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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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#Non Si Cambia
Nominata dal governatore Zaia la nuova giunta regionale del Veneto. Confermati 7 assessori su 8 della giunta precedente, comprese Manuela Lanzarin ed Elena Donazzan. Mentre Nicola Finco...
Pubblicato il 17-10-2020
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Dice il saggio: squadra vincente #Non Si Cambia. E così il governatore Luca Zaia, che ha nominato oggi la nuova giunta regionale del Veneto, ha confermato ben 7 degli 8 assessori che facevano parte della giunta regionale precedente. Tra costoro ci sono anche le eterne Manuela Lanzarin ed Elena Donazzan, alle quali sono stati conferiti gli stessi referati della precedente legislatura. L'unica new entry nella stanza dei bottoni di Palazzo Balbi a Venezia è lo jesolano Francesco Calzavara, eletto con la lista di Zaia Presidente.
Manuela Lanzarin, dunque, è nuovamente assessore alla Sanità, ai Servizi Sociali e alla Programmazione Socio Sanitaria. Idem dicasi per Elena Donazzan, riconfermato assessore all'Istruzione, alla Formazione, al Lavoro e alle Pari Opportunità.
Completano la squadra (due assessori in meno rispetto alla giunta precedente “perché il momento richiede anche sobrietà nelle istituzioni”) il vicepresidente della giunta regionale Elisa De Berti (Affari Legali, Lavori Pubblici, Infrastrutture, Trasporti); Gianpaolo Bottacin (Ambiente, Clima, Protezione Civile, Dissesto Idrogeologico); Francesco Calzavara (Programamzione, Attuazione Programma, Rapporti col Consiglio Regionale, Bilancio e Patrimonio, Affari Generali, Enti Locali); Federico Caner (Fondi UE, Turismo, Agricoltura, Commercio Estero); Cristiano Corazzari (Territorio, Cultura, Sicurezza, Flussi Migratori, Caccia e Pesca) e Roberto Marcato (Sviluppo Economico, Energia, Legge Speciale per Venezia).
“Rispetto alle altre due volte - ha detto Zaia presentando la sua squadra - l’atmosfera è diversa: questa giunta nasce in un momento difficilissimo per il Paese, con una crisi importante e già 60.000 posti di lavoro persi. Non c’è stato tempo per festeggiare, anzi, c’è in tutti la consapevolezza della necessità di lavorare subito, a pancia bassa come uso dire. I veneti che ci hanno votato chiedono risposte e tocca a noi, come singoli e come squadra, saperle dare.” “Ho scelto e nominato questi assessori in totale autonomia - ha sottolineato Zaia - e di questa possibilità ringrazio i partiti di maggioranza, che non hanno esercitato nessuna pressione, consentendomi di fare le scelte che ho ritenuto più efficaci nell’interesse dei cittadini.”
A proposito: anche questa volta, tra “le scelte più efficaci nell'interesse dei cittadini”, non figura il nome di Nicola Finco. Dopo due legislature regionali trascorse nei ruoli prima di presidente di commissione e dopo di capogruppo di maggioranza, il Nicola di Bassano aspirava dichiaratamente ad una “promozione” nei banchi della giunta regionale. Dalla quale è stato escluso anche questa volta: sul Trono di Asparagi salgono nuovamente la Manuela di Rosà e la Elena di Pove. Giovedì scorso Finco era stato eletto vicepresidente del consiglio regionale, con gioso ed orgoglioso messaggio social di complimenti della sua adepta Elena Pavan.
Un chiaro segnale anticipatore del fatto che quello, e solo quello, sarebbe stato il suo ruolo politico nella presente legislatura. Un incarico che in campagna elettorale non era di certo nelle sue aspirazioni. Ma Finco ha di che consolarsi: è sempre meglio che lavorare in miniera.
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