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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

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Chiuditi Sesamo

Ponte chiuso per concerto: cronaca e curiosità di una giornata campale

Pubblicato il 29-05-2021
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“Nooo, di nuovo chiuso. Io devo andare dall'altra parte.” Segue poi l'inevitabile: “C...o!”.
È lo sfogo di un giovane passante di fronte alla barriera che gli impedisce l'accesso sul Ponte di Bassano. “C'è l'altro ponte”, gli dice l'arcigno addetto alla security della Due Punti Eventi che vigila sullo sbarramento all'ingresso di Angarano. Non si sa se si tratti di una informazione utile oppure di una presa per i fondelli. Come il giovane incazzato per la sgradita sorpresa, tante altre persone arrivano all'accesso del Monumento Nazionale restando con un pugno di mosche in mano. Niente da fare. Non si passa. No se puede. No Trespassing. Non tutti leggono i giornali e Bassanonet e non tutti sanno che oggi è il grande giorno del concerto “Un ponte di musica - Omaggio a Ennio Morricone”, inserito dal Comune nel super minestrone degli eventi celebrativi per la restituzione del Ponte alla città.
Inizio dell'esibizione alle ore 19.30, chiusura al transito del Ponte Vecchio dalle ore 14 alle 22.30. Chiuditi Sesamo, ad appena due settimane dalla riapertura del monumento restaurato e nel cuore del fine settimana. Sono tornato in Borgo Angarano anche questo pomeriggio, dopo esserci stato già ieri, per vedere l'aria che tira. E non mi riferisco, ovviamente, all'aria del Brenta. Come ben saprete se avete letto il mio precedente articolo “Toy Story”, ieri qui in Borgo ha avuto luogo un clamoroso ammutinamento di diversi commercianti ed esercenti del posto contro la chiusura del Ponte. Oggi alcuni di loro hanno tolto dalla vetrina il manifesto con la caricatura del sindaco Pavan-bambina capricciosa che si stringe tra le mani il suo “giocattolo” e cioè il Ponte Vecchio. Altri invece lo hanno tenuto in bella mostra.

Foto Alessandro Tich

Il clima, più che di rabbia, appare essere quello della rassegnazione. “Buongiorno direttore, benvenuto in Borgo Angarano”, mi dice un commerciante con evidente l'ironia chi vuol segnalarti la tristezza del momento.
Chi non ha aderito alla protesta anti-Pavan è Riccardo Torre, contitolare del negozio “Dischi Ponte” all'imbocco di Angarano del monumento. E ci mancherebbe: Torre è un consigliere comunale di maggioranza, con la delega al Centro Storico e perdipiù appartenente alla civica #Pavan Sindaco. Ma Torre è stato anche il riconosciuto portavoce dei commercianti del Borgo quando, con la passata amministrazione, le chiusure del Ponte e i problemi di cantiere attentavano al quieto vivere delle attività economiche in Angarano. Lo becco all'interno del suo negozio, ma non rilascia dichiarazioni. È evidente che si sta trovando tra l'incudine degli ordini di scuderia della maggioranza di centrolega e il martello di una leadership tra i commercianti del quartiere che in questa per lui imbarazzante occasione gli sta scappando di mano. Sembra comunque che anche lui, come tutti i suoi colleghi della via, non sia stato informato per tempo della chiusura totale del Ponte per il concerto.
Per la serie: la comunicazione interna tra giunta e consiglieri è un optional.

I musicisti in gran parte giovani dell'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta dal maestro Diego Basso, protagonisti di “Un ponte di musica” assieme al flautista solista Andrea Griminelli e al Coro Lirico Opera House, arrivano sul Ponte Vecchio per le prove del concerto alle ore 17. Ci arrivano dal lato di Angarano, dove a Palazzo Bonaguro sono stati allestiti i loro camerini. Li vedo transitare per la via, passando accanto ai manifesti di protesta col disegno del sindaco Pavan che “gioca” col suo Ponte e con la scritta “Il Ponte è di tutti. Basta con le chiusure!!”. Il contrasto è strepitoso. L'arcigno addetto alla security della Due Punti Eventi li fa entrare aprendo il varco della barriera che esclude il resto del mondo dal transito sul monumento. A qualche metro di distanza, incrocio un altro esercente del Borgo che non ha aderito alla protesta ma che è comunque perplesso per come tutta questa cosa è stata organizzata. “Va bene fare il concerto e chiudere il Ponte, ma non dovevano farlo di sabato - mi dice -. Dovevano farlo il venerdì sera, sarebbe stato perfetto. Sarebbe bastato mettere un maxischermo per mostrare il concerto qui in piazzetta Angarano, qualche sedia per il pubblico e saremmo stati tutti contenti.”
In effetti il maxischermo c'è, ma è dall'altra parte della città: il grande ledwall noleggiato dal Comune fino a luglio e allestito in piazza Libertà, destinato a diffondere in diretta streaming le immagini e le note dell'omaggio in musica ad Ennio Morricone. In piazza Libertà il clima è tutto l'opposto di via Angarano. C'è un brulicare di gente e i pubblici esercizi della piazza hanno esteso i loro plateatici esterni al centro della piazza stessa. Non è retorica osservare che, dal punto di vista della fruizione dell'evento musicale, siamo di fronte a una città di Serie A e a una città di Serie B. Ma il mal di pancia, a quanto pare, non è di casa solamente in destra Brenta. Uno dei main sponsor del concerto “Un ponte di musica” è infatti la Poli Distillerie. E, secondo fonti bene informate, sembra che una celebre distilleria ubicata sulla spalla sinistra del Ponte non l'abbia presa molto bene.

