Ultimora
23 Nov 2024 12:26
Pettirosso percorre 2mila chilometri dalla Finlandia all'Italia
23 Nov 2024 11:46
Tour Gianna Nannini debutta a Jesolo, viaggio rock con tante hit
23 Nov 2024 11:37
Dal Messico fa tifo per il Venezia, ultras gli pagano il viaggio
23 Nov 2024 11:02
Sindaco Treviso, 'Salvini cederà sul Veneto? Lega andrà da sola'
23 Nov 2024 10:59
Regali di Natale, previsto calo spesa di un miliardo (-9%)
23 Nov 2024 07:30
Vino: tre foglie d'oro per Ca' Rugate nella Guida Bio 2024
23 Nov 2024 13:17
Borrell: 'La decisione della Cpi non è antisemita'
23 Nov 2024 12:58
Benemerenza di Pavia a Repetto, Max Pezzali manda la diffida
23 Nov 2024 12:57
Polizia scopre nel Milanese l'arsenale della Curva Nord
23 Nov 2024 12:42
Haiti: Barbecue, capo delle gang, sfugge alla polizia
23 Nov 2024 12:41
Coppa Davis: Berrettini-Kokkinakis alle 13, poi Sinner-De Minaur per la semifinale con l'Australia
23 Nov 2024 12:27
++ Polizia scopre nel Milanese l'arsenale della Curva Nord ++
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Uno e Inox
Per la serie: come ne Unesco? Con l’acqua bassa del Brenta, appaiono a occhio nudo sotto il Ponte le travi in acciaio di appoggio intermedio della reticolare di fondazione
Pubblicato il 02-03-2022
Visto 8.751 volte
Qualche tempo fa, quando la cronaca bassanese era obnubilata dalle vicissitudini del restauro del Ponte, una notizia del genere avrebbe sollevato polemiche, discussioni e campionati mondiali di commenti ping-pong sui gruppi social locali. Ora invece, obnubilati come siamo da due anni di Covid e da una settimana di guerra in Ucraina, non può che essere relegata alla categoria inferiore delle “piccole curiosità”. Un intervallo leggero di stravaganza cittadina tra le pesanti notizie di questi giorni.
Sto parlando, per l’appunto, del nostro amato Ponte. Che per noi bassanesi, al netto della sofferta pratica per la sua candidatura Unesco, è il Numero Uno. Uno e Inox, dal momento che - come ben sappiamo - il più famoso ponte di legno d’Italia è fatto di legno solamente in parte. Sotto il suo vestito si nasconde infatti la struttura interna delle quattro stilate, elemento distintivo dell’intervento di ricostruzione delle stesse, prevalentemente realizzata in acciaio inossidabile. Maxi travi reticolari di fondazione, sistemi di tiranti, nuove sezioni dei pali dei rostri, travi di appoggio, profili sagomati, plinti, armature e quant’altro: sono le estese componenti inox del ponte cyborg rivestito di legno.
Per un rinfresco della memoria, pubblico qui sotto nella gallery l’immagine tratta dalla relazione illustrativa della proposta migliorativa di progetto di Inco Srl, relativa alla struttura interna delle stilate, dove tutte le parti in bianco sono quelle progettate e realizzate in acciaio. Guardare per credere.
Orbene: nella visione generale del Monumento Nazionale restaurato, che continua ancora ad essere attribuito al genio architettonico di Andrea Palladio, queste avanzate soluzioni ingegneristiche evitano di essere impattanti nella misura in cui non sono visibili a occhio nudo. E in effetti, grazie ai rivestimenti in legno ma anche all’azione coprente dell’acqua del fiume, sono state efficacemente nascoste.
Tuttavia può capitare, in determinate condizioni ambientali, che qualcosa “sfugga” all’operazione-copertura. Lo vediamo nella foto pubblicata sopra: quattro elementi a pelo d’acqua sotto i rostri della stilata che appaiono a occhio nudo generando un singolare effetto pugno-nell’occhio. Si tratta delle estremità delle travi in acciaio inox di appoggio intermedio della reticolare di fondazione, che a loro volta poggiano su micropali in acciaio e in calcestruzzo.
Sono le stesse travi che si vedono nell’altra immagine tratta dalla proposta migliorativa di progetto che pubblichiamo più sotto, alla quale abbiamo aggiunto le frecce in rosso per indicare meglio la loro posizione.
La foto delle moderne “presenze nell’acqua” mi è stata inviata da un nostro affezionato lettore e risale allo scorso gennaio, quando a seguito della mancanza di piogge di questi mesi il livello idrometrico del Brenta era particolarmente basso. Facendo affiorare in questo modo quello che un aspirante Patrimonio dell’Umanità - che secondo i criteri Unesco deve “rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo” e “costituire un esempio straordinario di tipologia edilizia e di insieme architettonico” - non dovrebbe far vedere.
Ovviamente il turista medio non sa che quelle intrusioni a pelo d’acqua sono fatte di acciaio. Quello stesso turista che magari ammira il manufatto “palladiano” dal balcone panoramico della Taverna al Ponte, dove con l’acqua bassa le travi di appoggio sotto la quarta stilata, quella più vicina ad Angarano, sono ben visibili.
Ma per l’occhio di un esperto e magari di un futuro inviato dell’Unesco, chiamato a valutare l’integrità storico-architettonica del Ponte cinquecentesco nell’ambito di un’eventuale proposta di candidatura “seriale e transnazionale” del medesimo, sono dettagli che non vanno sottovalutati. Ma questa, come ho specificato prima, altro non è ormai che una piccola curiosità di stravaganza cittadina e, aggiungo, di passato rivangato.
La Pontenovela appartiene a un’altra epoca, quando parlavamo di putrelle e non di Putin.
Il 23 novembre
- 23-11-2023Natale con chi vuoi
- 23-11-2023Accension, Please
- 23-11-2023Ragazzi alla pari
- 23-11-2022Pantani in pista
- 23-11-2019Che mozione
- 23-11-2018Segnali di guerra
- 23-11-2018Progetto di cartello
- 23-11-2018Brindo al Brand
- 23-11-2017Zebre in via di estinzione
- 23-11-2017Benvenuti a San Vito
- 23-11-2017Spritzano le idee
- 23-11-2016Il MiBACT premia ancora una volta Operaestate
- 23-11-2014Una Moretti alla spina
- 23-11-2014Titoli di coda
- 23-11-2014La città dei vestiti
- 23-11-2013Sul Carroccio dei vincitori
- 23-11-2013Il peccato originale
- 23-11-2013Caserma Montegrappa: lettera a Cimatti e a Zaia
- 23-11-2013Un sabato all'Ospedale
- 23-11-2013Bassano? Presente!
- 23-11-2013Giustizia padana
- 23-11-2012Primarie Day
- 23-11-2010Gianpaolo Bizzotto: “Vi dico tutto sul Teatro Astra”
- 23-11-2008Spinlab chiama, i Comuni rispondono