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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Eau de Campagne
Tribunale della Pedemontana e ascensore inclinato: benvenuti in campagna elettorale. L’amministrazione Pavan cerca di tirare fuori i suoi assi del bilancio di mandato, le opposizioni attaccano
Pubblicato il 08-02-2023
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Non sentite anche voi gli effluvi del fieno, del concime, dello stallatico?
A Bassano nell’aria c’è profumo di campagna. Eau de Campagne.
Mancano ancora un anno e quattro mesi al voto comunale in città, ma la campagna elettorale è già iniziata.
Due grossi argomenti favoriscono il surriscaldamento del clima politico e sono proprio le due notizie più rilevanti degli ultimi giorni: le rinate speranze di riapertura del Tribunale della Pedemontana e il progetto definitivo dell’ascensore comunale, alias sistema di trasporto meccanico tra Prato Santa Caterina e viale dei Martiri.
Sono i due assi che l’amministrazione Pavan sta cercando di tirare fuori dal suo bilancio di mandato e che le opposizioni, per contro, utilizzano a spunto di commenti al vetriolo.
Avete i cachet per il mal di testa a portata di mano? Bene, possiamo cominciare.
Iniziamo dunque, egregi lettori, dal Tribunale della Pedemontana.
Come ben sapete, lunedì scorso è giunto in città il sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Ostellari che ha compiuto un sopralluogo nella Cittadella della Giustizia di via Marinali a fronte della dichiarata volontà dell’attuale governo di riaprire i tribunali soppressi dal premier Monti e dalla ministra Severino nel 2012. Provvedimento che peraltro - non fa mai male ricordarlo - non aveva fatto altro che applicare la legge delega al governo sulla revisione della geografia giudiziaria approvata dalla maggioranza del precedente governo Berlusconi IV, quindi con i voti favorevoli anche della Lega.
Della visita del sottosegretario ho già ampiamente scritto nel mio precedente articolo “La Cittadella della Letizia”. Quelle che non riportato in quell’articolo, perché giunte in redazione fuori tempo massimo, sono le dichiarazioni al riguardo del sindaco Elena Pavan.
“Per la prima volta - ha dichiarato il sindaco - il governo testimonia, con la presenza a Bassano del Sottosegretario alla Giustizia senatore Andrea Ostellari, la disponibilità a prendere in seria considerazione il progetto dell’istituzione del Tribunale della Pedemontana Veneta.” Il tutto al seguito di una visita nella quale “i rappresentanti del Comitato, delle associazioni di categoria e delle istituzioni del territorio hanno presentato le ragioni della nostra richiesta e visitato con il senatore la sede della Cittadella della Giustizia, pronta ad accogliere uffici e servizi, ma soprattutto a dare risposte ad un’area attiva e virtuosa”.
“Sono particolarmente contenta - ha aggiunto il sindaco - di questo primo momento di apertura e della disponibilità del Ministero della Giustizia a coordinare nei prossimi mesi una serie di incontri finalizzati a ribadire la volontà di giustizia di un territorio ampio, produttivo, coeso.” “Dalla Regione Veneto - ha concluso - ci sono giunte già ampie rassicurazioni di supporto; la nuova Pedemontana ha cambiato, migliorandole, le condizioni per raggiungere la nostra città e spero possa essere arrivato il tempo di accogliere le richieste di chi ogni giorno lavora e chiede risposte.”
Gongola dunque l’amministrazione comunale per la prospettiva di intravvedere la riapertura del tribunale tra i risultati tangibili del proprio quinquennio amministrativo.
Ma gongola anche Fratelli d’Italia, il partito che non è un componente dell’attuale maggioranza a Bassano ma che si comporta come se lo fosse.
Il sottosegretario Ostellari è della Lega, ma in prima fila nel corso della sua visita - assieme ad alcuni notabili leghisti locali - c’erano anche l’europarlamentare di FdI Sergio Berlato, che ultimamente si è ri-materializzato a Bassano proprio sul tema del tribunale da riaprire, e il consigliere comunale di #PavanSindaco ma con la tessera di FdI in tasca Gianluca Pietrosante. Quest’ultimo, oltretutto, primo firmatario di una mozione di “sollecito
di ripristino del Tribunale della Pedemontana” all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, prontamente rilanciata da un comunicato stampa di auto-elogio di FdI ovvero dello stesso Pietrosante e del presidente del Circolo di Fratelli d’Italia di Bassano del Grappa Nicola Giangregorio.
