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Dopo le criticità dei giorni scorsi, novità per la campagna vaccinale anti Covid dell’Ulss 7 Pedemontana. Nuovo sistema per le prenotazioni con portale dedicato, scendono in campo anche tutti i medici di base
Pubblicato il 31-03-2021
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“Io c'ero nei centri vaccinali. È vero, c'era tanta gente. Se ci sono state inefficienze, me ne assumo io la responsabilità.” Oh, finalmente. Finalmente c'è qualcuno, nella augusta città di Bassano del Grappa, che si prende le proprie responsabilità senza dare sempre e a prescindere la colpa agli altri. Il dottor Carlo Bramezza, da poche settimane nuovo direttore generale dell'Ulss 7 Pedemontana, interviene così in merito alle code e agli assembramenti verificatisi nei giorni scorsi nei centri vaccinali di Bassano e del territorio, dove è in corso la campagna di vaccinazione dei “grandi anziani” over 80. “Ho le spalle grosse”, aggiunge in merito al carico di responsabilità che, alla conferenza stampa convocata in ospedale per l'aggiornamento sul piano di vaccinazione anti Covid, si è appena addossato.
Ma poi aggiunge: “Quando si critica, va bene. Quando si offende, questo non lo accetto. Se qualcuno offende i miei collaboratori, divento cattivo.” Il riferimento è ad alcune espressioni poco urbane, per usare un eufemismo, gridate nei confronti del personale sanitario da parte di persone in coda in attesa del proprio turno. Più le persone al seguito che i vaccinandi, però: “Gli anziani sono molto più pazienti dei giovani accompagnatori”. Ora la situazione si è ricomposta e da domani, con il nuovo sistema di prenotazione della Regione Veneto, sarà ancora meglio gestibile. I vertici dell'Ulss rimarcano come le attese dei giorni scorsi siano state generate proprio dal fatto che la campagna è attualmente rivolta agli over 80 nonché ai cosiddetti pazienti fragili, per i quali prima di inoculare il vaccino viene compilata una “scheda anamnestica” che comprende la “storia” delle patologie e delle cure seguite dalla persona interessata. Molti degli anziani presentatisi ai centri vaccinali sono arrivati senza scheda, la qual cosa ha inevitabilmente allungato i tempi delle procedure previste dai protocolli.
Ma Bramezza rimarca l'impegno del personale dell'Ulss per garantire il servizio con la maggiore sicurezza e rapidità possibile. “Siamo di fronte alla più grande campagna vaccinale della storia dell'umanità - dichiara -. È una cosa eccezionale che ci sta impegnando tutti e siamo facendo veramente il massimo. Medici rientrati anche dalla pensione, infermieri, assistenti sanitarie, informatici.” L'obiettivo in tempo reale è quello di non avere più code, ma sulle critiche dei giorni scorsi il Dg aggiunge: “Non voglio più vedere gente in Terapia Intensiva per Covid. È meglio fare una, due ore di attesa in più che un mese in Terapia Intensiva.”
La conferenza stampa nell’aula magna dell’Ospedale di Bassano (foto Alessandro Tich)
Riguardo all'andamento della campagna vaccinale, il direttore generale si dichiara “molto contento”. I numeri dell'Ulss 7 lo confermano: 59.410 vaccinazioni sin qui eseguite (dato aggiornato a questa mattina), di cui 2.182 nella sola giornata di ieri. Da una media di 700 vaccinazioni al giorno nelle prime settimane della campagna, nei Distretti 1 e 2 dell'Azienda Sanitaria si è passati a una media di oltre 2000 negli ultimi giorni. A queste rilevanti quantità fanno da contrappeso i numeri delle persone che non si presentano all'appuntamento vaccinale: 400 nella giornata di ieri, 270 oggi. Ma da qui ad affermare che siano tutti “No Vax” ce ne vuole. “Una parte della popolazione anziana non si è presentata - spiega Bramezza -. Stiamo cercando di capire se si tratti di una scelta ideologica o se l'assenza sia stata dovuta a problemi o impossibilità di tutt'altro motivo.” Tutti gli “assenti” saranno richiamati, in collaborazione con i sindaci dei rispettivi Comuni. “Ne faremo una questione di “porta a porta” - assicura il Dg -. Ora stiamo seguendo i grandi numeri, poi cureremo le rifiniture. Sono tutte persone anziane e quindi tutte persone a rischio.” “Nelle Case di Riposo - aggiunge - tutte le persone sono state vaccinate e in questo momento non abbiamo nessun caso di positività. È un grande risultato, perché ci ricordiamo cosa è stata la prima e la seconda ondata.”
