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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Special report
Premiato Ristorante Da Morena
Tutti in cucina e in sala: da settembre a Rossano Veneto la nuova scuola di formazione professionale Enaip dedicata alla ristorazione. Ma saranno avviati anche corsi di aggiornamento e riqualificazione per lavoratori e aziende
Pubblicato il 21-01-2023
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Impara l’arte e mettila sul piatto.
A Rossano Veneto parte un progetto di istruzione superiore: la piazza in fase di riqualificazione del Comune governato dal sindaco Morena Martini ospiterà, a partire dal prossimo anno scolastico, una nuova sede della scuola di formazione professionale Enaip.
Un nuovo luogo per formarsi e aggiornarsi professionalmente, in un edificio portato a nuovo, con il Comune di Rossano Veneto ed Enaip Veneto impegnati nello sviluppo di questa iniziativa dedicata principalmente alla ristorazione, ma non solo.
Foto Alessandro Tich
Negli spazi didattici della nuova scuola si avvieranno percorsi professionali di cucina, pasticceria, panificazione, pizzeria e di trasformazione e lavorazione di prodotti agro-alimentari. Ma non solo: saranno anche avviati corsi di aggiornamento e riqualificazione per lavoratori ed aziende in ambito digitale, con uno sportello specifico dedicato ai servizi al lavoro.
La Scuola Professionale Enaip di Rossano Veneto verrà intitolata alla memoria di Tina Anselmi, politica, partigiana, insegnante nonché prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana. Il centro di formazione sarà strutturato su una superficie di 1000 mq e sarà dotato, oltre che di un laboratorio di ristorazione e sala bar, anche di un laboratorio digitale di informatica e automazione.
“Ci sono grande soddisfazione e orgoglio nell’aver trovato e concretizzato una partnership così importante per la comunità rossanese e per il nostro territorio - commenta il sindaco Morena Martini -. Enaip Veneto progetta e gestisce corsi di formazione professionale per giovani, adulti, aziende e per l’apprendistato.”
“Nel caso di Rossano Veneto - continua il sindaco - la Scuola Professionale Enaip sarà un vero fiore all’occhiello sia per la formazione, la crescita e lo sviluppo dei ragazzi fino ai 16 anni e sia per la valorizzazione delle politiche attive del lavoro.”
“La scuola e il cantiere della nostra piazza stanno avanzando in modo importante, andando oltre le più rosee previsioni sul rispetto delle tempistiche prefissate - aggiunge la prima cittadina rossanese -. Contiamo di rendere fruibile e perfettamente operativa la struttura per il 15 settembre, data tradizionalmente legata all’inizio dell’anno scolastico.”
“Sarà una porta sul futuro - conclude - che si aprirà a Rossano Veneto.”
Dunque il taglio del nastro è previsto a settembre, ma è da oggi che parte il conto alla rovescia. A Villa Caffo Navarrini a Rossano si svolge infatti la serata di presentazione della scuola di formazione professionale e del progetto collegato “Sì, chef!”.
Spalti gremiti nella sala conferenze Giulio Cisco al primo piano della villa.
Ci sono alcuni sindaci e assessori del comprensorio (notati da chi vi scrive Tezze sul Brenta, Cartigliano, Marostica, Cassola e Solagna), diversi imprenditori anche del settore metalmeccanico e della grande distribuzione alimentare. Non passa inoltre inosservata la presenza tra il pubblico di Sergio Dussin, già storico presidente del Gruppo Ristoratori Bassanesi. Morena Martini fa da direttrice d’orchestra e fa suonare i vari solisti, ciascuno chiamato a intervenire per il proprio settore di competenza.
Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di Enaip Veneto, riferisce che in Italia fanno riferimento al centro di formazione 15-16.000 ragazzi all’anno, di cui 4000 nella nostra Regione. In Veneto la ristorazione copre il 25% dell’attività formativa, con un migliaio di studenti all’anno. Il 50% del piano formativo riguarda la didattica e il 50% l’attività in laboratorio e in azienda. “L’83% dei ragazzi - dichiara Sbrissa - a un anno dalla qualifica o diploma lavorano.”
Lo ascolta con interesse, di fianco a lui, l’imprenditore alimentare Furio Bragagnolo, presidente di Pasta Zara. Bragagnolo conferma a sua volta l’importanza di investire nelle professionalità collegate al cibo. Sbrissa gli rivela che la scuola di Rossano produrrà degli stampi per creare nuove varietà di pasta. “Le chiameremo Le Rossanesi”, scherza il sindaco Martini.
Prende quindi la parola Chiara Furlan per presentare il progetto di solidarietà “I Care” di Enaip di cui è la responsabile. Nell’ambito del progetto è partita l’azione “Sì, chef!” finalizzata alla raccolta fondi a favore della nuova scuola professionale di Rossano con donazioni in denaro tramite bonifico su Iban dedicati o con donazioni dirette di beni e strumenti.
