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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

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Merry Sindaco

L’incontro augurale di fine anno di Elena Pavan con la stampa: ecco cosa ci attende nell’anno che verrà

Pubblicato il 23-12-2021
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Merry Sindaco. Mancano solo i sonagli delle renne, con la musichetta di Jingle Bells sullo sfondo, per completare la scena.
È un sindaco Elena Pavan particolarmente contenta e festosa quella che accoglie i giornalisti in municipio al tradizionale incontro di fine anno per lo scambio di auguri con la stampa in occasione delle festività natalizie. Contenta come una Pasqua, anche se non è la festa del momento. In consiglio comunale le hanno appena approvato il bilancio di previsione ed è questo lo spunto di partenza del suo intervento, dedicato - come vuole sempre la tradizione - all’anticipazione dei programmi amministrativi per l’anno che verrà.
“Nel corso della discussione per il bilancio approvato abbiamo parlato in maniera equilibrata di visione della città - esordisce -. Nel mio intervento di chiusura ho rivendicato il metodo di lavoro di questa amministrazione e in particolare del “Si Cambia”, che tante volte viene usato contro l’amministrazione stessa. Si Cambia, con le tempistiche dell’ente pubblico, nell’ascoltare e cercare di dare risposte alle persone.” Il sindaco definisce “esemplare” quanto accaduto alla recente inaugurazione della pista ciclabile di via Maritain, quando il presidente del Consiglio di Quartiere Santa Croce ha dichiarato: “Era dai tempi di Cimatti che l’aspettavamo”.

Il sindaco Elena Pavan con tutti i rappresentanti delle principali testate giornalistiche bassanesi

La qual cosa le offre l’occasione di rintuzzare le critiche secondo le quali molte cose portate avanti dalla sua amministrazione sono state già pensate o progettate dalle amministrazioni precedenti: “Non siamo dei narratori, siamo persone concrete che vogliono fare le cose.”
Un messaggio subliminale diretto a Hans Christian Vernillo, autore con la sua civica del volantino da gazebo “Le favole della giunta Pavan”.

I principali programmi 2022 di via Matteotti si riassumono in quattro lettere: PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “La Regione - spiega il sindaco - ha assegnato a Bassano il ruolo di capofila d’ambito per la progettualità PNRR che coinvolge anche il sociale e ci impegnerà nei prossimi mesi in modo importante. Quello del PNRR è un grande tema sia come singole amministrazioni che a livello di comprensorio.” “La nuova progettualità coinvolge 16 Comuni con la creazione di un ufficio sovracomunale per reperire i bandi - prosegue -. Grazie alla collaborazione con Ca’ Foscari sono previste 8 progettualità sovracomunali nei campi delle infrastrutture per la mobilità sostenibile, del welfare sussidiario e inclusione sociale e delle strutture intermedie per anziani autosufficienti da affiancare alle Case di Riposo. Questo traccia la visione della nostra città, che è una visione comprensoriale, ed è questa la Grande Bassano.” “Bassano è il Comune capofila - aggiunge - ma occorre grande obiettività sul fatto che è il momento di unire le forze.” Ecumenica.
Riguardo invece alla programmazione strettamente comunale per l’anno nuovo, sono previste “non grandi opere, ma molte opere significative per la città”.
Ecco qua la lista della spesa, e neppure completa: i lavori di adeguamento strutturale del Museo Civico in vista della grande mostra per il Bicentenario di Canova, l’ultimazione della rotatoria di Ca’ Baroncello, la sistemazione del sedime per il nuovo spazio di servizio della scuola elementare Campesano, la pista ciclabile di via Melagrani, la conclusione della riqualificazione della ex chiesa di San Bonaventura, il rifacimento del tetto del PalaUno, il campo da calcio di quartiere Prè, la valorizzazione “a step” e la sistemazione idraulica di viale delle Fosse, la piattaforma di Valrovina, l’ampliamento della scuola elementare Gabelli, ulteriori opere di difesa del suolo, la valorizzazione dell’anello del Brenta eccetera eccetera.
Bene, brava, sette più. Ma Elena Pavan sa bene che le questioni che interessano alla stampa, e al vostro umile cronista in primis, sono altre…

