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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Tamara Pinocchio

A proposito della dichiarazione dell'assessore Bizzotto, secondo la quale nel campo della sicurezza “nei primi 18 mesi dell'amministrazione precedente non era stato fatto nulla”

Pubblicato il 12-10-2020
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Rieccomi qua. Devo confessarvi che mi ha molto colpito la dichiarazione, resa questa mattina in conferenza stampa dall'assessore comunale alla Sicurezza Tamara Bizzotto, secondo la quale nel campo della sicurezza “nei primi 18 mesi dell'amministrazione precedente non era stato fatto nulla”. Ve ne ho già riferito nel mio articolo precedente. La Bizzotto ha affermato che, secondo quanto “appreso dagli uffici”, nel primo anno e mezzo dell'amministrazione Poletto per l'appunto “non era stato fatto nulla” e che i primi interventi di rilievo nel settore della sicurezza urbana erano stati attuati “verso il termine del mandato, tra il 2017 e il 2018”.
Da qui la sua trionfale dichiarazione, dopo avere elencato le cose sin qui fatte e gli obiettivi in programma entro la fine del 2020 del suo assessorato: “In confronto ai primi 18 mesi dall'amministrazione precedente, siamo 10 a 0.”
Ma Tamara Pinocchio ha raccontato una bugia. Spero in buona fede, dal momento che la sua fonte di informazione sono stati i competenti “uffici”, relativamente ad un periodo dell'amministrazione cittadina nel quale lei peraltro faceva parte della nomenclatura di Palazzo, sedendo tra i banchi della minoranza, ed era quindi bene informata su atti, delibere, determine, mozioni e quant'altro.

Foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet

Mi è parso infatti impossibile che nei primi 18 mesi (giugno 2014 - dicembre 2015) dell'amministrazione del sindaco Poletto, con Angelo Vernillo investito del ruolo di assessore alla Sicurezza, il governo cittadino sia stato così sprovveduto e così imbelle da non muovere una foglia nel delicato e strategico settore della Polizia Locale e degli interventi di sicurezza urbana e stradale di competenza del Comando di via Vittorelli.
Bisogna invece dare ad Angelo quel che è di Angelo. E, salendo di grado, anche a Riccardo quel che è di Riccardo. E a dirvelo è proprio il vostro umile cronista, il quale non è mai stato tenero nei confronti dell'amministrazione di centrosinistra che ha retto le sorti della città dalla metà del 2014 alla metà del 2019. E siccome, come dice il saggio, verba volant ma scripta manent, ho semplicemente consultato il poderoso archivio giornalistico di Bassanonet per trovare la conferma che quanto dichiarato oggi dall'assessore Bizzotto non corrisponde al vero. Potete farlo anche voi: basta andare su in alto a destra - nella nostra home page o in qualsiasi pagina del nostro portale - alla sezione “indice”, poi tra le lettere dell'alfabeto cliccare la “P” e quindi, scorrendo il lungo elenco dei “tag” ovvero degli argomenti che iniziano con questa lettera, cliccare su “Polizia Locale”. Lì c'è tutto lo storico degli articoli e delle notizie da noi pubblicate sull'attività del Comune nel campo della sicurezza e del nostro Comando dei vigili dal 2009 ad oggi. Senza timore di smentita alcuna.

