Ultimora
31 Mar 2025 15:24
Con Ismea agricoltura punta a spazio per affrontare le sfide
31 Mar 2025 14:33
Scuola intitolata a Sammy Basso. La madre 'momento bellissimo'
31 Mar 2025 13:28
Vale 7,3 miliardi l'export del Veneto negli Stati Uniti
31 Mar 2025 13:12
Ass. Coscioni, in Veneto ritardi Ulss per paziente con glioma
31 Mar 2025 12:28
Hotel Bellevue di Cortina si rinnova, apertura a fine 2026
31 Mar 2025 12:27
A Venezia al via la 18/a edizione di 'Incroci di civiltà'
31 Mar 2025 16:18
Uccise il marito e sposò un uxoricida, si è suicidata in cella
31 Mar 2025 16:15
Problemi di accesso a ChatGpt, 'stiamo investigando'
31 Mar 2025 16:03
Borsa: l'Europa pesante dopo Wall Street, Milano -2%
31 Mar 2025 15:55
Delitto di Garlasco, via libera al maxi incidente probatorio sul Dna
31 Mar 2025 15:44
++ Garlasco, via libera al maxi incidente probatorio sul Dna ++
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Scoramentum
Il flop annunciato dei cinque referendum sulla giustizia. In Veneto l’affluenza ai seggi referendari, tra le più alte d’Italia, si è attestata appena sopra il 26%
Pubblicato il 13-06-2022
Visto 7.710 volte
Che scoramentum. Che svilimentum. Altro che quorum.
Il flop (ampiamente annunciato) dei cinque referendum sulla giustizia promossi da Lega e Radicali, che in quanto referendum abrogativi di norme vigenti avrebbero dovuto richiamare il 50% più uno degli aventi diritto al voto per essere validi, è tutto racchiuso negli inesorabili dati dell’affluenza alle urne.
Mentre scrivo il Ministero dell’Interno non ha ancora diffuso il dato definitivo ma dopo le 23 di ieri, ora di chiusura dei seggi, la prima attestazione dell’affluenza nazionale (oltre 2000 Comuni su 7903) era di poco superiore al 15%. Il dato complessivo definitivo non si discosterà più di tanto e raggiungerà circa il 21%, ma non saranno qualche virgola e qualche punto percentuale in più a fare la differenza.

Foto Alessandro Tich
Più circostanziati i dati relativi alle Regioni. In Veneto alle 23 (dato definitivo, 563 Comuni su 563) aveva votato mediamente per i cinque quesiti poco più del 26% degli elettori.
Una diserzione assoluta: e pensare che quello del Veneto è il secondo dato percentuale di affluenza più alto d’Italia, dietro solo alla Liguria con il 28%.
Nella fattispecie, in Veneto ha votato il 26,86% degli elettori per il primo quesito (incandidabilità), il 26,84% per il secondo (limitazione misure cautelari), il 26,86% per il terzo (separazione funzioni dei magistrati), il 26,84% per il quarto (membri laici dei consigli giudiziali) e il 26,84% per il quinto (elezioni componenti togati CSM).
Potrei tediarvi con ulteriori e più dettagliati dati, ma penso che quanto scritto sopra sia necessario e sufficiente a prendere atto dell’inappellabile fiasco di uno strumento costituzionale così importante per la democrazia, eppure così abusato e così svilito nel rivolgersi alla pazienza e all’attenzione dei cittadini.
Come mai, dunque, i seggi referendari si sono trasformati in desolati deserti, senza oasi e senza carovane? Perché si è verificato un simile vuoto a perdere, in una splendida giornata di sole che non impediva comunque di andare a votare prima o dopo essere fuggiti al mare o in montagna?
Lascio agli analisti del giornalismo mainstream - lo stesso che sui referendum ha esercitato nell’ultimo mese un deliberato silenzio - il compito di approfondire le ragioni di un simile fallimentum.
