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Alessandro TichAlessandro Tich
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L'amministrazione Pavan annuncia che i lavori alla scuola di Sant'Eusebio non saranno rinviati e convoca d'urgenza i rappresentanti dei genitori per concordare dove mandare a scuola i loro figli. Ma i genitori disertano la riunione

Pubblicato il 27-07-2021
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Giornata a dir poco convulsa, quella di oggi, per quella che è ormai diventata la nuova telenovela dell'estate politica bassanese: il caso della scuola primaria e dell'infanzia “Aristide Gabelli” di Sant'Eusebio. Come noto, l'argomento è stato posto all'ordine del giorno del consiglio comunale di questa sera. L'amministrazione Pavan intende procedere con i lavori di ampliamento e adeguamento dell'edificio scolastico, con conseguente trasferimento degli alunni dell'elementare e della scuola dell'infanzia in sedi scolastiche alternative che di fatto non sono state ancora definite, mentre le minoranze - come già riferito nel mio articolo di ieri - hanno presentato una mozione che riprende la richiesta dei genitori, del corpo insegnante e del consiglio di quartiere e che, se approvata, impegna il sindaco e l'amministrazione a rinviare l'inizio dei lavori “al fine di trovare soluzioni più pensate e sensate”.

Che la vicenda non rappresenti una semplice questione “di frazione” ma sia altamente significativa della gestione più generale della politica scolastica comunale, lo confermano anche gli ulteriori interventi diffusi al riguardo nelle ultime ore da altre formazioni civico-politiche cittadine. In una nota diramata su Facebook, Europa Verde Bassano afferma che “i lavori di riqualificazione delle scuole di Sant'Eusebio sono da posticipare” e che pertanto la mozione delle minoranze in consiglio comunale deve essere accolta.

L'edificio della scuola primaria 'Gabelli' di Sant'Eusebio (foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet)

“Ci lascia sgomenti il metodo di lavoro di questa amministrazione comunale - è un passo del post -. La cattiva gestione delle scuole avrà conseguenze negative nelle vita delle famiglie, del corpo docente ed in particolare sul benessere scolastico dei bambini e delle bambine.” “Dopo avere accantonato per due anni i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole di Sant’Eusebio, tutto ad un tratto si decide, senza programmazione e senza adeguato coinvolgimento delle parti in causa di procedere - aggiunge Europa verde Bassano -. C’è solo un piccolo problema, manca un mese e mezzo all’inizio della scuola e non è ancora stata trovata una soluzione per accogliere adeguatamente i bambini e bambine delle due scuole.”
Dello stesso tono un comunicato postato sempre sul social dalla civica Bassano per Tutti.
“Abbiamo spesso scritto dell’inadeguatezza dell’amministrazione Pavan e oggi aggiungiamo un tassello: la scuola di Sant’Eusebio e la sua ristrutturazione - afferma la civica -. Pavan, Scotton, Zonta e gli altri a seguire dimenticano che le scuole non sono solo muri, porte e banchi, ma luoghi di socialità, di comunità, di educazione e istruzione. Spostare bambini e bambine come pacchi postali è ormai vera disciplina olimpica di questa amministrazione.” “Le scuole hanno subito in questi ultimi due anni dei colpi durissimi per la pandemia, si è perso tantissimo tempo scuola - è un altro passo dell'intervento -. Per questo Bassano per Tutti chiede che l’amministrazione comunale lavori sulla scuola con più serietà, con maggior rispetto per le famiglie e per i bambini e le bambine, con una programmazione degna d’una città come Bassano. Lo richiedono i bambini e le bambine di Sant’Eusebio, ma anche del Mazzini, di Rondò Brenta e delle tante altre scuole che rendono Bassano una città migliore.”
Si levano dunque richieste a più voci affinché il caso della scuola di Sant'Eusebio non venga affrontato con modalità “last minute” ma in modo dilazionato, più ragionato e soprattutto concordato coi genitori dei bambini, con gli insegnanti e col quartiere.
Ma tutto, sul fronte dell'amministrazione Pavan, è invece già deciso.

Alle 12.55 arriva infatti in redazione un comunicato trasmesso dall'ufficio stampa del Comune di Bassano. Oggetto: “Scuola “A. Gabelli” di Sant'Eusebio: l'amministrazione comunale respinge le accuse di ritardo e inerzia”.
“Dal punto di vista amministrativo e burocratico - dichiara nella nota l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zonta - non vi è stato alcun ritardo. Tutto è stato predisposto affinché i lavori possano essere completati entro un solo anno scolastico, limitando quindi al massimo i disagi, purtroppo inevitabili, per le famiglie ed il corpo insegnanti.” “Vorrei ricordare - continua Zonta - che il progetto, peraltro, era stato condiviso fin dall’inizio con la scuola, il quartiere e i genitori e porterà grandi migliorie all’attuale struttura scolastica.”
In merito, invece, alle accuse di ritardo nella ricerca di una sede alternativa l’assessore all’Istruzione Mariano Scotton precisa: “È dall’inizio del mese di marzo, appena si è palesata la possibilità che l’intervento potesse iniziare nel nuovo anno scolastico che ci siamo messi al lavoro per trovare la soluzione più adatta. Inizialmente pareva essere rappresentata dall’istituto Scalabrini. Purtroppo, però, come accaduto anche per altre sedi, ci siamo trovati di fronte ad ostacoli e dinieghi dettati dal timore della pandemia.”
“Abbiamo, dunque, optato per nuove soluzioni, come la primaria di Marchesane e l’Istituto Graziani, disposti anche a prenderci carico del trasporto dei ragazzi da Sant’Eusebio alla nuova sede - aggiunge Scotton -. Stesso iter anche per la Scuola dell’Infanzia che, dopo aver valutato diverse ipotesi, dovrebbe ora essere collocata temporaneamente al Centro Giovanile.”