“La risposta - concludeva quel comunicato, trasmesso in data 4 febbraio - deve essere unanime da parte di tutta la politica, anche se bisogna rendere il merito a Fratelli d'Italia che ha riaperto la questione: abbiamo un governo cittadino, regionale e nazionale a trazione centro destra. Ora non si può e non si deve tentennare.”
Fratelli d’Italia sale quindi trionfalmente sul carro dei vincitori, o aspiranti tali, in merito alla non più impossibile riapertura del palazzo di giustizia cittadino.
E ne ha ben donde: dello stesso partito fanno parte la presidente del governo e il ministro della Giustizia Nordio. Da qui l’entusiastica partecipazione di Berlato e Pietrosante al fianco del sottosegretario in visita, a favore delle telecamere. Sorrisi e Meloni Tv.
Ma ecco che, in questo gioioso clima di generale letizia giudiziaria, irrompe l’intervento a gamba tesa dell’ex vicesindaco ed attuale consigliere di minoranza Roberto Campagnolo.
Campagnolo non c’era all’incontro col sottosegretario, ha quindi letto e visto i resoconti di stampa e televisioni. Quanto gli è bastato per dichiarare, oggi sul Giornale di Vicenza, che il sopralluogo dell’esponente di governo è stato nientemeno che “una pagliacciata” e che “i cittadini di questo territorio sono stanchi di essere presi in giro dai politici di turno”.
“Quello che abbiamo visto - ha dichiarato ancora, tra le altre cose, Campagnolo - non ha nulla a che fare con la volontà di riaprire il Tribunale di Bassano ma si può ricondurre esclusivamente a una sfida tra Lega e FdI per una battaglia di supremazia politica territoriale in chiave elettorale.” “Il Tribunale - ha aggiunto - è la vittima sacrificale sul cui vuoto e freddo fabbricato si consuma tutto questo e questa insana e ripetuta abitudine oltre a non portare nessun risultato è deleteria per la città perché obbliga la politica a inseguire miraggi che sono fuori dalla realtà.”
Campagnolo ha dichiarato sul giornale anche altre cose dello stesso tono, ma i virgolettati sopra riportati possono bastare per inquadrare l’irruenza della sua reprimenda politica.
E non è mancata oggi l’immediata replica, tramite comunicato stampa, del Tribuno del Tribunale Gianluca Pietrosante.
Per la testa di ponte di FdI in consiglio comunale l’atteggiamento esternato da Campagnolo “è sicuramente quello del nervosismo”.
“Sappiamo benissimo - dichiara Pietrosante - l’ossessione verso il centro destra e le destre che attanaglia l’ex vicesindaco di Bassano, soprattutto in questo periodo storico, dove in città, in Regione e al Governo vi è il centro destra e che finalmente, dopo dieci anni di silenzio anche sotto l’amministrazione Poletto, si va verso una soluzione del Tribunale della Pedemontana.” “Facile fare dietrologie e incentrare il dibattito politico che riguarda la cittadella della giustizia sulle marchette elettorali e una presunta guerra tra Fdi e Lega - continua -: questa è una lettura alquanto superficiale e oserei dire “populista”.”
“Così facendo - aggiunge -, Campagnolo manca di rispetto ai cittadini e al Comitato del Tribunale della Pedemontana, che hanno molto apprezzato l’iniziativa di Fratelli d’Italia e del centro destra nel riaprire la questione, oltre ad apprezzare l’apertura del Sottosegretario circa il confronto tra categorie e istituzioni che avverrà il prossimo 24 marzo. Poteva venire anche lui lunedì scorso.” “Ma la sinistra, locale, regionale e nazionale, deve assolutamente fare contrapposizione su tutto e a priori - conclude il Fratello d’Italia -. Lo vediamo con il tema dell’autonomia e, ahimè, se questo è l’atteggiamento anche a Bassano, anche nel prossimo consiglio comunale, dove verrà proprio discussa la mozione sul tribunale che vede il sottoscritto come primo firmatario.”
Non c’è che dire: anche senza tribunale, a Bassano in contenzioso non manca.
Passo adesso, sperando di non annoiarvi, al secondo oggetto del contendere della politica cittadina: il tiramisù (e riportamigiù) tra il Prato e il viale dei Martiri, il cui progetto definitivo è stato presentato l’altra sera in sala Chilesotti. Tema delicatissimo, al di là dei due partiti del Pro e del Contro che si sono già formati a velocità della luce.
