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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Un Comune edificante
Prima Variante al Piano degli Interventi: a Bassano l'amministrazione mette a disposizione dei cittadini il 50% del suolo edificabile da qui al 2050. Interviene il PD: “Eventi climatici e consumo di suolo, facciamo attenzione”
Pubblicato il 13-08-2020
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La notizia è questa: l'amministrazione di Bassano del Grappa ha pubblicato un avviso ad evidenza pubblica relativo alla Variante al Piano degli Interventi “Contenimento Consumo Suolo”. Ciò significa che i cittadini (proprietari di immobili, operatori pubblici e operatori privati) possono trasmettere al Comune le loro manifestazioni di interesse in merito alla realizzazione di interventi di trasformazione urbanistico/edilizia. Le manifestazioni di interesse riguardano interventi di trasformazione urbanistico/edilizia sia “non comportanti consumo di suolo” che “comportanti consumo di suolo”.
E cioè, da una parte, interventi di riqualificazione/ristrutturazione di aree/edifici già esistenti e, dall'altra, di costruzione di nuovi volumi edilizi. In più, l'avviso recepisce anche proposte di Accordo Pubblico/Privato per l'individuazione di aree da destinare a “prima casa di abitazione”. Verranno prese in considerazione le manifestazioni di interesse (da inviare esclusivamente via Pec a protocollo.comune.bassanodelgrappa@pecveneto.it) che saranno presentate entro e non oltre la data del 7 dicembre 2020.
L'amministrazione comunale, come afferma un comunicato stampa trasmesso al riguardo in redazione, ha diffuso l'avviso ad evidenza pubblica “nell'ottica di un uso razionale ed equiibrato del suolo che risponda alle reali esigenze di sviluppo territoriale espresse dalla collettività”. “Tali manifestazioni di interesse - prosegue la nota - dovranno risultare idonee in relazione ai benefici approrati alla collettività in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, di efficienza energetica, di minore consumo del suolo, di miglioramento degli standard di qualità urbana, architettonica e paesaggistica, in coerenza alle 'strategie' e disposizioni del PAT vigente ed in particolare alle variazioni intervenute con l'approvazione della Variante n. 1 al PAT di adeguamento alla LR 14/2017 sul 'contenimento di consumo del suolo'.”
Foto Alessandro Tich
Fin qui tutto bene: a leggere il comunicato, siamo di fronte a una proposta urbanistica attenta alle necessità dello sviluppo sostenibile del territorio comunale. Greta Thunberg, anche se non “amata” dalla cultura di centrodestra, ringrazia.
Entrando però nel merito dei contenuti dell'avviso, ci si accorge di un dettaglio fondamentale del documento amministrativo che nella nota stampa inoltrata alle redazioni non viene evidenziato. Il dettaglio in questione riguarda le “risorse di suolo consumabile messe a disposizione della cittadinanza”, vale a dire l'ammontare complessivo dei metri quadrati su cui sarà possibile edificare ex novo.
Ebbene: l'amministrazione Pavan mette a disposizione 13 ettari - corrispondenti a 130mila metri quadrati - di “consumo di suolo”. Sono pochi o sono tanti? Sono tantissimi, in rapporto alla quantità massima di consumo di suolo prevista a Bassano fino al 2050 dalla variante al PAT (Piano di Assetto del Territorio) approvata dall'amministrazione Poletto in conformità alle linee guida regionali: 26 ettari in tutto, pari a 260mila metri quadrati.
In altre parole, l'attuale amministrazione mette in gioco in un colpo solo il 50% del quantitativo massimo di suolo consumabile da qui ai prossimi tre decenni. E scusate se è poco.
Il “piccolo” particolare della Variante al Piano degli Interventi che “brucia” ben la metà degli ettari di suolo edificabile fino al 2050 è al centro di un comunicato stampa trasmesso oggi alle redazioni dal Circolo di Bassano del Grappa del Partito Democratico, intitolato “Consumo di suolo: facciamo attenzione!”.
