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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Requiem per una scuola

Pubblichiamo il testo integrale della risposta del sindaco Elena Pavan alla petizione con 500 firme promossa dalla civica Bassano per Tutti per la riapertura della scuola Mazzini

Pubblicato il 14-03-2022
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Requiem per una scuola. Sulla posizione dell’amministrazione Pavan circa i destini della scuola elementare Giuseppe Mazzini, anche a seguito dello “Studio degli alunni iscritti alle scuole primarie e secondarie di primo grado dal 2010 al 2021 e proiezioni” presentato oggi in conferenza stampa, mi sono già soffermato nel precedente articolo “Partito Demografico”.
La notizia nella notizia è che la posizione è stata ufficializzata nero su bianco nella lettera di risposta inviata sempre oggi dal sindaco Pavan alla consigliera comunale di minoranza Erica Fontana, promotrice con la sua civica Bassano per Tutti della petizione, forte di 500 firme a sostegno, rivolta all’amministrazione comunale per richiedere la riapertura della scuola Mazzini con la sua funzione originaria di scuola primaria del centro storico.
Di seguito il testo integrale della risposta del sindaco di Bassano del Grappa:

Foto Alessandro Tich


Gent.ma Sig.ra
Erica Fontana
per conto della lista civica Bassano per Tutti

Oggetto: petizione popolare per la riapertura scuola “G. Mazzini”

Gentilissima Signora Fontana,

In riferimento alla petizione depositata, nostro protocollo numero 5381 del 27 gennaio 2022, inerente la sistemazione e riapertura della scuola primaria Mazzini, si desidera informare le Signorie Vostre che questo Comune, già dalla fine dell’anno scorso, ha predisposto uno studio demografico inerente gli alunni iscritti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, statali e private, dall’anno 2010 sino all’anno corrente.
Un documento di studio utile, ed anzi necessario, a tracciare la fisionomia della popolazione scolastica della nostra città nei prossimi anni.
L’analisi del trend demografico delle nascite ha permesso di ipotizzare l’evoluzione demografica dei prossimi anni, con dati che confermano un importante calo, non solo in questo Comune, ma anche a livello nazionale.
Già dal prossimo anno scolastico, tale trend si riflette sul numero delle classi prime delle scuole primarie comunali, che registrano una contrazione delle iscrizioni. Questo ha comportato, rispetto all’anno precedente, una diminuzione del numero delle classi prime con conseguente mancato utilizzo di un’aula presso l’IC 2 e di un’aula presso l’IC 3, con effetto progressivo.
L’analisi statistica e demografica, tenuto conto dei dati attualmente in nostro possesso, ha permesso di stimare che entro l’anno 2027 la diminuzione della popolazione scolastica potrebbe portare alla perdita di sedici classi complessive.
Fatta questa doverosa premessa in merito al tema trattato, come noto l’edificio della scuola Mazzini presenta una struttura datata e poiché la sua realizzazione risale ai primi del ‘900, il patrimonio storico che rappresenta per la nostra città, e non solo, è sottoposto a vincoli strutturali ed architettonici. Ogni intervento va dunque opportunamente concordato con la Soprintendenza ed è giusto precisare fin da ora che la ricerca del giusto equilibrio tra la manutenzione e valorizzazione del patrimonio storico da una parte, e la necessità di garantire gli standard oggi richiesti da una scuola moderna dall’altra, potrebbe risultare di non semplice soluzione.
Come si ricorderà, già da una verifica effettuata prima della chiusura della scuola era emerso un grave stato di degenerazione manutentiva, con una serie di carenze igienico-sanitarie relative alla mensa e ai servizi igienici, oltre al crollo improvviso di un pezzo di soffitto presso uno dei bagni. L’Amministrazione comunale era prontamente intervenuta per la sistemazione della mensa, dei servizi igienici e per la riparazione del tetto, che aveva copiose infiltrazioni di acqua piovana. Una evidente dimostrazione della volontà dell’Amministrazione di mantenere il plesso scolastico attivo, sino alla verifica statica che ne ha comportato l’immediata chiusura.
Ora è oggettivo il fatto che il fabbricato abbia bisogno di una importante attività di riqualificazione e rigenerazione.
Da una prima stima tecnica, la sistemazione dell’edificio, ad oggi, prevederebbe interventi edilizi stimati tra i 6 e gli 8 milioni di euro con una durata temporale di circa 5 anni.
I lavori permetterebbero di risolvere i problemi statici e sismici rilevati con la perizia statica dell’estate del 2020 e di restituire decoro al fabbricato sia internamente che esternamente.
Tali interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza sarebbero a carico, al momento, del solo bilancio comunale. Infatti per quanto riguarda eventuali contributi esterni, si evidenzia fin da ora che il PNRR non può essere considerato una fonte di finanziamento alternativo, dato che non copre spese relative a restauri, ma solo all’abbattimento e alla ricostruzione di nuovi edifici che rispettino specifici standard dell’edilizia scolastica.
Questa Amministrazione ha a cuore l’educazione dei ragazzi e l’educazione si sostanzia in progetti formativi validi e all’avanguardia, realizzati da insegnanti e professori mossi da impegno e passione.
All’Amministrazione spetta il compito di sostenere le scuole nei loro progetti e di mettere a disposizione luoghi adeguati e consoni agli obiettivi della scuola.
Per questo motivo, vista l’impraticabilità dell’immobile della Mazzini, è stata scelta la vicina scuola Vittorelli per l’inserimento di alunni e docenti della scuola Mazzini. Al momento della scelta, oltre a tenere conto del fatto che le due scuole fanno parte dello stesso Istituto Comprensivo, sono stati valutati positivamente gli spazi capienti, in grado di garantire le attività sia della scuola primaria che secondaria di primo grado, nonché la presenza di laboratori e di una palestra. A breve anche il Giardino Parolini sarà messo a disposizione per le attività didattiche previste dal progetto “scuola all’aperto”.
Sono del tutto comprensibili le richieste che la petizione porta con sé, espressione del desiderio di molti genitori legati sentimentalmente a tale plesso, ma è altrettanto chiaro che ad oltre un secolo dalla sua costruzione e tenuto conto dello sviluppo della città, l’uso dell’edificio della Mazzini come scuola va valutato all’interno della rete dei plessi scolastici comunali.
La chiusura imposta dalle circostanze offre dunque l’opportunità di un ripensamento complessivo, che tenga conto dei progetti relativi ai miglioramenti strutturali di tutte le altre scuole del comprensorio comunale e delle strategie per delineare il futuro dell’attività didattica e formativa dei ragazzi della nostra città.
Per tale motivo, la petizione non può essere valutata quale azione fine a sé stessa, ma deve essere coniugata con una visione complessiva ed ampia di organizzazione e gestione pluriennale dei plessi scolastici, che dal testo della petizione stessa non si desume essere stata adeguatamente ponderata.
Ben comprendendo il legame con la scuola e le aspettative per il suo futuro, si assicurano le Signorie Vostre che tale argomento verrà senz’altro trattato con la massima attenzione da questa Amministrazione attraverso gli strumenti istituzionali già predisposti, ovvero tramite le Commissioni consiliari e il Consiglio comunale, organi rappresentativi di tutta la popolazione bassanese, oltre ai rappresentanti delle istituzioni scolastiche.
Si ringrazia per il vostro interessamento e attenzione nei confronti della nostra cittadinanza.

Distinti saluti.

Il Sindaco
Avv. Elena Pavan

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