L’ascensore inclinato rischia infatti di essere l’unica opera pubblica di grande rilevanza progettata e cantierata da questa amministrazione senza essere stata ereditata dalle
amministrazioni precedenti. Quindi l’unico vero fiore all’occhiello - nel campo dei Lavori Pubblici - da esibire agli elettori fra poco più di un anno. Della piazza ipogea che dovrebbe dare inizio alla costruzione del Genius Center non si hanno più notizie da tempo, del riformulato ampliamento con conseguente riapertura del Caffè Italia non si vedono novità concrete all’orizzonte, per l’acquisto e ristrutturazione del Teatro Astra si vaga ancora nella nebbia più fitta, della strada del Piano Mar non se ne parla.
Occhi puntati dunque su quella che per il sindaco Pavan e la sua amministrazione è attualmente l’unica soluzione del concorso enigmistico “Questo l’ho fatto io”.
Sempre oggi e sempre sulla stampa, ma sul Corriere del Veneto, interviene l’ex assessore e attuale consigliere di minoranza Angelo Vernillo. Il quale, a fronte dell’annuncio dell’assessore Andrea Zonta della possibile apertura del cantiere la prossima estate per una conclusione dei lavori nella primavera 2024, commenta: “giusto a ridosso delle prossime elezioni amministrative”. Un segno della volontà di questa amministrazione “di mettere a segno almeno un colpo prima della fine del mandato”.
Vernillo esprime anche le sue perplessità sul progetto “in particolare per il costo lievitato dagli iniziali 600 mila euro a un milione”. “In qualsiasi caso - dichiara al quotidiano il capogruppo di minoranza -, ritengo fosse migliore l’ipotesi del tapis roulant pensato dall’amministrazione Poletto: meno costoso, poche centinaia di migliaia di euro, meno impattante, sul genere di quelli usati sulle piste da sci, e più semplice da gestire.”
Un tappeto mobile per mandare al tappeto le aspirazioni progettuali della giunta Pavan.
Ma a proposito di soluzioni alternative, c’è già chi puntualizza alcune cose, conoscendole per mestiere prima ancora che per competenza amministrativa.
In una sua memoria scritta resa nota la sera della presentazione del progetto dell’ascensore inclinato in sala Chilesotti, il consigliere di maggioranza Antonio Guglielmini, di professione architetto, a riguardo dell’opera si sofferma sui “riflessi positivi della sua realizzazione e i benefici che la collettività potrà cogliere nel tempo.”
“Altri sistemi meccanizzati di risalita e discesa per il trasporto di persone non sono facilmente compatibili con la morfologia dei luoghi - scrive Guglielmini, tra le tante altre cose -. Le scale mobili non sono idonee per il trasporto dei disabili in carrozzina e per i bambini sul passeggino, sono sempre scale, anche se meccanizzate, e quindi non rispondono interamente ai necessari criteri di accessibilità.”
“I Tapis-roulant, o tappeti mobili - continua - si utilizzano prevalentemente su tratte rettilinee e ad andamento piano, o con minime pendenze nel limite del 10-12%, e sono poco adatti per utenti fragili e anziani.”
Si chiede Guglielmini: “E dove potrebbero essere collocati questi sistemi alternativi di trasporto meccanizzato? Al posto o al fianco delle due scalinate inclinate oggi esistenti, che hanno punti di partenza e arrivo diversi l’una dall’altra?” “La scalinata Est non è utilizzabile perché si imbocca da un punto di partenza notevolmente più elevato rispetto alla partenza di quella ad Ovest, che peraltro ha una lunghezza di oltre 60 metri, e sarebbe perciò necessario almeno un piano di stazionamento intermedio.”
“Ma anche ipotizzando di superare questi limiti funzionali, oltre alle complicazioni legate alla loro realizzazione - osserva l’architetto-consigliere - questi impianti sarebbero davvero più economici e meno impattanti?” “Il progetto del nuovo sistema di trasporto meccanico con due ascensori inclinati - dichiara il consigliere-architetto - è un intervento necessario ed emblematico per la nostra Città, facilmente usufruibile e veloce nei tempi di salita e discesa.”
Su e zo per il Prato: la saga continua.
Il profumo dell’Eau de Campagne è dunque sempre più intenso. Prepariamoci a respirarlo a pieni polmoni da qui ai mesi a venire. Sarà l’unica aria di campagna più avvelenata di quella di città.
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