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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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San Zaia e il Drago
Fine governo Draghi: Azione Veneto si rivolge a Zaia. “Ci dica qual è la direzione che intende assumere a salvaguardia degli interessi dei cittadini veneti in un momento così drammatico provocato anche dai suoi compagni di partito e di giunta”
Pubblicato il 22-07-2022
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La caduta del governo Draghi che rimane in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, lo scioglimento anticipato delle Camere su decisione senza altra via di uscita del presidente Mattarella e le nuove elezioni politiche fissate al prossimo 25 settembre.
Sul terremoto che nelle ultime ore ha sconquassato la nostra amata e assai tristemente per non dire indegnamente rappresentata Repubblica, interviene oggi con una nota Azione Veneto, vale a dire il direttivo regionale di Azione, il partito di Carlo Calenda.
Nel comunicato stampa i cosiddetti Azionisti, oltre a ribadire la posizione anti “politica degli impostori” e pro Draghi espressa dal loro leader, si rivolgono in particolare al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ancora in occasione delle prime dimissioni del premier, poi respinte dal Colle, si era duramente espresso contro il Movimento 5 Stelle quale “responsabile di questo caos”.
Foto: ufficio stampa giunta regionale del Veneto
Azione Veneto chiede al governatore di chiarire quale sia oggi la sua posizione.
“Siamo certi - afferma la nota - che chi ha ricevuto oltre il 70% dei consensi, senta, anche in questo caso, la responsabilità di chiarire come intende tutelare l’interesse dei cittadini Veneti in un momento così drammatico provocato, suo malgrado, anche dai suoi compagni di partito e di giunta.”
Di seguito il comunicato stampa di Azione Veneto, trasmesso alla nostra redazione per il tramite del segretario provinciale di Azione Vicenza, il già sindaco di Marostica Marica Dalla Valle:
COMUNICATO
LA SITUAZIONE VERGOGNOSA E SURREALE IN CUI GLI ITALIANI SONO STATI TRASCINATI DALLA POLITICA DEGLI IMPOSTORI HA CAMBIATO IRRIMEDIABILMENTE LO SCENARIO POLITICO ITALIANO CON PROFONDE RICADUTE ANCHE IN VENETO.
AZIONE VENETO CHIEDE QUALE LA DIREZIONE CHE IL GOVERNO REGIONALE INTENDE ASSUMERE A SALVAGUARDIA DEGLI INTERESSI DELLA REGIONE
Quanto è successo ieri è un evento drammatico destinato a tracciare un gigantesco spartiacque che segna, non solo il prima ed il dopo Draghi, ma anche il prima ed il dopo il grande tradimento di forze politiche che avevano assunto l’impegno di agire nell’interesse del Paese sostenendo il governo Draghi.
E se era da tempo noto che i 5 Stelle rappresentavano il kalashnikov difettoso e senza sicura nello zaino dell’esecutivo, altro ci saremmo aspettati da partiti che fino all’altro ieri inneggiavano al governo di Mario Draghi, salvo abbandonarlo nel momento in cui occorreva uscire dalla trincea per difendere gli interessi di tutti gli italiani nella circostanza più drammatica della storia degli ultimi 70 anni.
Questa vergognosa decisione irresponsabile, espone anche il Veneto al rischio, quasi certo, di lasciare sul campo parte dei progetti del PNRR che avrebbero trasformato l’importante debito assunto nei confronti della UE, in una opportunità per sostenere la competitività e costruire il futuro delle prossime generazioni.
E mentre Zaia dimostrava il suo sostegno a Draghi, il segretario del suo partito ha scelto una linea opposta.
Non siamo preoccupati per i contrasti all’interno di un partito che ha dimostrato tutte le sue contraddizioni e la sua inaffidabilità, ci preoccupa comprendere quale sia, in questo scenario drammaticamente e irrimediabilmente mutato, la posizione del Presidente del Veneto che, avendo dimostrato senso di responsabilità nei confronti della crisi di governo, si trova improvvisamente di fronte ad un esecutivo locale che attesta di non essere minimamente coeso sulle questioni fondamentali della politica nazionale.
La questione del sostegno alle imprese ed all’occupazione, quella dell’Autorità per la laguna ancora in sospeso, l’energia, i provvedimenti per l’agricoltura, la legge finanziaria che ne deriva, le linee guida per il PNRR, sono solo alcuni dei costi elevati che la scelleratezza degli stessi partiti di maggioranza presenti nell’assemblea della Regione Veneto, hanno deciso di far pagare anche ai Veneti.
Crediamo sia importante conoscere quale sia la posizione del Presidente Zaia. Siamo certi che chi ha ricevuto oltre il 70% dei consensi, senta, anche in questo caso, la responsabilità di chiarire come intende tutelare l’interesse dei cittadini Veneti in un momento così drammatico provocato, suo malgrado, anche dai suoi compagni di partito e di giunta.
Da oggi il perimetro dei liberali, degli italiani seri e responsabili si è definito intorno all’Agenda di Draghi che rappresenta la preziosa eredità che l’impegno ed i risultati ottenuti nei pochi mesi del suo Governo, hanno lasciato.
Azione Veneto, insieme a +Europa ed alle altre forze politiche che si riconoscono nei valori liberali e nella necessità di non dimenticare la competenza, il senso di responsabilità e la serietà portata da Draghi nella politica del nostro Paese, si rivolge ai cittadini Veneti affinché possano trovare in Azione la voce per salvaguardare il futuro dell’Italia e del Veneto. Lanciando un messaggio chiaro e inequivocabile alla politica che ha profondamente disgustato e deluso.
Azione Veneto, 22 luglio 2022
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