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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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A scanso di equivoci
Area Pengo: le precisazioni dell'ex presidente di Confcommercio Teresa Cadore, assieme all'ex suo vice Nico Cattarin, a seguito di alcune dichiarazioni del sindaco Poletto. “Da parte nostra nessun avallo al progetto”
Pubblicato il 15-02-2018
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione da Confcommercio Bassano:
COMUNICATO
L'ex presidente mandamentale di Confcommercio Bassano Teresa Cadore (archivio Bassanonet)
Con riferimento alle dichiarazioni del Sindaco riportate in data odierna nel Giornale di Vicenza, relative all’Area Pengo, e precisamente nella parte in cui sostiene di averne “parlato con gli allora presidenti di categoria Teresa Cadore e Nico Cattarin” facendo sottintendere una sorta di avallo da parte dei passati vertici di Confcommercio, la dott.ssa Teresa Cadore, precedente Presidente, è a dichiarare quanto segue:
“Il Sindaco con gli Assessori Cunico e Munari ha incontrato la sottoscritta e Nico Cattarin, allora Presidente della delegazione bassanese dei commercianti, per informarci che esisteva un interesse in quell’area di via Capitelvecchio e che si stava aprendo il “fascicolo Pengo”.
In quell’occasione non sono state mostrate planimetrie, disegni o mappe, e nessun altro documento relativo a superfici e dimensionamenti, ma c’è stato un informale scambio di considerazioni sugli effetti di una nuova piattaforma commerciale. Personalmente ho immediatamente evidenziato il principale problema da affrontare e cioè quello della viabilità, già drammaticamente compromessa dai precedenti insediamenti del Grifone ed Area Schiavotto. La difficolta nell’entrare ed uscire da Bassano nei giorni di punta, in particolare sabato e domenica pomeriggio, è già oggi molto difficile e questo effetto-tappo è e sarà il problema predominante.
Mi rendo conto che c’è da risanare un aspetto estetico della città, in quanto il percorso Bassano-Rosà vede una varietà di interventi stilisticamente molto diversificati; certamente la presenza di un architetto capace può dare un contributo importante a questo aspetto, mai i temi della viabilità e della riconversione commerciale delle aree degradate restano argomenti molto complessi e richiedono analisi approfondite per ritrovare le soluzioni più adatte e meno impattanti sotto tutti i profili.
Nell’ambito di questo incontro ho chiaramente specificato che ero in scadenza di mandato, che non mi sarei ricandidata e che il ragionamento si sarebbe dovuto sviluppare con i nuovi vertici dell’Associazione commercianti.
Precedentemente, già nell’assemblea annuale della Confcommercio del 2014, all’interno del programma da me presentato, avevo dedicato un ampio spazio alla trattazione delle aree da riqualificare, molto dettagliato anche nelle immagini
fotografiche proiettate, suggerendo processi alternativi e destinazioni diverse che probabilmente ancora oggi meriterebbero di essere valutate per la loro attualità.
Detto questo ribadisco con fermezza che c’è stata solo una sommaria messa a conoscenza e nessun tipo di benestare all’operazione, anche perché oggettivamente non esisteva ancora alcun documento o elaborato che consentisse di poter esprimere alcuna opinione.”
Anche Nico Cattarin, chiamato in causa dal primo cittadino, oltre a ribadire puntualmente quanto già dichiarato da Teresa Cadore sottolinea che “è stato un incontro prettamente ufficioso al termine del quale non è stata espressa alcuna valutazione. Successivamente, studiando la questione con cartografie e strumento urbanistico alla mano, ci siamo resi conto del regalo che l’Amministrazione intende fare con l’approvazione della discussa variante urbanistica, senza la quale un simile intervento non sarebbe mai stato possibile. Oggi l’Associazione continua con coerenza a sostenere le proprie posizioni sindacali in linea con la filosofia da sempre perseguita.”
Questa dichiarazione è necessaria per la trasparenza dei fatti, affinché possano essere conosciuti nel loro reale svolgimento, senza che possano essere manipolati da alcuno.
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