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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Chi dice donna dice anno
Messaggio agli studenti maturandi con svarione grammaticale (poi corretto) del sindaco Pavan
Pubblicato il 17-06-2020
Visto 4.681 volte
Scusate l'incursione mattutina, ma questa è veramente un capolavoro.
Oggi è il primo giorno degli esami di maturità, momento fatidico della vita che quest'anno impegna in Italia circa mezzo milione di studenti e viene eccezionalmente svolto in modalità ridotta ed esclusivamente orale, per le misure di sicurezza post Covid, con un'unica prova consistente in un colloquio di un'ora sulle discipline di indirizzo.
Per l'importante occasione, il sindaco di Bassano del Grappa Elena Pavan ha postato sulla pagina Facebook della Città di Bassano del Grappa e sulla sua pagina Facebook personale un messaggio rivolto ai maturandi di Bassano, corredato dei due hasthag #Maturità2020 e esami2020. Peccato che, nel suo messaggio rivolto agli studenti, il sindaco di Bassano abbia commesso un clamoroso svarione grammaticale.
Il suo post, infatti, iniziava così: “In bocca al lupo ragazzi! Abbiate fiducia nelle vostre capacità e in quello che vostri docenti vi anno trasmesso nei vostro percorso scolastico e vedrete che andrà bene.” Proprio così: “vi anno trasmesso”, voce del verbo ausiliario “avere”.
E in più, come se non bastasse, “quello che vostri docenti”, senza l'articolo. E ancora “nei vostro percorso", senza concordanza tra plurale e singolare.
Ho scritto che il post “iniziava” e non “inizia” in questo modo perché nel frattempo qualcuno si è accorto dell'errore da penna rossa sul quaderno (“anno” invece che “hanno”) e verso le ore 10 il sindaco ha provveduto a correggerlo. I docenti, però, sono rimasti a lungo ancora senza l'articolo. Speriamo solo che non siano docenti di italiano.
Ma intanto la frittatina era già fatta e servita su un piatto caldissimo. Ad accorgersi della sgrammaticatura è stato infatti anche Giovanni Mauro, figlio dell'avvocato bassanese ed ex consigliere comunale Antonio Mauro. Mauro Jr. ha fatto in tempo ad immortalare l'errore con uno screenshot. Screenshot che nel giro di pochi minuti, via WhatsApp, ha fatto il giro degli smartphone di Bassano.
Finché il “vi anno trasmesso” è rimasto online, è stato come un invito a nozze per gli inesorabili interventi del popolo dei social, i cui primi commenti sulle due pagine Fb sono stati però rimossi. Qualcuno ha “screenshottato” anche alcuni di questi commenti, del tipo “Il verbo avere lo insegnano in prima elementare”, più altre cose che qui vi risparmio.
Lo screenshot da 4 in italiano è finito, inviato da più fonti praticamente in contemporanea, anche sul telefonino del vostro umile cronista. Non potevo non scriverne.
Ma anticipo già le attenuanti del caso che potranno essere avanzate dai sostenitori e dai soliti aficionados social del sindaco: un errore, magari di battitura, può sempre succedere; l'errore è stato fatto ma poi è stato corretto; si tratta del solito pretesto da niente a cui ci si aggrappa per attaccare il primo cittadino; sbagliano nello scrivere anche i giornalisti; eccetera eccetera.
È vero: nessuno è prefetto, come si dice ironicamente in questi casi.
Tuttavia il nocciolo della questione è il fatto che quello postato questa mattina dal sindaco non è un messaggio da quattro amici al bar: è il messaggio della figura istituzionale che indossa la fascia tricolore rivolto ai maturandi bassanesi in un giorno sacrale per gli studenti diciottenni, che nel colloquio che devono affrontare a distanza di sicurezza davanti alla commissione d'esame devono anche discutere, tra le altre cose, un breve testo studiato durante l'ultimo anno nell'ambito dell'insegnamento di lingua e letteratura italiana. Per questo motivo, la versione originale del post del sindaco si è trasformata da messaggio istituzionale in una perfetta e strepitosa gaffe.
Ma posso anche capire, tirando fuori il lato umano del mio mestiere, che questo sia un periodo in cui il sindaco di Bassano, concentrata su altre cose, può avere un momento di disattenzione. Proprio in questi giorni sta avvenendo nelle stanze di Palazzo un confronto da lunghi coltelli per la concitata formazione del rimpasto di giunta, contemporaneamente ci sono stati sussulti di maggioranza sulla bocciatura del piano-Scarpellini per il trasferimento della Polizia locale all'Unione Montana e in più ci si mette anche la partente Chiara Casarin che oggi sul Giornale di Vicenza dichiara a caratteri cubitali che “Qui serve con urgenza un assessore alla cultura”. Troppe cose nello stesso momento, tali da farsi sfuggire la coniugazione del verbo avere, mentre soltanto ieri il sindaco e la giunta comunale avevano convocato una conferenza stampa, nuovamente d'urgenza, per la presentazione del bilancio del primo hanno di mandato amministrativo.
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