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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Supersquadra Pedemontana

70 Comuni (tra cui Castelfranco, Cittadella e Thiene), tre Province e la Regione favorevoli all’istituzione a Bassano del Tribunale della Pedemontana. Plebiscitario l’esito dell’incontro del sottosegretario Ostellari con gli amministratori pubblici

Pubblicato il 24-03-2023
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“Il territorio è granitico.”
Rimossi i marmi e i gessi della mostra di Canova, un raggiante sindaco Elena Pavan - attorniata dai tanti suoi colleghi con fascia tricolore nel chiostro del Museo Civico - trova un altro materiale, il granito, su cui scolpire la sua soddisfazione.
L’incontro in sala Chilesotti del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari con gli amministratori pubblici del territorio allargato sul tema dell’apertura del Tribunale della Pedemontana Veneta si conclude infatti con un plebiscito a favore della rinascita della sede di giustizia a Bassano.

Foto Alessandro Tich

70 Comuni, tre Province (Vicenza, Padova e Treviso) e la Regione Veneto: è la Supersquadra Pedemontana che chiede al Governo di ripristinare il Tribunale di via Marinali come sede giudiziaria di riferimento di area vasta. Tra questi fa notizia il sostegno di alcuni “big” extracomprensoriali come i Comuni di Castelfranco Veneto, Cittadella e Thiene e tra i numerosi sindaci presenti all’incontro c’è anche quello di Asiago.
Solo due Comuni - Caltrano e Maser - non concordano con la maggioranza bulgara pro Tribunale della Pedemontana: ma a questo punto vanno citati solo come curiosità statistica.
È il primo di tre incontri segnati nell’agenda del sottosegretario alla Giustizia per raccogliere la volontà del territorio in merito all’auspicata resurrezione del Tribunale bassanese: seguirà nelle prossime settimane il confronto con le categorie economiche e infine l’ultimo “face to face” con gli operatori della giustizia.
Il tutto per confezionare una proposta al Governo quanto più condivisa e partecipata per il ripristino della sede giudiziaria, per “costruire” la quale - come già annunciato da Ostellari nella sua precedente visita in città - il tempo utile è stato fissato in sei mesi.

“Oggi non ho sentito nessun “no” - afferma l’esponente di Governo in conclusione di incontro -. Ci siamo impegnati tutti, facciamo parte di una squadra che oggi prende un impegno serio nei confronti del territorio.” “Mi aspetto da voi un impegno serio, vi chiedo di fare bene la vostra parte, tutti uniti in questo percorso - continua Ostellari rivolgendosi ai sindaci -. Oggi partiamo con un mandato molto chiaro da parte vostra. Abbiamo davanti a noi un percorso di massimo sei mesi nella costruzione di un “sì” finale.”
“C’è stata praticamente l’unanimità - aggiunge poi Ostellari, intervistato dai cronisti -. I sindaci presenti, i sindaci coinvolti, le Province interessate e la Regione hanno detto che loro ci sono. A questo punto da oggi siamo in molti a prendere un impegno, una squadra formata da tante donne e tanti uomini che rappresentano un territorio vasto e credono in questo progetto.” “Più forti siamo e più riusciremo a raggiungere l’obiettivo - continua -. Il percorso continua tuttavia con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli operatori della giustizia. Li sentiamo perché è giusto farlo e perché è giusto condividere e non imporre.”
Non solo sindaci e presidenti di Provincia nel parterre intervenuto nell’occasione.
Ci sono anche, tra gli altri, l’assessore Manuela Lanzarin a nome della Regione Veneto, le parlamentari Daniela Sbrollini e Mara Bizzotto, l’europarlamentare Sergio Berlato.
“Come allora il Tribunale di Bassano non andava soppresso - dichiara la senatrice Sbrollini, richiamandosi al taglio dei tribunali del 2012 -, così oggi, con un’area vasta così, non ci sono più scuse per non riaprire un tribunale di queste dimensioni.”

“È un trionfo avere il territorio, un territorio anche inedito, che all’unisono ha detto di sì - commenta a caldo il sindaco di Bassano Elena Pavan -. 70 sindaci, tre Province e la Regione, senza nessuna esitazione. E anche i Comuni più grossi, quindi Cittadella, Castelfranco e Thiene che hanno espresso adesione ferma a questo progetto. Così come pure l’Altopiano, la Valbrenta.” “Mi viene da dire solo “quando”, a questo punto, sarà riaperto il Tribunale, sperando che sia il prima possibile - aggiunge il sindaco -. Ovviamente il sottosegretario farà gli ulteriori passaggi e le ulteriori audizioni che sono previste in questo percorso, però è talmente forte la voce e la volontà di questo territorio, di 70 Comuni che rappresentano 500 mila cittadini, che non può essere ignorata.”
Chiedo ad Elena Pavan, dal momento che la Provincia di Bassano non esisterà mai, se ciò possa rappresentare la nascita di una “Provincia Giudiziaria di Bassano”.
“Bassano non deve essere equiparata a un capoluogo di Provincia - mi risponde -. È una città che offre gli spazi che ha a disposizione per una rete di Comuni che hanno delle buone dimensioni, un territorio grande. Cioè Bassano non è sopra gli altri, è al pari degli altri, inserita in questa rete di tessuto virtuoso.”
Brava sindaca: le avevo fatto la domanda trabocchetto, ma non ci è caduta.

Le interviste vengono raccolte nel chiostro del Museo a margine del momento conclusivo dell’incontro dei pubblici amministratori con Ostellari.
Era previsto un incontro supplementare del sottosegretario con la stampa in sala Chilesotti al termine della riunione, ma il protocollo viene sconvolto dalla voglia di godersi un po’ di aria primaverile per celebrare la raggiunta comunione d’intenti, su invito del sindaco Pavan: “Andiamo tutti fuori nel chiostro a fare una foto di gruppo.”
All’esterno, le fasce tricolori arrivano da vari punti come le Frecce Tricolori e quindi si concentrano sul prato per la storica immagine che immortala un raggruppamento istituzionale impensabile in altri tempi e in altri contesti.
Il dopo-incontro prosegue nel chiostro in un clima di frizzante eccitazione, tra sorrisi, abbracci e altre gaudiose foto sparse di gruppo.
“Sembrava un festeggiamento di nozze”, commenterà più tardi un noto avvocato bassanese, membro del Comitato per la Riapertura del Tribunale.
In effetti l’avvocato ha reso bene l’idea: quello della Supersquadra Pedemontana è stato infatti un “fatidico sì”, coi giornalisti a fare da testimoni.
Non resta a questo punto che distribuire le bomboniere.

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