“I violenti fenomeni atmosferici che hanno colpito la zona del bassanese lo scorso 4 agosto hanno lasciato parecchi danni nel nostro comprensorio - afferma la nota del PD -. Anche alcuni cittadini del nostro Comune, in particolar modo nelle zone di Valrovina, Campese, San Michele e Sant’Eusebio, hanno patito danni più o meno ingenti.”
“Da allagamenti di cantine, garage e taverne a pericolosi smottamenti di terreno con frane di sassi e materiale fangoso che sono arrivati fin dentro le case - prosegue il testo -: sono queste situazioni che anche a Bassano cominciano a ripetersi con frequenza, segnali di un clima che sta cambiando e di un territorio che fatica a sopportare questo cambiamento.”
“Abbiamo visto quanto queste piogge violente possano essere devastanti - dichiara Paola Bertoncello, capogruppo PD in consiglio comunale -. Temporali sempre più forti e il terreno, non debitamente e costantemente curato, non è più in grado di reggere. È successo da noi come nelle zone limitrofe. Non possiamo più permetterci di non pensare a tutti questi eventi ogni volta che sfruttiamo anche solo un metro quadro di terreno.”
“Per questo, come Circolo del Partito Democratico di Bassano - conclude Bertoncello - invitiamo l'amministrazione comunale a porre particolare attenzione alle future scelte di trasformazione urbanistica del nostro suolo comunale.”
“Nei prossimi 5 anni ci apprestiamo dunque a consumare il 50% del terreno edificabile da qui ai prossimi trent'anni - afferma Chiara Campana, consigliera comunale PD e componente della Commissione Territorio -. Sono numeri che segnano una decisa inversione di tendenza rispetto agli ultimi dieci anni, una tendenza che ci preoccupa fortemente.” “Gli abitanti di Valrovina, San Michele, Campese e Sant' Eusebio che hanno subito danni da maltempo negli ultimi mesi - prosegue Campana - non sono stati semplicemente “sfortunati”, come dichiarato dall'assessore Zonta nell'ultimo consiglio comunale, e la mozione sul cambiamento climatico non è “aria fritta”, come bollata dal capogruppo della Lega Gerin un anno fa. Ribadisco l'invito all'amministrazione comunale a porre estrema attenzione sul consumo di suolo, ne va della sicurezza e del benessere dei nostri cittadini.”
Luigi Tasca, segretario Dem cittadino, assicura: “Non siamo della teoria che bisogna bloccare tutto.” “Le esigenze dei privati cittadini e delle aziende in termini di ampliamenti e nuove edificazioni vanno valutate con estrema attenzione - aggiunge il segretario -. Siamo dell'idea però che il patrimonio immobiliare bassanese sia sufficiente a coprire l'attuale fabbisogno e che piuttosto gli sforzi dell'amministrazione vadano indirizzati verso l'incentivo della ristrutturazione, della riqualificazione e dell'efficientamento energetico.”
“Molte amministrazioni locali di Comuni limitrofi a Bassano - sottolinea Tasca - hanno messo in campo risorse con bandi destinati ai privati per incentivare le attività edilizie per il recupero di immobili già esistenti: Bassano, anzichè pensare a consumare ulteriore suolo, dovrebbe quanto prima attivare procedure simili, che sommate ai nuovi incentivi statali porterebbero i privati ad investire sull'esistente anzichè sul nuovo.”
Fin qui, egregi lettori, gli aggiornamenti sulla prima Variante del Piano degli Interventi dell'attuale amministrazione di Bassano e sulle prime reazioni al riguardo da parte di una forza politica di opposizione. E non venite a dirmi che anche questa volta porto avanti in modo critico le mie valutazioni sull'azione e sulle iniziative del governo cittadino.
Anzi, proprio la notizia della consistente quantità di ettari di suolo consumabile messi a disposizione tutti e subito dall'amministrazione del sindaco Pavan mi porta ad esprimere persino un complimento. Di tutto infatti si potrà dire, ma non che quello di Bassano non sia un Comune edificante.
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