“I muri della scuola sono già pagati, a carico del Comune di Rossano Veneto”, si affretta a chiarire il sindaco.
Il “fundraising” è pertanto destinato a raccogliere risorse per l’acquisto degli arredi, delle attrezzature e delle dotazioni per i laboratori. All’interno della scuola sarà quindi allestito l’“Albero della vita”: ogni foglia porterà il nome di un donatore.
Chi s’illumina d’immenso per il progetto arrivato in porto a Rossano Veneto è l’assessore regionale alla Formazione, Istruzione e Lavoro Elena Donazzan che in sala Giulio Cisco dà la sua benedizione all’iniziativa.
Definisce quella di Rossano “una scelta strategica di grande visione” e fornisce i numeri della formazione professionale quale realtà sempre più importante in Veneto.
“La nostra è una Regione che non ha il fenomeno della liceizzazione - afferma l’assessore regionale - e i nostri giovani entrano nel mondo del lavoro con percentuali altissime.”
Poi la Donazzan invita a parlare i ragazzi: “Sono loro i nostri testimonial”.
Arrivano in tre, tutti studenti dell’Enaip provenienti da altrettanti Comuni del nostro comprensorio, chiamati a intervenire in una breve pausa del loro impegno che di lì a poco, come leggerete di seguito, li vedrà protagonisti assieme ai loro compagni.
Si chiamano Erika, Tadi e Riccardo. I primi due operatori di sala, il terzo cuoco.
L’assessore veneto alla Formazione chiede loro perché hanno scelto questa scuola e cosa piace a loro di questo percorso. Erika: “È molto istruttivo. Fai gli stage già al secondo anno e ti prepara subito all’ambiente del lavoro.” Tadi: “È importante anche il progetto di educazione alimentare contro lo spreco del cibo.”
Detto, fatto: tra qualche minuto gli studenti offriranno ai presenti un saggio della loro preparazione in cucina e sono già pronti dei sacchettini per portare a casa il cibo che non venisse consumato. Un accorgimento davvero lodevole. “Ma siamo in tanti - profetizza Morena Martini -. È difficile che resti qualcosa.” Avrà ragione.
Infine Riccardo: “È una scuola bella perché fai tanta pratica. Studiare sì, ma fino a un certo punto.” Viva la sincerità.
Terminata la presentazione, come si conviene a una scuola di formazione professionale, si passa quindi dalla teoria alla pratica.
Al piano di sotto, nella sala d’ingresso di Villa Caffo Navarrini, gli studenti del settore ristorazione dell’Enaip di Bassano del Grappa hanno infatti preparato un’apericena per tutti i convenuti.
Prima di aprire le danze culinarie, sono tutti perfettamente schierati in attesa del “via” dei loro docenti. I cuochi con grembiule verde tutti in fila, in versione plotone di ristorazione.
I ragazzi e le ragazze del servizio di sala, con grembiule rosso, simmetricamente appostati lungo gli scalini per dare il benvenuto ai commensali. Sui tavoli il risultato del loro lavoro: focacce, torte salate, tramezzini e finger food di varia ispirazione, oltre ai piattini con verdure in agrodolce da una parte e, dall’altra, insalata invernale con cavolo cappuccio, aringa affumicata e crostini.
I convitati all’annunciata apericena sono numerosi e ben presto la sala si riempie in modalità “assalto alla diligenza”. Una cosa buona e giusta per ogni buffet che si rispetti, soprattutto alle otto e passa di sera. In questo bailamme di mandibole felici gli studenti dimostrano già una professionalità che ben promette per il loro futuro lavoro.
C’è ovviamente anche il tavolo per la mescita di vino e bevande.
Martini Dry? Nossignori: aperitivo analcolico alla frutta e l’immancabile prosecco.
Bollicine di una nota azienda vinicola del Trevigiano che vengono servite alla temperatura ideale. Fresco, abboccato e molto vivace, come non sempre riesci a bere anche in locali rinomati.
Vicino alla porta di uscita c’è un altro studente dell’Enaip che assolve a un compito preciso.
Si chiama Dominique e tiene in mano un cesto pieno di sacchetti, destinati come omaggio ai partecipanti. Ogni sacchetto contiene una selezione di dolcetti secchi preparati dagli stessi studenti di ristorazione dell’Enaip.
“Desidera prenderne uno?” mi chiede Dominique con eleganza e con un gran sorriso.
E come dire di no a un invito così cortese?
La cena-buffet a conclusione della presentazione della nuova scuola di formazione professionale è la dimostrazione che i nostri giovani, catapultati nel mondaccio degli adulti, possono cavarsela egregiamente. E sicuramente, in quel di Rossano Veneto, tanti altri ragazzi e ragazze seguiranno le orme di Erika, di Tadi, di Riccardo e di tutti i loro compagni.
C’è di tutto e di più, al Premiato Ristorante Da Morena.
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