Pubblicità

Black Friday

Pubblicità

Black Friday

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Castello di carte

Restauro Cinta muraria e Castello di Bassano: il Comune si costituisce in giudizio nella causa intentata dalla Vardanega in opposizione al decreto ingiuntivo per la restituzione dei soldi dell'impianto di illuminazione

Pubblicato il 17-10-2018
Visto 3.120 volte

Pubblicità

Black Friday

Ma Varda che storie. Come se già non bastassero le traversie del Ponte Vecchio e le questioni ancora in sospeso del Polo Museale Santa Chiara, la storia infinita del braccio di ferro a colpi di contenziosi tra l'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa e la Nico Vardanega Costruzioni Srl di Possagno, oggi in liquidazione, genera nuove ed ennesime puntate. Oggetto del contendere, questa volta, i lavori di restauro della Cinta storica cittadina, del Castello degli Ezzelini e della Torre delle Grazie regolarmente eseguiti dalla Vardanega - dopo la risoluzione del contratto con la prima ditta appaltatrice, la Azzolini Costruzioni Generali di Arco (Tn) - tra il 2012 e il 2013.
La vicenda è già nota ai lettori più attenti delle cronache cittadine: l'attuale Amministrazione comunale contesta alla ditta possagnese l'inadeguatezza dell'impianto di illuminazione del complesso monumentale restaurato. Il tutto a seguito di una verifica del collaudatore dei lavori, l'ing. Luciano Robino di Dueville, che nell'estate dell'anno scorso ha attestato la non conformità delle 79 lampade installate dal restauratore tra le strutture medioevali. Per un danno complessivo stimato dal Comune, e in quanto tale da rimborsare all'ente pubblico, di 172mila euro, di cui 84mila relativi al credito effettivo risultante dal certificato di collaudo e relativo alla “difettosa fornitura e posa in opera dei 79 corpi illuminanti previsti in contratto”. Mentre i restanti 88mila euro imputati a danno dell'ente comunale riguardano i costi stimati per la rimozione dei corpi illuminanti non regolari e la posa in opera di un nuovo impianto di illuminazione.
Ne è conseguita una nuova vertenza legale tra l'Amministrazione comunale e la ditta: ancora nel novembre scorso da via Matteotti era partita la diffida alla Vardanega intimante il pagamento del rimborso entro quindici giorni dal ricevimento della lettera. Ma l'impresa - che ha sempre contestato la propria responsabilità nella fornitura delle luci e si dichiara anzi danneggiata dalla medesima - non ha ottemperato alla diffida e il Comune si è pertanto rivolto al Tribunale di Vicenza per rientrare in possesso dell'intera somma contestata via decreto ingiuntivo. Lo scorso 7 maggio il giudice ha emesso il decreto, limitato tuttavia agli 84mila euro del costo delle lampade non a norma più le solite spese aggiuntive: vale a dire l'esatta somma di 84.445,73 euro oltre gli interessi legali e la somma di 2541,50 euro a titolo di competenze legali e altre spese, oltre al rimborso di spese generali, Iva, CPA (Cassa di Previdenza degli avvocati) e di “tutte le successive spese occorrende”.

Le mura cittadine di viale delle Fosse (foto Alessandro Tich)

L'atto del tribunale di Vicenza è stato notificato il 17 maggio dal Comune alla ditta con l'ingiunzione di pagare il dovuto entro 40 giorni dalla notifica. Ma la Vardanega, documenti e perizie alla mano, ha risposto picche e in data 27 giugno ha a sua volta notificato al Comune di Bassano, tramite il proprio legale, un atto di citazione in opposizione al decreto ingiuntivo con istanza di revoca “per assoluta incertezza del credito azionato in via monitoria”. Il linguaggio avvocatesco è come sempre una sfida alla capacità di comprensione dei comuni mortali, ma il senso è comunque abbastanza chiaro. Dunque l'Amministrazione Poletto e la Vardanega Costruzioni in liquidazione sono nuovamente destinati ad incontrarsi in un'aula di tribunale.
Il Comune si è costituito in giudizio nella causa di opposizione al decreto di pagamento intentata dall'impresa e la giunta comunale ha deliberato di farsi rappresentare e difendere nella vertenza dall'avv. Fabio Roberto Favero, con studio a Bassano del Grappa, che aveva già rappresentato l'ente pubblico nel ricorso al tribunale per il decreto ingiuntivo. In merito alla nuova parcella per il professionista legale, la giunta ha deliberato l'impegno di spesa di 3806,40 euro, vale a dire 3000 euro netti più Iva e CPA. Prosegue dunque l'onda lunga del restauro delle mura, della torre e del castello: ma questa volta si tratta di un castello di carte.

Pubblicità

Black Friday

Più visti

1

Politica

16-11-2024

La cena delle beffe

Visto 9.770 volte

2

Attualità

17-11-2024

Re Monato

Visto 9.616 volte

3

Attualità

16-11-2024

Gentili ascoltatori

Visto 9.524 volte

4

Attualità

14-11-2024

L’Anitrav selvatica

Visto 9.209 volte

5

Attualità

15-11-2024

Midnight in Paris

Visto 9.079 volte

6

Politica

18-11-2024

Sfida all’O.K. Fincal

Visto 9.029 volte

7

Attualità

18-11-2024

Speriamo che sia femmina

Visto 8.951 volte

8

Politica

14-11-2024

L’Italia s’è destra

Visto 8.714 volte

9

Attualità

19-11-2024

Il dirigibile sul Polo

Visto 6.952 volte

10

Attualità

19-11-2024

Demolition Man

Visto 6.905 volte

1

Attualità

08-11-2024

SuperSanta Pedemontana

Visto 17.822 volte

2

Politica

30-10-2024

Un salto nel vuoto

Visto 15.360 volte

3

Attualità

29-10-2024

Englishman in Bassano

Visto 12.199 volte

4

Politica

24-10-2024

Vern-illo tempore

Visto 12.072 volte

5

Politica

30-10-2024

Azione e Reazione

Visto 12.062 volte

6

Attualità

08-11-2024

Fincommissariato

Visto 11.570 volte

7

Attualità

26-10-2024

Una Gaia apertura

Visto 11.143 volte

8

Attualità

25-10-2024

Pregiato Mangimificio Bassanese

Visto 11.078 volte

9

Politica

04-11-2024

Money for Nothing

Visto 10.983 volte

10

Attualità

12-11-2024

Centro di gravità permanente

Visto 10.753 volte