Ed eccole qua. Si parte con il progetto dell’ascensore di Prato Santa Caterina, uno di quelli “ereditati” da Poletto & Friends. “La settimana scorsa - rivela la sindaca -abbiamo licenziato lo studio di fattibilità economica e progettuale. Non siamo all’“anno zero”, come dice qualcuno. Così come per il Caffè Italia.”
E a proposito di Caffè Italia. Potrebbe non realizzarsi la scelta progettuale di realizzare il bagno del pubblico esercizio all’interno della trecentesca Torre delle Grazie: “Abbiamo chiesto alla Soprintendenza di rivedere l’inserimento del bagno nella Torre. Lasciamolo dov’è adesso.”
Si passa poi a quelli che la Pavan definisce “cadaveri eccellenti”: Teatro cittadino, Piano Mar e Polo Santa Chiara. Sul Teatro Astra, qualcosa eppur si muove: “Proprio questa mattina abbiamo avuto un incontro e si vede una luce in fondo al tunnel. Non posso dirvi altro ma la proprietà ha trovato una soluzione per mettere a disposizione in tempi rapidi il Teatro alla città.”
Non è ancora un Colpo di Teatro in stile Marostica, ma un colpettino di scena sì.
Piano Mar. Anche in questo caso c’è da comprare lo spumante, anche se da tenere ancora prudenzialmente in frigo: “Ci stiamo lavorando e a inizio anno sarà finalmente trovata la soluzione per realizzare la strada parallela alla ferrovia, che decongestionerà il traffico su discesa Brocchi.” E questo perché si è concretizzata la “congiunzione astrale” del ripensamento da parte dei proprietari privati “su cosa realizzare nell’area”: non più case su case, come ai tempi delle Torri di Portoghesi, e non più medie strutture di vendita. In primavera sarà finalmente firmato il nuovo accordo col Comune e i lavori della strada più attesa della storia potranno realizzarsi.
“Se fossero state questioni facili da risolvere - è la stoccatina natalizia del sindaco -, sarebbero state risolte prima dell’amministrazione Pavan.”

Infine il terzo “cadavere eccellente” di questo libro giallo in salsa bassanese.
Per il Polo Santa Chiara (lo avevo peraltro già scritto in un mio precedente articolo) sono stati stanziati 2,5 milioni per realizzare nella ex Cimberle Ferrari una piazza ipogea con anfiteatro.
Sarà il primo vagito del “Polo dell’Innovazione”, che comprenderà anche “un piccolo centro congressi, che oggi a Bassano manca” e “un laboratorio di idee per studiare il “dopo” del complesso da realizzare.”
E la scuola Mazzini, visto che ci siamo? “Occorre fare i conti in maniera realistica con la demografia - risponde il sindaco -. Oltre al problema della denatalità, quello è un immobile vincolato i cui requisiti non sono quelli delle scuole attuali.” “Non è ancora deciso ad oggi cosa fare lì dentro - continua -. Può diventare una sede legata alla formazione, la casa delle associazioni e anche la “Casa della Musica”. C’è talmente tanto spazio che sono possibili più soluzioni. Avvieremo un percorso partecipato con tutti i portatori di interesse per una decisione condivisa su quell’immobile.”
Ma le parole del Merry Sindaco sono rivolte anche alla struttura di cui lei è la massima rappresentante politica: quella dell’apparato comunale. Sottolinea con soddisfazione che con il nuovo segretario comunale e col nuovo dirigente dell’area Servizi Sociali fresco di nomina “il parco dirigenti è completo”. Sono state effettuate anche nuove assunzioni, istituito per la prima volta un Ufficio Turismo con tre persone operative e favorite le “sinergie” tra le diverse aree e i diversi uffici “che sprigioneranno energie importanti che faranno funzionare la macchina ed essere più vicini ai cittadini.” E alla fine, nel ringraziare anche l’intera giunta comunale, Elena Pavan ribadisce ed auspica che il ricambio avvenuto tra le fila del personale del Comune porti “un’energia che venga sprigionata all’interno degli uffici”.
E fu così che il Comune di Bassano raggiunse l’autosufficienza energetica.

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