Ultimora
Enogastronomia
09-04-2025
La 5Essenza: da Miami a Bassano, un nuovo capitolo con visione internazionale
11 Apr 2025 11:20
Il 'folpo' di Noventa Padovana ottiene timbro della tipicità
11 Apr 2025 11:12
Vandali nella palestra di una scuola, denunciati 7 ragazzini
10 Apr 2025 19:34
Progetto Invimit sgr e Comune Verona per recupero di Villa Pullè
10 Apr 2025 17:50
Premio Berto 2025, aperto il bando per opere prime di narrativa
10 Apr 2025 17:12
Rigore inesistente a favore, attaccante U.14 sbaglia apposta
10 Apr 2025 15:22
Già 1.500 dipendenti Essilux lavorano in settimana corta
11 Apr 2025 11:10
Anm: 'Non è una colpa mandare in carcere in base alla legge'
11 Apr 2025 11:13
Dfp: il governo rafforzerà le politiche e favore della famiglia. Via libera dall'Upb
11 Apr 2025 11:04
La Cina rialza i controdazi sui beni Usa dall'84% al 125%. L'Europa gira in calo, Milano maglia nera
11 Apr 2025 10:28
La Russia chiede agli Usa la ripresa dei voli diretti
11 Apr 2025 10:14
La Cina rialza i controdazi sui beni Usa dall'84% al 125%. L'Europa volatile, Milano gira in calo de
11 Apr 2025 10:07
++ La Cina rialza controdazi sui beni Usa dall'84% al 125% ++
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La signora dei telai
In memoriam: Renata Bonfanti (1929-2018)
Pubblicato il 15-03-2018
Visto 2.806 volte
L'ultima volta che ho incontrato Renata Bonfanti è stato quasi due anni fa, nel maggio del 2016, alla chiesetta dell'Angelo a Bassano. Assieme al grande ceramista di Nove Cesare Sartori era stata la protagonista di un appuntamento del ciclo di serate “Dialoghi con i creativi”, dedicato a svelare il rapporto tra creatività, progettazione e artigianato artistico nel nostro territorio e organizzato dal gruppo di lavoro bassanese Lampi Creativi.
Mi ricordo che quella sera aveva un filo di voce e faceva fatica a parlare al pubblico anche col microfono sul tavolo, ma ogni parola che pronunciava era un concentrato di gentile ed esperta saggezza. Gentilezza: ecco il termine che racchiude l'essenza della sua figura.
Non rammento una volta in cui non mi abbia accolto nel suo laboratorio in via Piana d'Oriente a Mussolente o non mi abbia incrociato per strada a Bassano, sempre assieme all'inseparabile sorella, senza un cordialissimo sorriso. È una prerogativa dei veri grandi: quella di rapportarsi con gli altri con sincera semplicità.

Renata Bonfanti, in una foto di qualche anno fa, nel suo laboratorio (fonte immagine: renatabonfanti.com)
Eppure Renata Bonfanti, bassanese, scomparsa ieri all'età di quasi 89 anni, apparteneva all'Olimpo internazionale dei massimi artisti nel campo creativo che l'ha vista eccellere per tutta una vita: quello della tessitura di design. Un talento coltivato dopo gli studi all’Istituto Statale d’Arte di Venezia e alla Kvinnelige Industriskole di Oslo all’inizio degli anni ’50. Il suo studio-laboratorio, attrezzato anche con telai meccanici e modificato più volte nel corso degli anni, è sempre stato uno spazio aperto: e non solo per l'organizzazione operativa e per il fatto di essere sempre aperto al pubblico.
Aperto anche e soprattutto nella capacità di interpretare, con uno stile diventato inconfondibile, gli stimoli della modernità intrecciati con una pratica artigianale e artistica di antichissima tradizione. Ogni sua opera non era un estemporaneo incontro di fili colorati, ma un progetto che si disegna sul tessuto. E lo stesso laboratorio era organizzato, e lo è tuttora grazie all'attività portata avanti dal nipote Alessandro, in modo da utilizzare i telai di tessitura come strumenti di progettazione oltre che di produzione.
È quanto ha precisato lei stessa nella traccia biografica del suo sito internet.
Un testo che da oggi rappresenta l'espressione autografa della sua eredità spirituale.
