Ultimora
23 Nov 2024 16:07
Confindustria Veneto Est, Paola Carron nuova presidente
23 Nov 2024 14:32
Regionali: Tajani, in Veneto nostro candidato è Flavio Tosi
23 Nov 2024 14:27
Da AriSLA 840mila euro per nove progetti di ricerca
23 Nov 2024 12:26
Pettirosso percorre 2mila chilometri dalla Finlandia all'Italia
23 Nov 2024 11:46
Tour Gianna Nannini debutta a Jesolo, viaggio rock con tante hit
23 Nov 2024 11:37
Dal Messico fa tifo per il Venezia, ultras gli pagano il viaggio
23 Nov 2024 16:15
A Napoli si lancia da un'auto in corsa per sfuggire agli abusi
23 Nov 2024 16:14
Coppa Davis: Berrettini-Kokkinakis 6-7 6-3 7-5, Italia-Australia 1-0
23 Nov 2024 15:44
++ A Napoli si lancia da auto in corsa per sfuggire ad abusi ++
23 Nov 2024 15:49
Morta Adele Corradi, la professoressa al fianco di don Milani
23 Nov 2024 15:28
++ Cop29, respinta proposta da 300 miliardi all'anno ++
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
God Save the King
Stop al Burger King: il Comune di Bassano impone all'incolpevole società ristoratrice “la sospensione dell'attività di bar-ristorante” nell'immobile di via Ca' Dolfin
Pubblicato il 05-09-2018
Visto 6.304 volte
“Cercasi personale”. L'avviso alla porta d'ingresso del Burger King di via Ca' Dolfin-incrocio via Colombo a Bassano del Grappa è un segnale che il lavoro nel fast food non manca di certo e che oltre al consolidato gruppo di persone già assunte c'è bisogno di nuovi collaboratori. Ma è un'apertura verso lo sviluppo dell'attività commerciale che cozza contro la dura realtà di queste ore.
Il Comune di Bassano del Grappa, con un provvedimento a firma del dirigente dell'Area 5° Urbanistica ing. Walter Stocco ed emesso in data di ieri, 4 settembre, ha infatti disposto la sospensione “della attività di bar-ristorante” intrapresa nel locale dalla società Gash Srl di Torri di Quartesolo, a seguito e in esecuzione delle due ultime ordinanze del TAR del Veneto relative all'incredibile vicenda.
Oltre alla Gash, il provvedimento comunale è stato trasmesso alle due ditte proprietarie dell'immobile adibito a ristorazione (Fantinato Pio & C. Sas di Tartaglia Elisa e Biasion Antonio Srl) e per conoscenza alla Beyfin Spa che sull'iter amministrativo della variante urbanistico-edilizia ha presentato due ricorsi, entrambi accolti, al Tribunale Amministrativo Regionale.
Foto Alessandro Tich
Si tratta dell'inevitabile conseguenza di una storia degna del miglior Kafka.
Vale a dire - come ampiamente riportato e spiegato nel nostro precedente articolo “Il Burgermeister” - l'assurdo caso di una società di ristorazione che, a sua insaputa, ha ricevuto in affitto per svolgere la sua attività un immobile gravato da importanti vizi di forma nella procedura comunale di autorizzazione alla costruzione dell'edificio tramite variante al Piano degli Interventi. Da qui i due ricorsi al TAR e i tre provvedimenti dei giudici amministrativi di primo grado: una sentenza e due ordinanze. La sentenza emessa prima, le ordinanze notificate dopo la locazione dell'immobile. Con la seguente prescrizione, confermata anche dall'ordinanza dei giorni scorsi del Consiglio di Stato, che ricapitolo in sintesi: l'iter amministrativo di autorizzazione urbanistica all'intervento edilizio non è valido e deve essere rinnovato in tutti i suoi passaggi.
Il provvedimento comunale riferisce che nell'ordinanza del 5 luglio 2018 il TAR del Veneto, in risposta ad alcune delucidazioni richieste dal Comune stesso, ha ritenuto che “al quesito se possa svolgersi all'interno della struttura un'attività di ristorazione...debba darsi risposta negativa in quanto non possono svolgersi attività che abbiano quale presupposto, per poter essere svolte lecitamente, la perdurante efficacia degli atti sospesa”. Come sempre il linguaggio è per addetti ai lavori, ma il senso è sempre quello: per poter svolgere il suo esercizio di fast food, il Burger King di Bassano deve farlo all'interno di un immobile con le carte in regola. Ed essendo l'efficacia degli atti sospesa, viene conseguentemente sospesa anche l'attività dell'incolpevole locatario.