Mi limiterò a constatare che i cinque referendum 2022 hanno fornito la prova scientifica dell’abissale distacco tra i temi proposti al giudizio della popolazione e la popolazione stessa. Non da oggi, la giustizia è un argomento lontano e avulso dalla quotidianità del cittadino medio, che non la avverte come un valore prioritario - ad eccezione del momento in cui, suo malgrado, il cittadino stesso deve mettere piede in un’aula giudiziaria - come può essere ad esempio, e lo sappiamo bene noi di questo territorio, la sanità.
La giustizia - fatto salvo l’esempio di alcuni grandi magistrati - è un’Isola dei Fumosi popolata da toghe. Non ci tange, come è accaduto nelle manifestazioni per il salvataggio del Tribunale di Bassano che oltre ai politici vedevano scendere in piazza, o per meglio dire sul Ponte, solamente gli avvocati.
Per riformarne alcuni aspetti sono stati proposti cinque quesiti abrogativi estremamente tecnici, sulla falsariga di tutti i precedenti referendum che in Italia hanno fatto dei tecnicismi legislativi un potente artifizio linguistico per confondere l’elettore che apre la scheda.
Eppure si chiedeva di abrogare alcune devianze dei meccanismi e delle dinamiche interne del potere giudiziario - che è uno dei tre poteri dello Stato, assieme al potere legislativo e al potere esecutivo - che lo fanno percepire più come “potere” che come “giudiziario”.
La separazione delle funzioni e delle carriere dei magistrati (quelle che consentono a un pubblico ministero, che ha trascorso la vita ad accusare, di fare il giudice e viceversa) e il sistema di elezione dei componenti togati nel Consiglio Superiore della Magistratura, talmente succube delle “correnti” da prendere il torcicollo: sono due delle cinque questioni che si chiedeva di abrogare, particolarmente significative dell’andazzo con cui il potere giudiziario sta utilizzando la propria autonomia.
Ma si tratta, come ho scritto prima, di meccanismi e di dinamiche “interne”. E in quanto tali distaccate dalla nostra esistenza su questa Terra. Movimenti nell’ombra, in particolare per l’elezione dei membri togati nel potentissimo CSM, che sono lontani anni luce dalle problematiche reali e dalla percezione del quotidiano dei cittadini-elettori.
Se si aggiunge il tappo con cui i media nazionali hanno turato la bottiglia dell’informazione referendaria, si arriva all’inconfutabile esito del flop annunciato.
Lo chiamano ancora referendum popolare, ma più impopolare di così non si può.
Il 31 marzo
- 31-03-2023L’Isola Vicentina
- 31-03-2023Basso & Basso
- 31-03-2022Veni Vidi Covid
- 31-03-2022Botta ed Imposta
- 31-03-2022Il mago della pioggia
- 31-03-2022Soggiorno obbligato
- 31-03-2021Vax Populi
- 31-03-2021Piantatela
- 31-03-2021Fiume Verde
- 31-03-2020Bassano Tampone Comune
- 31-03-2019Precipita ultraleggero, muore il pilota
- 31-03-2018Insindacabile
- 31-03-2017Il Ponte di vetro
- 31-03-2017Grand Prix Vernillo
- 31-03-2017La strana coppia
- 31-03-2017Movida con mazzata
- 31-03-2017All You Need is Lowe
- 31-03-2016Condannati a 30 anni gli amanti di Romano
- 31-03-2015La notte dei ladri
- 31-03-2014Non toccatele il Senato
- 31-03-2014A proposito di bisognosi
- 31-03-2014E Silvia tenta il bis
- 31-03-2014Gli sLegati
- 31-03-2012Lo Stivale a forma di asparago
- 31-03-2012La multa del giorno dopo
- 31-03-2011Mezzasalma: “Da Bitonci attacchi ingiusti e vergognosi”
- 31-03-2009Fusaro in tribunale ricostruisce il suo delitto