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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La scoperta dell'AmErika
Il ministro per le Disabilità Erika Stefani visita a Bassano la Fattoria Sociale Conca d'Oro e Villa Angaran San Giuseppe. "Vedere queste realtà fa capire come può funzionare il progetto individuale per le persone disabili quando funziona bene"
Pubblicato il 19-04-2021
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Stato maggiore della Lega di Bassano del Grappa e dintorni in grande spolvero oggi, in veste di comitato di accoglienza per l'illustre ospite annunciato. La senatrice leghista vicentina Erika Stefani, avvocato di Trissino, ministro per le Disabilità del governo Draghi, già ministro per gli Affari regionali e le Autonomie nel governo Conte I, giunge in visita a Bassano per constatare di persona i risultati conseguiti e le attività in corso di due importanti realtà cittadine nel campo dell'inclusione sociale dei portatori di disabilità.
Lo ha voluto lo stesso ministro, richiedendo una visita in città al sindaco Elena Pavan, per prendere nota dei passi concreti effettuati dalle organizzazioni sociali impegnate nell'accoglienza e nel sostegno lavorativo delle persone disabili e messi in atto sul territorio. La scoperta dell'AmErika.
Programma previsto dal protocollo: incontro col sindaco in municipio, visita alla Fattoria Sociale Conca d'Oro e visita conclusiva a Villa Angaran San Giuseppe, dove è convocata anche una conferenza stampa, prima della partenza per Roma in agenda questo pomeriggio. Cordone di Polizia e prefetto di Vicenza Pietro Signoriello a parte, per dare il benvenuto alla componente del Consiglio dei Ministri si mobilitano alcuni pezzi da novanta, assieme ad alcuni pezzi da settanta-ottanta, della Lega-Salvini locale.

Il ministro Erika Stefani in visita a Villa Angaran San Giuseppe (foto Alessandro Tich)
Oltre al sindaco Pavan, sono presenti infatti l'assessore regionale alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin (limitatamente all'incontro alla Conca d'Oro), il vicepresidente del consiglio regionale Nicola Finco, l'assessore comunale e segretario di Finco in Regione Andrea Viero, l'assessore comunale al Sociale Mavì Zanata. E non manca, all'incontro ravvicinato con l'esponente di governo, anche la super-segretaria in quota Lega del sindaco di Bassano Giada Scuccato.
Tutti insieme appassionatamente per dare il giusto contorno di presenza politica alla visita istituzionale del ministro, che viene introdotto alla conoscenza diretta delle eccellenze della valorizzazione “alla bassanese” della disabilità dai due referenti delle rispettive comunità sociali visitate: il presidente della Fattoria Sociale Conca d'Oro Onlus Fabio Comunello e il presidente della cooperativa Rete Pictor, che gestisce Villa Angaran San Giuseppe, Riccardo Nardelli.
Non c'è che dire: le due mete del giro conoscitivo di Erika Stefani a Bassano rappresentano davvero due modelli di inserimento sociale delle persone con difficoltà che possono fare scuola. La Conca d'Oro è ormai da anni un punto di riferimento in città per la produzione agroalimentare di qualità a chilometro zero. Ispirata dalla missione di creare un luogo di inclusione sociale e lavorativa per persone con disabilità e autismo, la Fattoria Sociale trasforma le produzioni di agricoltura bio certificata coltivate in loco nei beni primari di un'impresa economicamente autosostenibile. Con un ristorante, un forno e una bottega di verdura e frutta, composte e creme, pane e altri prodotti da filiera biologica selezionata che ne fanno una sorta di oasi della salubrità: mentale per chi coltiva e produce e alimentare per chi acquista e consuma.
Un altro luogo del cosiddetto “welfare generativo” è Villa Angaran San Giuseppe, già sede dei Padri Gesuiti e oggi affidata alla gestione di Rete Pictor. Qui tre imprese sociali (Adelente, nuovamente Conca d'Oro e Luoghi Comuni) ne hanno fatto un polo di inclusione e di aggregazione sociale, con un centro diurno per persone con disabilità, una comunità minori, un bar-trattoria sociale e la sede dell'antico Laboratorio San Giuseppe.
Al piano superiore sono attualmente in costruzione nuove stanze per la comunità-alloggio e gli ambienti di un futuro bed&breakfast che arricchirà l'offerta dell'impresa sociale.
“Ho chiesto di visitare due strutture a Bassano per vedere come si realizza concretamente il concetto di “rete” - spiega in conferenza stampa il ministro Stefani -. In ministero c'è un ufficio che vorrebbe ottenere risultati, con progetti a medio e lungo termine, per rendere effettivo il concetto di “progetto individuale di vita” per le persone con disabilità.”
“C'è già una legge, la 328, che regola il sistema integrato degli interventi e servizi sociali - aggiunge l'esponente di governo -. C'è adesso bisogno di una legge quadro sulla disabilità. Forse non servirà nemmeno una legge, ma linee guida o raccomandazioni. Questa settimana apro il tavolo ufficiale sulla tematica del “progetto individuale”. Cominciamo a tracciare una strada sulla quale lavorare.”
“Qui tutto funziona se c'è una co-progettazione, un “inquinamento” operativo reciproco - continua Erika Stefani -. Vedere queste realtà mi fa capire come può funzionare il sistema quando funziona bene.”
“Quello per le Disabilità è un ministero senza portafoglio perchè la disabilità non può essere ghettizzata anche a livello amministrativo - prosegue la rappresentante vicentina dell'Esecutivo -. Il compito del ministero è quello del coordinamento delle politiche per la disabilità all'interno degli altri dicasteri e amministrazioni dello Stato. Nel momento in cui la disabilità sarà considerata una caratteristica dell'individuo, allora non ci sarà più bisogno di un ministro per le Disabilità.” “C'è una forte sensibilità condivisa su questa tematica da parte del presidente della Repubblica - rimarca il ministro -. È quindi importante garantire un costante ascolto, che deve essere istituzionalizzato. L'ascolto e la visita, come quella di oggi, sono funzionali a cercare di lavorare tenendo conto di tutte le realtà che ci sono.”
Dal parterre della stampa partono anche alcune domande di argomento politico, in particolare sull'atteggiamento di Salvini nei confronti del governo Draghi, ma il ministro leghista mette le mani avanti: “Io sono qui per parlare di disabilità.” Concede comunque una replica in materia di autonomia, l'argomento di cui resse il dicastero “dedicato” nel governo giallo-verde Conte I. “L'importanza di decentralizzare la si è vista in questo periodo con i vaccini - risponde -. Vi immaginate dover affidare le prenotazioni per le vaccinazioni a una struttura centralizzata a Roma? Il tema diventa molto attuale con il Recovery Plan e con il PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le risorse vanno affidate alle Regioni: la vera ripresa ce l'hai quando c'è la spesa.”
“La gente - conclude il ministro con il suo modo schietto di parlare - non attende la riapertura per andare a bere lo spritz o andare a mangiare al ristorante sotto la pergola. La attende per ritornare a lavorare. Dal lavoro inizia la nostra Costituzione.”
Così parlò Erika Stefani, ministro senza portafoglio ma con un bancomat di argomentazioni rilevanti.
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