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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Larga la foglia, stretta la via
A Bassano sono spuntate le nuove “corsie ciclabili”. Possono essere impegnate anche dalle auto, basta che…non ci siano biciclette
Pubblicato il 09-03-2022
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Ed ecco a voi, signore e signori, le nuove “corsie ciclabili” di Bassano del Grappa.
Si chiamano proprio così, a norma di Codice della Strada.
Una di queste, realizzata da pochi giorni, ha già fatto discutere.
La nuova corsia ciclabile in piazzale Cadorna dopo discesa Brocchi (foto Alessandro Tich)
È la striscia di asfalto tratteggiata che vedete nella foto qui pubblicata e che si trova in piazzale Cadorna, subito dopo il semaforo d’incrocio con vicolo Bastion alla confluenza di discesa Brocchi. Si tratta di uno dei notori imbuti del traffico bassanese, che a seguito delle modifiche apportate qualche tempo fa costringe gli automobilisti provenienti dalla discesa Brocchi medesima a impegnare l’una o l’altra delle due distinte corsie della carreggiata: quella a sinistra per chi deve girare in viale XI Febbraio o proseguire dritto per girare più avanti per viale De Gasperi e quella a destra per chi invece deve andare in centro storico svoltando in via Verci o proseguire in direzione del Ponte Nuovo.
Tutto chiaro fin qui? Spero di sì.
Ebbene: da adesso chi impegna la corsia della carreggiata a destra, se la trova “occupata” per quasi la metà dalla nuova corsia ciclabile. In quello che è già un punto stretto della viabilità bassanese, la strada si è ristretta ancora di più.
Ma niente paura: le auto possono oltrepassare con le loro ruote la linea tratteggiata che delimita la corsia dedicata alla “mobilità dolce”, che non è una pista ciclabile e quindi non è proibita ai mezzi motorizzati.
Basta che il limite della corsia sia segnato da una linea per l’appunto tratteggiata e non da una linea continua e che nella corsia per le biciclette…non ci siano biciclette. Nel qual caso bisogna far prudenza, rallentare ed evitare di “invadere” il terreno primariamente riservato alle due ruote.
A questo punto - assalito da un impeto di precisione estrema accompagnato da un attacco di sadismo -, vi riporto di seguito che cosa si intende esattamente per “corsia ciclabile”, così come viene definita dal Codice della Strada.
Avete a portata di mano le pillole per il mal di testa? Bene, allora posso procedere:
“parte longitudinale della carreggiata, posta di norma a destra, delimitata mediante una striscia bianca, continua o discontinua, destinata alla circolazione sulle strade dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La corsia ciclabile può essere impegnata, per brevi tratti, da altri veicoli se le dimensioni della carreggiata non ne consentono l’uso esclusivo ai velocipedi; in tal caso essa è parte della corsia veicolare e deve essere delimitata da strisce bianche discontinue. La corsia ciclabile può essere impegnata da altri veicoli anche quando sono presenti fermate del trasporto pubblico collettivo e risulta sovrapposta alle strisce di delimitazione di fermata di cui all’articolo 151 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n.495. La corsia ciclabile si intende valicabile, limitatamente allo spazio necessario per consentire ai veicoli, diversi dai velocipedi, di effettuare la sosta o la fermata nei casi in cui vi sia fascia di sosta veicolare laterale, con qualsiasi giacitura”.
Sono norme certamente difficili da digerire, ma dobbiamo impararle a memoria perché ultimamente di corsie ciclabili a Bassano ne sono state fatte parecchie. Non solo in piazzale Cadorna, comprese le nuove corsie anche in direzione di viale XI Febbraio e in provenienza dal Ponte Nuovo, ma anche in viale Venezia, in entrambe le direzioni.
È qui in viale Venezia, all’incrocio con via Vaccari a ridosso del ponticello sulla ferrovia, che l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Andrea Zonta incontra la stampa per illustrare le novità. Proprio in via Vaccari la nuova segnaletica orizzontale è degna di un esame di scuola guida. La strada è a senso unico, in direzione sud-nord, ma solo per gli autoveicoli. Sulla destra, delimitata da una striscia continua, c’è la corsia riservata ai pedoni.
Le biciclette che impegnano la via nella stessa direzione del senso unico per le auto non hanno una corsia dedicata, ma il simbolo del “velocipede” dipinto sull’asfalto segnala alle due ruote la direttrice lungo la quale procedere a destra delle auto e a sinistra della corsia pedonale. Sul lato sinistro della strada, invece, c’è una corsia ciclabile tratteggiata, nuova di zecca: è quella riservata alle biciclette che diversamente dalle macchine possono procedere in senso opposto, in direzione nord-sud. Meraviglioso.
“Molte città in tutto il mondo - spiega l’assessore Zonta - si sono orientate a rafforzare ed accelerare le misure di promozione della ciclabilità, a partire dalla realizzazione di nuovi percorsi ciclabili, con l’idea che la bicicletta possa rappresentare il mezzo ideale per spostarsi all’interno delle città con percorsi casa scuola e casa lavoro.” “Nel contempo - prosegue l’esponente di giunta - si risponde al soddisfacimento degli obiettivi più generali legati alla mobilità sostenibile dettati a livello europeo e nazionale. Bassano del Grappa assieme ad alcuni Comuni del comprensorio partecipa ad un progetto Ministeriale denominato “Green to Go” e anche a livello di comprensorio si sta progettando una serie di iniziative che colleghino le piste e le corsie ciclabili del territorio per una mobilità sostenibile intercomunale.”
Ma c’è di più. “Accanto a queste opere - conclude l’assessore Zonta - saranno anche implementati processi di comunicazione e di indicazione dei percorsi che si possono effettuare per gli spostamenti all’interno della città e poi verso l’esterno con la creazione di piantine e di segnaletica che ne indichino la mappatura simili a quanto usato nelle metropolitane.”
Insomma: vuoi sapere come spostarti in bicicletta da Bassano a Marostica? Prendi la linea gialla. O da Bassano a Cassola? Prendi la linea azzurra, eccetera.
Comunque sia, in città la convivenza stradale tra le auto e i velocipedi è destinata ad essere “implementata” e alle corsie ciclabili dovremo farci l’abitudine, anche in quei tratti della viabilità cittadina dove la carreggiata stradale ha una larghezza, per così dire, limitata.
Concludo quindi citando una frase del solito saggio: larga la foglia, stretta la via, dite la vostra che ho detto la mia.
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