“Verso la fine degli anni ’50 e durante tutti gli anni ’60 - ha scritto, raccontandosi, l'artista e designer -, mi interessai molto all’industrial design ed ebbi occasione di disegnare per diverse industrie. Erano anche gli anni di una sconvolgente ma stimolante innovazione tecnologica e nel mio laboratorio si faceva molta sperimentazione.”
“Questa ricerca - prosegue il testo - mi portò a progettare arazzi e tappeti tessuti a mano in cui i fili di fibre artificiali erano contrapposti ad altri di fibre naturali. In seguito l’interesse per i disegni di intreccio mi portò a privilegiare lana, lino e cotone.”
“A partire dagli anni ’70 - continua la scheda biografica in prima persona - i miei tappeti divennero sempre più decorati e, talvolta, anche figurativi. Divennero in realtà degli arazzi da usare indifferentemente a pavimento come a parete. L’idea non mi fu suggerita dalla pittura ma piuttosto dall’architettura.”
“Ho sempre pensato alla tessitura come elemento architettonico - è il sunto della filosofia creativa di Renata Bonfanti - e non riesco a disegnare un tappeto, un arazzo o un tessuto senza prefigurarmi la loro collocazione. Intervenire in uno spazio interno con una sequenza cromatica o figurativa che lo modifichi o lo completi è sempre stato per me un argomento di massimo interesse.”
Vincitrice nel 1995 del Premio Cultura Città di Bassano, ha collezionato in oltre quarant'anni numerosi altri riconoscimenti nazionali per lavori presentati in prestigiosi saloni e concorsi: dai tappeti annodati ai tappeti a lavorazione meccanica e dai tessuti per tende ai tessuti decorativi da parete. Ma è soprattutto il suo lunghissimo curriculum di mostre personali e collettive in Italia e all'estero, unito alla presenza delle sue opere in collezioni pubbliche e private di tutto il mondo - tra cui il Museum of Modern Art di Philadelphia e lo Staatliches Museum für angewandte Kunst di Monaco di Baviera -, a definire l'enorme statura di questa piccola donna che alle geometrie e alle composizioni cromatiche dei fili intrecciati dava del tu. E - tra le tante altre cose - suoi arazzi e tessuti, eseguiti appositamente, sono stati utilizzati per il film “Lunga vita alla signora!” di Ermanno Olmi. Un titolo che sembra quasi rendere omaggio alla lunga vita creativa di colei che fino all'ultimo è stata un'autentica signora dei telai.
Ecco perché ogni volta che la incontravo e lei mi salutava con quell'immancabile cordialissimo sorriso avevo la sensazione di trovarmi davanti a una persona speciale.
Che sapeva annodare le relazioni umane con la stessa sensibilità che dava vita ai suoi capolavori di tessuto.
Il 11 aprile
- 11-04-2024W le Women
- 11-04-2024Old Wild Finco
- 11-04-2024Pavan for President
- 11-04-2023Messelunga
- 11-04-2020Colpo di festa
- 11-04-2019Principio Zen
- 11-04-2019Turisti per cosa
- 11-04-2017Cima Coppi
- 11-04-2016Corsi e ricorsi
- 11-04-2016Atto di Fede
- 11-04-2015Maroso x 12
- 11-04-2015Elezioni regionali, “Firma Day” del M5S a sostegno della lista
- 11-04-2015Viva Maria
- 11-04-2014M5S del Grappa: la lista si auto-sospende
- 11-04-2013L'ira dei Pasinato
- 11-04-2013“CambiAmo Rossano”
- 11-04-2012Ros@' 2012: il programma degli incontri
- 11-04-2012Piogge in pianura, neve sull'Altopiano
- 11-04-2012Rotatoria Giardino: le “grandi perplessità” del Pdl di Bassano
- 11-04-2012“Romano per tutti” presenta il programma
- 11-04-2011Bassano, nostalgia mondiale
- 11-04-2011Tornano gli alberi in viale Montegrappa
- 11-04-2010E’ la fotografia di Dio?
- 11-04-2009Due chiacchiere sul tempo
- 11-04-2009Pasqua 2009: che augurio faresti alla tua città?
Più visti
Enogastronomia
09-04-2025
La 5Essenza: da Miami a Bassano, un nuovo capitolo con visione internazionale
Visto 3.286 volte