiglia, si concluderà a Trieste sabato 2 luglio.” “Una vera festa, quella per il 150° anniversario della fondazione del corpo Alpino - continua il testo sul canale social del Comune -, che ha invaso l’intero centro cittadino, da piazza Garibaldi a piazza Libertà, sino al Parco Ragazzi del ’99 dove stamani si è svolto l’alzabandiera, poco prima che la Staffetta partisse nuovamente per il Sacrario di Cima Grappa.”
Una degna accoglienza davvero all’evento celebrativo da parte di quella che una certa retorica ha definito e definisce tuttora “la città alpina per eccellenza”.
Il conferimento a Bassano del Grappa del titolo di “Città degli Alpini” è stata una delle penne all’occhiello dell’amministrazione del sindaco Pavan.
La denominazione dedicata agli Alpini è stata approvata dal consiglio comunale il 30 novembre 2021, nel momento culminante degli idilliaci rapporti tra l’amministrazione Pavan medesima e la Sezione ANA Montegrappa, consegnati all’eternità il mese prima, il 3 ottobre 2021, con la cerimonia inaugurale in pompa magna del Ponte restaurato e restituito alla città.
Era anche l’anno del centenario di fondazione della Sezione Alpina cittadina, in realtà ricorrente l’anno prima ma posticipato al 2021 a causa del Covid, suggellato dalla regalia del Comune di due distinti contributi all’ANA Montegrappa per complessivi 100.000 euro “a sostegno delle spese affrontate dall’Associazione per le nuove esigenze organizzative emerse nel corso della preparazione degli eventi per celebrare il centenario della Sezione e per il presidio della città da garantire in occasione dell’inaugurazione del Ponte degli Alpini”.
Altro che corpo degli Alpini o per meglio dire “solo corpo”: qui, con la città di Bassano e con chi la amministra, eravamo già ai livelli di un corpo e un’anima.
Poi nel giugno dell’anno scorso, come ho già scritto, la definitiva consacrazione del riconoscimento istituzionale alle penne nere con l’apposizione del cartello di intitolazione della città di Bassano agli Alpini a ridosso del crocevia che porta al Ponte degli Alpini.
Tutto bello e tutto emozionante, per usare un aggettivo caro al sindaco Pavan della prima ora, ma…cucù, quel cartello non c’è più. Già da qualche mese. Scomparso.
Sparito anche quello, come la sede del Gruppo degli Alpini di Angarano nel 2019. Lasciando al suo posto solo il nudo palo su cui era infisso, che è rimasto al palo. Volatilizzato. Desaparecido. È come se la targa si fosse dissolta, per digestione ANAerobica.
Bassano del Grappa è ancora e sempre la Città degli Alpini e la relativa delibera di consiglio comunale non è stata revocata.
Ne danno prova gli analoghi cartelli con la dicitura “Bassano del Grappa Città degli Alpini” posizionati agli ingressi di Bassano, come ho verificato di persona compiendo in macchina il periplo dei quattro principali accessi viari alla città e dedicando qualche litro di gasolio alla causa.
Ce n’è uno all’ingresso nord di via Motton, un altro all’ingresso ovest di viale Vicenza e un terzo all’ingresso est di viale Pio X. Sinceramente non l’ho notato all’ingresso sud di via Capitelvecchio - via Ca’ Rezzonico, ma poco importa.
Devo anche dire che queste targhe non sono posizionate sotto i cartelli stradali d’ingresso della città ma più avanti, autonomamente, sul lato destro delle carreggiate e prima della ricerca specificamente effettuata per questo articolo non me ne ero mai accorto. Non saltano cioè all’occhio, ma anche in questo caso poco importa.
Ciò che mi preme evidenziare, nel giorno dell’Adunata Nazionale degli Alpini di Udine, è l’inopinata sparizione della targa inaugurata meno di un anno fa a due passi dal Ponte Vecchio di Bassano del Grappa detto anche Ponte degli Alpini con le autorità alpine e il sindaco in fascia tricolore.
Non è dato sapere il perché della rimozione, avvenuta peraltro nell’indifferenza generale: l’amministrazione di Bassano non ne ha dato notizia e la Sezione ANA Montegrappa non è minimamente intervenuta presso gli organi di informazione per segnalare l’accaduto.
Che cosa avrà dunque generato cotanto impenetrabile mistero?
Mi sa che per saperlo dovrò contattare la redazione dei programmi di Roberto Giacobbo.
Comunque sia:
Evviva evviva il reggimento,
evviva evviva il corpo degli Alpin.
Oilalà!
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