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Spaccata e fuga
Tentato furto con sfondamento nella notte al negozio “25a Cenere G.B.” in via Da Ponte. Lo sfogo della titolare Teresa Cenere: “Non c'è tutela per noi e per la nostra città. La nostra è l'unica telecamera nella via”
Pubblicato il 16-10-2019
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Una pura azione da crimine professionista. Ignoti, nella notte, hanno tentato un furto con sfondamento della vetrina ai danni del noto negozio “25a Cenere G.B.”, in via Jacopo da Ponte 25a, di proprietà di Teresa e di Vittorio Cenere, che vende calzature, abbigliamento, borse e accessori di fascia alta. Alla fine il colpo non è andato a segno, ma il piano messo in atto dai malintenzionati è il segnale della presenza in zona di malviventi senza scrupolo e soprattutto bene organizzati. Senza scrupolo perché non hanno esitato a compiere il loro raid in pieno centro storico, in mezzo alle case, benché il fatto sia accaduto nel cuore della notte. Bene organizzati perché per entrare in azione hanno fatto in modo da evitare interferenze ed imprevisti dall'esterno. Come riferisce Francesca Cenere, moglie del contitolare Vittorio, la scorsa notte attorno alle 3 un'autovettura Volkswagen Passat è sbucata in via da Ponte proveniente da vicolo Da Ponte.
Gli ignoti - probabilmente con l'ausilio di complici - hanno avuto il tempo di bloccare le due entrate di via da Ponte (quella su vicolo Da Ponte e quella su piazza Garibaldi) spostando fioriere, tavolini dei bar e bidoni. Hanno quindi percorso in auto la via accanto agli edifici del lato nord e giunti all'altezza del negozio preso di mira hanno girato la macchina col retro rivolto alla vetrina. Quindi, in retromarcia, hanno sbattuto violentemente per due volte contro la vetrina del negozio con l'intento di sfondarla. Inutilmente, però: la vetrina è antisfondamento e pur rimanendo fortemente danneggiata ha retto e non ha ceduto ai due impatti dell'auto, presumibilmente rubata, dei ladri. Ai malviventi non è rimasto altro che fuggire via a mani vuote.
È scattato subito l'allarme di un istituto di vigilanza privato e sul posto sono accorse le pattuglie delle Forze dell'Ordine. Per le indagini sull'episodio criminoso sarà certamente importante la visione delle immagini riprese dalla videocamera di sorveglianza del negozio stesso, che ha immortalato la scena.
Questa mattina la notizia della vetrina spaccata da Cenere ha fatto subito il giro della città, per la notorietà dell'esercizio commerciale e soprattutto per la sua centralità. Sono state immediatamente attivate le operazioni di rimozione della vetrina danneggiata, di ripristino del punto colpito e di montaggio di una nuova vetrina. Sul posto, oltre ai due titolari e a Francesca Cenere, anche la responsabile del negozio Maria Rosa Dal Pasto.
Teresa Cenere, che assieme al fratello gestisce il rinomato punto vendita, è gentile e disponibile coi giornalisti, ma sconfortata. “La cosa più sconvolgente - dichiara - è che noi viviamo la città di giorno, e di giorno ci sono persone che possono controllarci, senza essere notate, per poi colpirci di notte. Non c'è tutela per noi, per i nostri figli, per la nostra città.” “La telecamera è nostra, non ci sono altre telecamere - sottolinea Teresa Cenere a Bassanonet -. Via da Ponte è stata una delle prime vie chiuse al traffico, grazie alla battaglia portata avanti da mio papà, ed è l'unica dove non ci sono le telecamere, se non la nostra.”
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