Ma la vera notizia è un'altra: il comunicato dell'amministrazione comunale informa che “nel pomeriggio di oggi gli assessori Andrea Zonta e Mariano Scotton, assieme al sindaco Elena Pavan, incontreranno la dirigente dell'Ic3, i rappresentanti dei genitori e del quartiere”.
“Oggi - commenta nella nota il primo cittadino - decideremo assieme, in via ultima e definitiva, la sede alternativa per il prossimo anno scolastico e fin d’ora una cosa è già certa: i lavori verranno eseguiti.” “Siamo ben consapevoli - prosegue - che l’intervento porterà con sé alcune complessità e per questo mi sento di chiedere fin d’ora a tutti di portare pazienza: avremo, poi, un scuola più sicura e ancora più consona alle esigenze della didattica. Forse stiamo perdendo di vista due cose importanti: la prima è che siamo di fronte ad un’opera da 580 mila euro che porterà notevoli migliorie all’attuale struttura e la seconda, ancora più importante, è che a fare la scuola non è il contenitore ma sono l’offerta formativa e le insegnanti.” “Comprendo la preoccupazione dei genitori - conclude il sindaco Pavan nella comuniczione diffusa ai media - ma abbiamo messo in atto ogni facilitazione per limitare i disagi, non ultimo il trasporto scolastico che consentirà alle famiglie abituate a portare i bambini a Sant’Eusebio di avere un punto di raccolta proprio davanti alla scuola.”

Vi ripeto l'ora di arrivo in redazione del comunicato stampa del Comune: 12.55.
Poco dopo, e quindi già nella fascia oraria di pranzo, il vostro umile cronista apprende da fonti terze che i rappresentanti dei genitori hanno deciso di disertare l'incontro. Chiamo quindi la signora Laura Falco, una delle rappresentanti dei genitori della scuola di Sant'Eusebio, che me ne dà conferma. La rappresentante mi riferisce che l'incontro era stato convocato per le 17.30 e che la convocazione è arrivata alle 11.30. L'amministrazione avrebbe dovuto presentare ai genitori le nuove proposte per il collocamento temporaneo degli alunni: l'Istituto Graziani per gli scolari della primaria e il Centro Giovanile per quelli della scuola dell'infanzia. In ulteriore alternativa, l'istituto delle Canossiane di viale dei Martiri per tutti e 160 i bambini della scuola. Sparisce così, di punto in bianco, il nome della scuola di Marchesane. “Chiedono ai genitori di scegliere in poche ore dove portare i propri figli, dopo che noi abbiamo richiesto ben altro. Ci sentiamo presi in giro - dichiara Laura Falco a Bassanonet -. L'istituto delle Canossiane non l'abbiamo mai visto e non lo conosciamo. L'autobus avrà un costo e in tempi di Covid mettere insieme in un autobus bambini dell'infanzia e dell'elementare non va bene. Ho ricevuto una lettera dall'istituto Scalabrini che apre buone prospettive e non so perché l'amministrazione non prenda più in considerazione questa ipotesi. Per questo all'incontro delle 17.30 noi non andremo.”

Detto, fatto. Verso le 15.30 le rappresentanti dei genitori hanno trasmesso una comunicazione al sindaco Pavan, che riportiamo integralmente di seguito:

“Prendiamo atto del fatto che non sono state minimamente prese in considerazione le istanze dei genitori adducendo motivazioni fumose e poco credibili per rifiutare l'ipotesi di prorogare i lavori solo di qualche mese. Convocare i rappresentanti dei genitori la mattina del giorno 27 luglio, chiedendo loro di scegliere entro il pomeriggio stesso, dunque in poche ore, la “meno peggio” tra due soluzioni non ancora ben definite né condivise, di cui una completamente nuova e mai neppure nominata in precedenza appare come l'ennesima imposizione e presa in giro. Ci sentiamo messi con le spalle al muro! Come possiamo in poche ore chiedere ai genitori che rappresentiamo, stanchi e provati da questa vicenda, di votare la loro preferenza senza sapere concretamente che spazi offrono queste scuole e come sarà organizzata la trasferta? Mille le domande che giustamente ci porranno, mille i dubbi. Pertanto comunichiamo che noi rappresentanti non saremo presenti oggi alla riunione delle 17,30 in quanto le soluzioni prospettate non tengono conto delle nostre richieste.

Le rappresentanti della scuola di Sant’Eusebio”

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