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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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A portata di mano

“Noi ci darem la mano”: domenica 12 settembre maxi reunion di 10 formazioni corali e musicali della città. Dopo le rispettive esibizioni in centro storico, tutti insieme sul Ponte per il gran finale

Pubblicato il 10-09-2021
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La conferenza stampa si svolge nelle stanze segrete della Grapperia Nardini, con vista diretta e ravvicinata sul lato nord del Ponte, dove un tempo - come spiega il direttore generale della Nardini Massimo Tonini - lavorava un opificio per l’allevamento dei bachi da seta. Adesso dai bachi si passa ai baci, a quel “bacin d’amor” che decanta la mitologia del Ponte di Bassano. Nell’occasione viene presentato il maxi evento in programma domenica prossima 12 settembre in città: la manifestazione musicale “Noi ci darem la mano”.
Protagonisti dell'appuntamento: 10 formazioni corali e musicali della città e del territorio per un totale di 266 persone tra cantori e musicisti. I 10 gruppi, a partire dalle 17 e fino alle 18, si posizioneranno in altrettanti punti del centro storico per eseguire davanti al pubblico dei brani del loro repertorio. Poi, alle 18.30, si ritroveranno tutti sul Ponte Vecchio dove - con un super coro di oltre 210 voci e una sola orchestra di circa 50 elementi - eseguiranno tutti insieme tre brani simbolici, ri-arrangiati con nuove sonorità dal maestro Lorenzo Fattambrini: “Il canto degli italiani” (che altro non sarebbe che l’Inno di Mameli, di Mameli-Novaro), “La canzone del Grappa” (di De Bono-Meneghetti) e “Ci darem la mano” (dal più famoso “Sul Ponte di Bassano”, di anonimo, che sarà presentato in una nuova rilettura). L’esibizione sul Ponte sarà trasmessa in diretta sul ledwall di piazza Libertà.
“È il 32simo evento”, afferma un raggiante assessore comunale Mariano Scotton che tiene e continua ad aggiornare il conto del numero degli eventi delle celebrazioni per la restituzione del Ponte restaurato alla città. Accanto a lui l’assessore alla Cultura Giovannella Cabion che assieme a Scotton, come rimarca il comunicato stampa del Comune diffuso ai cronisti, ha garantito una “presenza costante” in quello che è stato “un processo di co-creazione, iniziato nello spazio digitale, con la partecipazione dei referenti delle diverse realtà”. Il progetto è iniziato infatti in piena era Zoom e delle conferenze a distanza per il Covid per approdare alla fine, domenica prossima, a questa inedita adunata corale e musicale “in presenza”. Il tutto si è realizzato grazie al supporto operativo di Operaestate Festival, con la referente Alessia Zanchetta che ha tenuto le fila della prolungata fase di preparazione comune dell’evento. “Questo è uno di quei progetti - dichiara Alessia Zanchetta - in cui il processo è importante tanto quanto l’esito.”

Foto Alessandro Tich

Un processo di coinvolgimento e di omogeneizzazione di 10 diverse realtà che prima le canteranno per conto proprio e di seguito, tutte riunite sul sul Ponte, daranno vita a una formazione artistica mai vista e mai sentita prima, coordinata dalla bacchetta del maestro Davide Pauletto, direttore della Filarmonica Bassanese. Ma chi sono i magnifici 10?
Eccoli qua. Nel campiello di via Jacopo Da Ponte si esibirà l’Istituto Musicale Bassano. Piazzetta Guadagnin darà invece spazio ai canti del Coro Vecchio Ponte. Piazza Garibaldi sarà il palco all’aperto per il Coro Edelweiss ANA Montegrappa. Piazza Castello degli Ezzelini sarà il “teatro” per la Filarmonica Bassanese. E poi ancora le Giovani Voci Bassano (Fondazione Pirani Cremona, con accesso da vicolo da Ponte), Vocincanto Santa Croce con Cristina Grego (piazzetta dell’Aquila/via Roma), Associazione Culturale Musicale ArteSia (piazzetta della Biblioteca), Bassano Bluespiritual Band (balconata di Palazzo Sturm), Orchestra Giovanile Città di Bassano del Grappa (piazzetta Pirani/via Museo) e Coro Bassano (largo Corona d’Italia). Tutti separatamente a portata di mano, per “Noi ci darem la mano” prima di confluire, tutti insieme appassionatamente, nel gran teatro di legno del Ponte Vecchio. La manifestazione è completamente gratuita e il pubblico è invitato dagli organizzatori a passeggiare per il centro storico alla ricerca dei numerosi gruppi.
Diversa, invece, la situazione sul Ponte. Qui il super gruppo occuperà inevitabilmente gran parte della superficie del monumento ma sarà garantita una corsia per il libero passaggio delle persone. “Passaggio” e non “sosta”, per ovvi motivi anti-assembramento. Una società di security e il servizio d’ordine dell’ANA Montegrappa sorveglieranno sul transito pedonale e inviteranno quindi i passanti a transitare e a non fermarsi. Proprio per questo l’esibizione sarà trasmessa in diretta sul ledwall in piazza. Come informa il direttore generale di Operaestate Rosa Scapin, il piano sicurezza è stato predisposto in tutti i dettagli, comprese le esibizioni nei dieci diversi angoli del centro.
Sul Ponte Vecchio la “rilettura” esecutiva dei primi due canti studiati insieme sarà comunque aderente ai brani originali. Ri-arrangiamento innovativo, invece, per “Ci darem la mano”.
Come spiega il maestro Fattambrini, la versione sinfonica per coro e orchestra che sarà proposta “insiste sulla componente più romantica del testo, dove sostituzioni armoniche, tensioni e dissonanze cercano di dare forza emotiva all’idea di un amore che sembra travolto dal dramma”. Ma è un dramma con happy end: il finale del brano, infatti, “diventa idealmente il canto di mani che si intrecciano a formare una catena di legami affettivi oltre il tempo, ma anche di solidarietà e unione tra le persone.”
Le tre esecuzioni sul Ponte saranno intervallate dalle “voci recitanti” di Gianni Celi e Nico Bertoncello. Il giornalista e il poeta, vale a dire gli estremi opposti. Avranno il compito di legare i tre brani in un unico filo conduttore, narrando alcune pagine della tradizione, tra stornelli folcloristici e brani d’autore, estratte dal materiale messo a disposizione da Lino Lanzarini, appassionato custode della memoria musicale popolare locale.
E anche in questa circostanza si usa, ma questa volta a proposito, la parola “ripartenza”.
“Questa è un’occasione di coinvolgimento importante per tutto l’associazionismo musicale del territorio - sottolinea Fattambrini -. Nasce come idea di ripartenza per tutte queste associazioni che durante la pandemia hanno avuto un periodo di sofferenza.”
Ripartenza corale, dunque. E alla fine dell’evento, come annuncia il direttore generale Tonini, la Nardini omaggerà a ciascun corista e a ciascun strumentista un gadget aziendale: un flacone di spray igienizzante per le mani con olio essenziale di cedro.
Per la serie: noi ci igienizzerem la mano.

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