Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Riusciranno i nostri eroi

Riaffidamento del cantiere del Ponte: la Inco risponderà al Comune la settimana prossima. “Stiamo tirando le somme di tutto”. Tutto chiaro, tutto pacifico? Sì, no, anzi forse

Pubblicato il 31-08-2018
Visto 3.788 volte

“Stiamo aggiornando alcuni aspetti economici e stiamo tirando le somme di tutto. Risponderemo alla pec del Comune la settimana prossima.” Poche, ma sintetiche parole.
Il geom. Luca Conci, titolare della Inco Srl di Pergine Valsugana, risponde al cronista con la solita disponibilità. Ma fa intendere che non è ancora il momento di scendere in particolari. Il sindaco Riccardo Poletto, annunciando lo scorso 21 agosto l'avvenuta trasmissione della lettera di affidamento dell'appalto del Ponte all'impresa trentina, aveva affermato che la medesima “ha una ventina di giorni di tempo per rispondere”. In altre parole, per accettare l'incarico oppure no. Siamo dunque entro i tempi previsti.
Il primo cittadino, nell'auspicare che il riscontro della Inco sia positivo, aveva addirittura indicato una specie di road map per il nuovo appaltatore in pectore, invitato a sfruttare al meglio il “tempo morto” autunnale tra l'avvio delle procedure burocratiche che precedono la consegna del cantiere e la partenza del cantiere vera e propria, prevista per l'inverno 2019. E cioè “approvvigionarsi del legname e contattare i subfornitori per la progettazione della trave di fondazione”. Tutto chiaro, tutto pacifico? Sì, no, anzi forse.

Foto: archivio Bassanonet

Resta sempre e ancora in bilico la questione della disponibilità complessiva delle aree di cantiere, checché ne dica l'Amministrazione comunale. Prima o poi questo benedetto restauro dovrà incocciare contro la spalla sinistra del Ponte, notoriamente di proprietà privata, senza il cui aggancio alla grande trave orizzontale d'impalcato l'attuale progetto esecutivo deve essere modificato. Non è forse la priorità del momento, come continuano a sostenere gli amministratori comunali, ma potrebbe diventarlo quando magari sarà troppo tardi. Come sanno anche i sassi del Brenta, la disponibilità ovvero “cantierabilità” della spalla Nardini dipenderà dagli esiti di quel nuovo segreto di Stato che corrisponde alla famosa relazione Rizzo. E i casi sono due: o al momento della consegna del cantiere al nuovo appaltatore la spalla sinistra sarà già accessibile e quindi la relazione già depositata, col parere positivo della controparte privata. Oppure l'iter della perizia sarà ancora in corso e l'autorizzazione della Ditta Bortolo Nardini Spa all'intervento, se autorizzazione ci sarà, non ancora formalizzata.
Di tutte queste cose, a norma di legge, l'appaltatore subentrante dovrebbe essere bene informato dal Comune committente. Sulla “attestazione dello stato dei luoghi” interessati da un cantiere, anzi, la normativa nazionale è diventata ancora più stringente.
Ne fa fede un decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (n. 49, 7 marzo 2018) sul regolamento recante “l'approvazione delle linee guida sulle modalità di svolgimento del direttore dei lavori e del direttore dell'esecuzione”. In particolare, all'articolo 4, il decreto specifica che “prima dell'avvio della procedura di scelta del contraente, il direttore dei lavori fornisce al RUP (Responsabile Unico del Procedimento, NdR) l'attestazione dello stato dei luoghi”. La qual cosa riguarda “l'accessibilità delle aree e degli immobili interessati dai lavori secondo le indicazioni risultanti dagli elaborati progettuali” e “l'assenza di impedimenti alla realizzabilità del progetto, sopravvenuti rispetto agli accertamenti effettuati prima dell’approvazione del progetto medesimo”.
Insomma: un regolamento che sembra fatto apposta per la situazione progettuale e esecutiva del restauro del nostro Ponte Vecchio.
Del “nodo” spalla sinistra la Inco Srl ovviamente è ben cosciente e lo stesso geom. Conci, nell'intervista rilasciata a Bassanonet lo scorso 9 luglio, aveva dichiarato che “sulla questione spalla non c'è ancora niente di preciso” e che “se la spalla sarà disponibile andremo avanti come da progetto, in caso contrario proporremo qualche variante”. Riusciranno i nostri eroi, qualora la Inco accetti e il contratto d'appalto venga sottoscritto, a realizzare tale eventuale proposito?
Sarà anche utile comprare il legno in anticipo e contattare i subfornitori per la progettazione della trave di fondazione. Ma sarebbe ancora più utile - per una ditta che tra l'altro aveva già preso in mano il cantiere del Ponte nel 2016, e in tempi molto più veloci - avere chiaro il quadro completo della situazione già dal primo colpo di benna per ricostruire le ture.

Il 02 aprile

Più visti

1

Politica

28-03-2025

Torna a casa, Lassie

Visto 11.728 volte

2

Attualità

26-03-2025

Stringiamoci a Coorte

Visto 10.185 volte

3

Attualità

29-03-2025

L’Intervistozza

Visto 9.840 volte

4

Attualità

27-03-2025

Le Nove leve

Visto 9.661 volte

5

Attualità

27-03-2025

Le cicogne della RAASM

Visto 9.611 volte

6

Politica

29-03-2025

Coltelli d’Italia

Visto 9.559 volte

7

Politica

29-03-2025

Pronto Soccorso Soccorsetto

Visto 9.555 volte

8

Politica

28-03-2025

Donald Finco

Visto 9.463 volte

9

Politica

29-03-2025

Ponzio Monegato

Visto 9.392 volte

10

Politica

28-03-2025

È Giunta la frattura

Visto 9.261 volte

1

Politica

06-03-2025

Fucile a canne Mozze

Visto 17.252 volte

2

Attualità

11-03-2025

Crozza e Delizia

Visto 14.052 volte

3

Politica

03-03-2025

Il mio nome è coerenza

Visto 12.681 volte

4

Attualità

04-03-2025

Bramezzasweek

Visto 11.751 volte

5

Attualità

03-03-2025

Nota sul registro

Visto 11.740 volte

6

Politica

28-03-2025

Torna a casa, Lassie

Visto 11.728 volte

7

Attualità

24-03-2025

Full Metal Grappa

Visto 11.681 volte

8

Il "Tich" nervoso

09-03-2025

Turisti per causa

Visto 11.593 volte

9

Attualità

19-03-2025

La tagliatella della giustizia

Visto 11.591 volte

10

Politica

03-03-2025

Pove a dirotto

Visto 11.453 volte