“L'avviso di chiusura”, in realtà, era già arrivato lo scorso 10 luglio quando il Comune, dopo le due ordinanze del TAR, ha comunicato alla Gash e alle due società proprietarie dell'edificio l'avvio del procedimento “per l'adozione del provvedimento di divieto alla prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa”.
Gash, da una parte, e Fantinato e Biasion, dall'altra, hanno quindi presentato delle osservazioni “chiedendo l'archiviazione del procedimento e in ogni caso l'esclusione di qualsiasi provvedimento che inibisca la continuazione dell'attività commerciale da parte di Gash Srl quanto meno fino alla definizione del rinnovo del procedimento finalizzato al rilascio del titolo edilizio richiesto da Fantinato Pio & C. Sas”.
Il 7 agosto il Comune ha sospeso il provvedimento, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato a cui le due ditte proprietarie dell'immobile si erano appellate.
Finché, il 31 agosto, non è arrivata l'ordinanza definitiva e inappellabile del Consiglio di Stato che ha confermato le ordinanze del TAR e ha tagliato la testa al toro.
Questo fast food, seppure già attivo da alcuni mesi e fintanto che la procedura urbanistica non sarà regolarizzata, non s'ha da fare.
Riguardo inoltre al “non coinvolgimento” della Gash Srl nel “procedimento giurisdizionale” riguardante il suo locale, il Comune mette le mani avanti. E questo perché, come specifica il dirigente dell'Area Urbanistica, “nessun onere incombeva sul Comune” di coinvolgere la società ristoratrice “laddove quest'ultima avrebbe avuto comunque la facoltà (...) di intervenire nel procedimento se doverosamente informata dal locatore Fantinato Pio & C. Sas della pendenza del ricorso al TAR n.473/2018, notificato il 13 aprile 2018, prima cioè dell'inizio dell'attività di Gash Srl a seguito di SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività, NdR) presentata il 27 aprile 2018 in forza del contratto di locazione sottoscritto il 18 aprile 2018 con Fantinato Pio & C. Sas, come dichiarato nell'appello cautelare”.
In conseguenza di tutto ciò il Comune di Bassano del Grappa dispone “la sospensione dell'attività intrapresa di bar-ristorante” del Burger King e fissa la data di inizio della sospensione a decorrere dal terzo giorno dalla data di notifica del provvedimento. Praticamente questa settimana.
L'atmosfera nel locale di via Ca' Dolfin è apparentemente quella di tutti i giorni. Clienti che arrivano, hamburger, cheeseburger e crispy chicken sui vassoi, dipendenti cortesi e indaffarati. Sono molto cortesi anche col vostro sempre umile cronista, comparso nel locale senza preavviso, ma non vogliono e non possono parlare della vicenda. Comprensibilissimo. La storia, ovviamente, non finisce qui.
La Gash di Torri di Quartesolo ha già annunciato l'intenzione di promuovere azioni legali per risarcimento danni contro il Comune a seguito della sospensione dell'attività. E ha comunque 60 giorni di tempo per presentare ricorso al TAR contro il provvedimento di chiusura e 120 giorni per presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Non mancheranno ancora sviluppi, in questa incredibile vicenda. God Save the King.
Il 23 novembre
- 23-11-2023Natale con chi vuoi
- 23-11-2023Accension, Please
- 23-11-2023Ragazzi alla pari
- 23-11-2022Pantani in pista
- 23-11-2019Che mozione
- 23-11-2018Segnali di guerra
- 23-11-2018Progetto di cartello
- 23-11-2018Brindo al Brand
- 23-11-2017Zebre in via di estinzione
- 23-11-2017Benvenuti a San Vito
- 23-11-2017Spritzano le idee
- 23-11-2016Il MiBACT premia ancora una volta Operaestate
- 23-11-2014Una Moretti alla spina
- 23-11-2014Titoli di coda
- 23-11-2014La città dei vestiti
- 23-11-2013Sul Carroccio dei vincitori
- 23-11-2013Il peccato originale
- 23-11-2013Caserma Montegrappa: lettera a Cimatti e a Zaia
- 23-11-2013Un sabato all'Ospedale
- 23-11-2013Bassano? Presente!
- 23-11-2013Giustizia padana
- 23-11-2012Primarie Day
- 23-11-2010Gianpaolo Bizzotto: “Vi dico tutto sul Teatro Astra”
- 23-11-2008Spinlab chiama, i Comuni rispondono