La situazione generale porta comunque a parlare in questo momento di emergenza sotto controllo. “Tutto sommato ci troviamo attualmente a gestire una situazione di non particolare criticità - afferma il direttore sanitario dell'Ulss 7 dott. Antonio Di Caprio -. Questa mattina abbiamo 10 pazienti in Rianimazione, che è l'indicatore principale della gravità della situazione, e un totale di 144 ricoveri.” “Recependo la direttiva regionale, al momento garantiamo l'accoglimento acuto delle urgenze reali”, aggiunge Di Caprio in merito alla nota sospensione delle prestazioni chirurgiche e ambulatoriali non urgenti. Ma lo stesso direttore sanitario dichiara che la sospensione “è stata modulata in maniera non aggressiva” e auspica che quanto prima si torni al ripristino delle prestazioni ordinarie. La parola d'ordine di questo momento, ad ogni modo, è accelerare le vaccinazioni. Cosa che diventa possibile se si accelera anche il sistema.
Come spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione dott. Liviano Vianello, il piano vaccinale si è prevalentemente concentrato nelle tre strutture del Palangarano a Bassano Grappa (che nei prossimi giorni verrà sostituito dal più ampio e più agevole PalaBassano 2 vicino all'Ospedale) e dei palasport di Marano per l'Alto Vicentino e di Roana per l'Altopiano, con 16 linee vaccinali completamente attive. “Il problema degli assembramenti - assicura - sarà risolto con l'informatizzazione del sistema.” Ma non solo, perché a sostegno della causa vaccinale scendono in campo anche i medici di medicina generale, a seguito di un accordo appena siglato con l'Ulss 7. “Sono 230 i nostri medici di medicina generale e hanno aderito tutti - conferma la dott.ssa Alessandra Corò, direttore dei Distretti 1 e 2 -. Dovevano scegliere tra due opzioni: vaccinare nel proprio ambulatorio oppure appoggiarsi ai centri vaccinali dell'Ulss. Il 25% ha optato per il proprio ambulatorio, il 75% dovrà invece indicare all'Ulss il calendario dei giorni in cui vaccinerà, che sarà inserito nel sistema unico di prenotazione creando così i calendari di ciascun medico.” La fascia di popolazione a cui in questa fase sarà riservata l’attività vaccinale dei medici di base o dei medici delle Medicine di Gruppo è quella dei cittadini nati dal 1942 al 1951, ovvero dai 79 ai 70 anni di età.
Un ulteriore supporto alla causa arriva anche dalla categoria dei farmacisti.
Come spiega la dott.ssa Elena Mosele, direttore dell’U.O.C. Assistenza Farmaceutica Territoriale, da domani 1 aprile le farmacie daranno aiuto ai cittadini in fase di prenotazione, per chi ne ha bisogno. Basta portare la tessera sanitaria e il farmacista prenoterà l’appuntamento a nome del cittadino tramite il sistema informatizzato regionale e stamperà il promemoria e tutta la documentazione utile, compresa la famosa “scheda anamnestica”, aiutando la persona nella compilazione. Per facilitare ulteriormente l’utenza, le farmacie affiggeranno in vetrina delle locandine con l’indicazione delle classi di età interessate dalla vaccinazione per ogni specifica settimana.
A monte di questa accelerata organizzativa del piano vaccinale si “erge” il nuovo portale dedicato alle prenotazioni della Regione Veneto, elaborato da Azienda Zero, vaccinicovid.regione.veneto.it
Come illustra l’ing. Elio Soldano, direttore dei Sistemi Informativi dell’Ulss, con pochi clic si possono compiere i 6 passaggi necessari e sufficienti a prenotare l’appuntamento vaccinale: codice fiscale, indicazione della sede più comoda, data dell’appuntamento proposta dal sistema, fascia oraria, conferma e infine stampa dell’avvenuta prenotazione.
“In questo modo si semplifica l’accesso e vengono meno gli elementi critici dei giorni scorsi - afferma l’ing. Soldano -. Per chi non è in grado di prenotarsi sulla piattaforma, perché non è abituato alle nuove tecnologie oppure non ha il computer eccetera, ogni Comune ha uno sportello che lo aiuta a fare la prenotazione.”
Il sistema è quindi pronto per funzionare pienamente e definitivamente a regime.
“Noi andiamo avanti a spron battuto su questa campagna vaccinale - sottolinea a tal riguardo il Dg Carlo Bramezza -. Stiamo migliorando, l'obiettivo è vaccinare tutti il prima possibile.”
Vax Populi.
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