Dopo il mio doveroso tour ad Angarano faccio il giro dell'oca in auto per poi recarmi sul lato opposto del Ponte, ugualmente sbarrato ai non addetti ai lavori, mentre l'orchestra sta continuando le prove del concerto. Proprio nel momento in cui sto per scattare una foto alla transenna sulla sponda Bassano, si apre un varco dal quale esce il sindaco Elena Pavan. Assieme a lei, l'assessore alla Cultura Giovannella Cabion che mi fa entrare per scattare qualche immagine della prova d'orchestra sul Ponte. Non era mia intenzione farlo, ma a un gentile invito non si dice mai di no. Mi addentro quindi tra le architetture palladiane del Monumento Nazionale e immortalo col mio smartphone due o tre momenti della prova del concerto mentre l'orchesta sta eseguendo “Here's to You”, il celeberrimo tema del film “Sacco e Vanzetti”. È sempre bello ascoltare Morricone, anche in situazioni al volo come questa.
Sul posto c'è anche l'assessore C'era una volta il West Claudio Mazzocco che non può fare a meno, durante il corso della giornata, di vigilare su qualcosa.
Scatto dunque le mie fotine e poi me ne vado finalmente in redazione, transitando per una piazza Libertà piena di tavolini e di gente seduta in attesa di godersi, in diretta video streaming, il concertone. Attimi di terrore verso le 18.30 quando una passeggera nuvola di Fantozzi fa cadere sulla piazza qualche goccia di pioggia.
Ma niente paura: alle 19.30, orario di inizio dello spettacolo, la situazione meteo torna a risplendere alla luce del sole.
Parte la diretta streaming e la trasmissione in piazza Libertà inizia con gli interventi sul Ponte, sferzati da un vento monsonico, del sindaco Elena Pavan, del prefetto Pietro Signoriello e dei due giovani Marta Scomazzon e Giovanni Baggio che esprimono i loro pensieri sul significato del monumento. Si passa poi alla musica. Primi piani sugli spartiti mossi dal vento della Valsugana e trattenuti sui leggii dalle provvidenziali mollette, alzata di bacchetta del direttore d'orchestra e partenza con l'Inno di Mameli, seguito da un “Sul Ponte di Bassano” proposto in un notevole arrangiamento sinfonico. Con “Nuovo Cinema Paradiso” e con “The Mission” si entra quindi finalmente nel repertorio di Morricone.
Ogni tanto lo streaming si interrompe e dal fondo della piazza, col vocio della gente, non si sente un granché. Ma poco importa: per la gioia dell'amministrazione comunale, il Nuovo Cinema Paradiso è qui.

Mi sposto un attimo dalla piazza. Perché un altro dei posti strategici della città di serie A, quella in sinistra Brenta, è la terrazza di Palazzo Sturm. Anche questa chiusa al pubblico, come il Ponte, col cancello coperto da due teli con l'immagine del Ponte che tutelano il panoramico belvedere da sguardi indiscreti. Fuori, di fronte all'indifferente moltitudine di avventori della birreria “Ai Buei”, vigila un corposo cordone di Polizia di Stato e Polizia Locale, in uniforme e in borghese. E ne ha ben donde. Durante lo spettacolo la terrazza dello Sturm è infatti adibita a postazione privilegiata di visione e di ascolto per le massime autorità presenti per l'occasione: il sindaco Pavan, il prefetto Signoriello, gli assessori comunali, gli altri ospiti selezionati dal cerimoniale e King Kong Rhino.
Lascio l'area esterna della balconata esclusiva dei vips e ritorno nuovamente in piazza Libertà, diretto ancora in redazione per concludere questo articolo, mentre dal ledwall super spectacular risuonano le soavi e stupende note di “Gabriel's Oboe”. Brividi. E non solo perché fa un freddo assai poco primaverile. Persino il flautista Griminelli, a un certo punto, suona con il giubbotto addosso. La serata prosegue a colpi di celebri colonne sonore e di ordinato - ma neanche esagerato, al di là dei tavolini - affollamento di piazza; non sembra neanche di essere ancora in mezzo a una pandemia.
Dopo le 21 e poco prima che comincino a suonare i tuoni nel cielo, con il sempre trionfale medley di “The Mission” il concerto finisce. Ora il Ponte verrà sgomberato e riaperto al transito e domani, domenica, Bassano e Angarano riprenderanno a frequentare la stessa serie del campionato di calcio. Finiranno rinchiusi nei cassetti o buttati nei cestini anche i manifesti affissi in destra Brenta contro il sindaco Pavan. Ma attenzione: il malumore degli operatori economici del Borgo scoppiato in questa occasione è un episodio da non sottovalutare. Le loro esigenze vanno ascoltate. Giù la testa.

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