Ergo: dalla consultazione delle notizie dell'epoca, risulta non solo che nei primi 18 mesi dell'era Poletto sono stati eseguiti numerosi interventi e operazioni di Polizia Locale, ma soprattutto che alcune scelte strategiche del comparto della sicurezza urbana e stradale risalgono proprio ed esattamente a quel periodo iniziale della legislatura comunale.
È del 9 gennaio 2015 la nomina del nuovo comandante della Polizia Locale Emanuele Ruaro, che all'epoca era il comandante uscente del Corpo di Polizia Locale della Comunità Valsugana e Tesino. Tra i compiti affidati dall'amministrazione Poletto al nuovo comandante di via Vittorelli, anche quello di riorganizzare la struttura in vista del nuovo servizio associato di Polizia Locale con i Comuni della Valbrenta.
Nel maggio 2015 - dopo avere adottato nel mese di marzo il Piano Sicurezza del Comune con l'utilizzo di più vigili per le strade - la giunta comunale approvava una delibera sul potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, con particolare riferimento agli eccessi della “movida”, con l'ampliamento della presenza in strada delle pattuglie della Polizia Locale nella fascia oraria serale e notturna tra le 19 e le 3 del mattino. Un intervento associato ad una serie di iniziative, in collaborazione coi baristi del centro, mirate a promuovere l’adozione di comportamenti adeguati in particolare nella fascia giovanile.
Nel luglio di quell'anno veniva inoltre potenziato il servizio dei “vigili di quartiere”, con “l'ufficio mobile” del Comando di Polizia Locale impegnato a girare tra i quartieri della città, migliorando il servizio già esistente dei vigili di quartiere grazie al nuovo nucleo “Quartieri, prossimità e nonni vigili” costituito all’interno del Comando stesso.
Mentre il 1 novembre 2015, dopo il voto favorevole del consiglio comunale, nasceva il Corpo intercomunale di Polizia Locale del Bassanese, frutto della convenzione - valida fino al corrente anno 2020 - siglata per il servizio associato di Polizia Locale con l'Unione Montana Valbrenta. E, come si suol dire, scusate se è poco. Un servizio associato intercomunale - con conseguente decisione di assumere a tempo determinato un nuovo comandante della Polizia Locale - che era stato definito da una delibera di giunta, dopo un'analoga delibera approvata dall'Unione Montana Valbrenta, ancora nel dicembre 2014.
Tutto accaduto nel primo anno e mezzo della tanto vituperata amministrazione di centrosinistra, anche se non è ancora tutto.

Nei primi 18 mesi della precedente amministrazione comunale sono state fatte diverse altre cose sotto il profilo della dotazione tecnico-operativa del servizio di Polizia Locale.
Partenza del servizio di rilevazione della velocità con autovelox muniti di telelaser (ottobre 2014), avvio dei controlli dei veicoli irregolari per mancata revisione o assicurazione scaduta col sistema mobile “Targa System” (luglio 2015), rimessa in funzione degli “speed check” con 7 postazioni fisse di controllo lungo le arterie del territorio comunale maggiormente a rischio di eccessi di velocità (agosto 2015). E poi gli interventi e le operazioni di Polizia Locale a tutela del decoro e dell'ordine pubblico, di cui citiamo solamente alcuni.
Blitz antidegrado, in collaborazione coi Carabinieri, per lo sgombero dagli abusivi dell'ex hotel Continental (marzo 2015); blitz antidegrado, in collaborazione con la Polizia di Stato, con sgombero degli abusivi e bonifica dell'area “ex Bozzola” (aprile 2015); sanzioni a un gruppo di giovani intenti a lordare fisiologicamente alcune vie del centro storico (agosto 2015).
Dalle cronache di quell'anno, pubblicate su altri media come i quotidiani locali, si ricordano anche - tra le altre cose - il giro di vite sul controllo degli abusivi in centro storico (aprile 2015); i 29 sequestri in due mesi di auto senza assicurazione (aprile 2015); i controlli sull'abbandono dei rifiuti da parte dei vigili notturni (maggio 2015); una raffica di multe per la “movida” in centro (giugno 2015); 12 “ecofurbi” multati da agenti in borghese e altri 16 residenti multati per i rifiuti selvaggi (giugno 2015).
Mi fermo qui. Sarà una mia impressione personale, ma l'attuale amministrazione di Bassano a trazione leghista dovrebbe forse guardare con più attenzione, e anche e soprattutto con più umiltà, a quanto realizzato nel campo della sicurezza urbana, nell'intero arco dei 5 anni di mandato, da quei “buonisti” del centrosinistra. Poi, il fatto di non rinoscerne i meriti e di evidenziarne i demeriti, politicamente ci sta. Ma arrivare a dichiarare che in quei primi 18 mesi non è stato fatto nulla, per diffondere ai media l'annuncio di una presunta vittoria per 10 a 0, francamente è troppo.

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