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Baci al vento
Niente “bacin d'amor” sul Ponte degli Alpini per San Valentino: iniziativa spontanea di un gruppo di cittadini per abbellire le transenne del cantiere raccontando la storia del monumento. Gli organizzatori: “Stoppati dal Comune”
Pubblicato il 14-02-2018
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L'iniziativa è intitolata, in onore al Ponte e alla sua celebre canzone, “Regala un bacin d'amor”. Sottotitolo: “e dedicalo a chi lo ami, in uno dei ponti più romantici del mondo”.
La cosa avrebbe dovuto funzionare nel modo che cerco di spiegarvi nelle prossime righe. C'è un lui che ama una lei, o viceversa. Lui (o lei), in occasione di San Valentino, dedica alla sua dolce metà un “bacin d'amor” sul Ponte degli Alpini e contribuisce, contemporaneamente, a far conoscere la nostra città.
Come? Acquistando (per 60 euro) un telo fotografico che racconta un episodio della secolare storia del Ponte, e dedicandolo alla persona amata. Questo ed altri pannelli di tela fotografici, con la spiegazione di altrettanti momenti della storia del monumento e con altrettante dediche amorose, avrebbero coperto le antiestetiche transenne del manufatto appunto nel periodo (e non solo nella giornata) di San Valentino. “Un modo per fare cultura - sottolineano gli organizzatori - e allo stesso tempo coinvolgere cittadini e turisti nella riqualificazione del monumento bassanese, ora deturpato dal cantiere.”
Fulvio Bicego e Ilaria Brunelli, promotori dell'iniziativa mortificata dalla burocrazia comunale
Con un inedito sistema di sponsorizzazione dell'attività proposta: quello dell'amore.
Non solo attraverso “l'adozione” di un telo fotografico con dedica personalizzata al proprio partner, ma anche con l'ulteriore possibilità di un'offerta libera dai 10 euro in su per inserire il nome di chi vuoi tu sul pannello degli sponsor chiamato “Muro dei baci”.
Roba che neanche la Perugina.
Eppure, nell'illustrare il progetto cultural-romantico, abbiamo scritto “avrebbe dovuto funzionare” oppure “i pannelli avrebbero coperto”. Tutti verbi al condizionale passato. Perché il “bacin d'amor”, in realtà, si è dissolto nel vento e l'iniziativa spontanea di riqualificazione estetica dell'area di transito pedonale del monumento in fase di restauro è caduta nel vuoto. Lo segnalano, con un comunicato stampa trasmesso oggi in redazione, i due promotori della originale operazione: Fulvio Bicego e Ilaria Brunelli.
Il primo è un nome noto della fotografia bassanese e della divulgazione per immagini: di recente aveva regalato i pannelli fotografici per coprire il cantiere della chiesa di San Giovanni in Piazza Libertà. La seconda, esperta di marketing e già consigliere comunale, è molto attiva oggi sulla rete sia nei social che come blogger. La loro idea è nata ai primi di dicembre. “Ma dopo due mesi di contatti - lamentano Bicego e Brunelli -, nessuna risposta è più pervenuta dal Comune di Bassano del Grappa.”
Lanciato sui social e confortato dai tanti “mi piace”, il progetto di “Regala un bacin d'amor” è stato immediatamente condiviso con l'Amministrazione comunale.
Se vuoi fare qualcosa sul Ponte, del resto, non puoi fare altrimenti.
“Dopo vari contatti diretti con gli assessori Campagnolo e Cunico - afferma il comunicato -, due incontri con la Direzione lavori, l'integrazione di informazioni tecniche sul materiale utilizzato (teli microforati per il vento ), l'esplicito invito a coinvolgere l'Urban Center per la raccolta dei fondi volontari e la successiva richiesta da parte dell'Associazione...è arrivato il 14 febbraio senza risposte ufficiali. E anzi in via informale l'Amministrazione ha declinato la proposta.”
“Il Comune - proseguono i promotori - avrebbe avuto a costo zero il progetto grafico, la stampa, l'installazione sulle transenne. Addirittura erano disponibili due volontari che avrebbero illustrato la storia del Ponte, accompagnando turisti e curiosi lungo il percorso durante il weekend. Ma il Comune prima ha chiesto che i cittadini pagassero anche la relazione tecnica per la spinta del vento e poi ha lasciato cadere l'idea nel vuoto.”
Ergo: caro cittadino volontario, posso al limite anche considerare la tua proposta ma io Comune devo effettuare un'analisi preliminare sull'azione del vento del Brenta sulle transenne coi teli e me la paghi tu. Ovvero come tarpare le ali in partenza.
"Avevamo già pronto tutto da tempo - commenta amaramente Ilaria Brunelli -, addirittura prenotazioni prima ancora di promuovere l'iniziativa ufficialmente! Un'idea intelligente che avrebbe dato un senso a un cantiere trascurato.” “Se tutto si è fermato per una pratica burocratica che l'Amministrazione avrebbe voluto scaricare sui volontari, siamo costernati - aggiunge Fulvio Bicego -. In caso diverso, bastava declinare subito la proposta, evitando di farci perdere tutto questo tempo per nulla.”
E così, niente “bacin”, niente dediche all'amata/o, niente teli fotografici sulla storia del monumento affissi alle transenne e niente di niente. È l'epilogo di una proposta che avrebbe fatto parlare del Ponte, almeno per qualche giorno, in modo diverso.
Nel giorno di San Valentino, è una storia che si copre di un velo di tristezza.
Aveva ragione Erich Segal, l'autore di Love Story: amare significa non dover mai dire mi dispiace.
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