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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Piccolo Glossario Bassanese
21 parole-chiave della vita pubblica di Bassano, dalla A alla Z
Pubblicato il 22-01-2018
Visto 3.975 volte
Bassano del Grappa dalla A alla Z.
Dopo l'esperimento - che mi risulta gradito da molti lettori - del “piccolo glossario esplicativo” scritto all'inizio del nostro articolo dello scorso dicembre sulle tecnologie di rilevazione numerica dei frequentatori del centro che saranno utilizzate a Bassano per il progetto europeo CrowdInsights (www.bassanonet.it/news/26897-il_progetto_che_conta.html), questa volta allargo il tiro e vi propongo il “Piccolo Glossario Bassanese”.
21 parole-chiave, in ordine alfabetico, riferite ad altrettanti temi e fenomeni della vita pubblica cittadina. Un'ampia selezione di questioni di attualità e non solo, per un vademecum utile a districarsi tra le notizie passate, presenti e future che riguardano questa mai noiosa e a suo modo incredibile città.
Bassano, la terra dei cachi (foto Alessandro Tich)
PICCOLO GLOSSARIO BASSANESE
A – Area Pengo
Terza Grande Struttura di Vendita, o centro commerciale che dir si voglia, in arrivo in città. Frutto di un accordo Pubblico/Privato, sorgerà nell'area attualmente degradata di via Capitelvecchio di proprietà della Finpengo Spa. Inutili le rimostranze più volte espresse dalla Confcommercio, che la ritiene un'inutile cattedrale degli acquisti a danno del centro storico. Il nuovo shopping center si farà, ma con la costruzione di un'analoga struttura presso la rotatoria del Grifone a Cassola l'Amministrazione di Bassano ha lanciato un messaggio ai futuri investitori nel settore: “Basta centri commerciali”. Pengo anch'io? No, tu no.
B – Bassano Stadium
Maxi progetto di trasformazione del Mercante in stadio da Serie B e centro ricreativo-polifunzionale. Lo scorso luglio la società di consulenza B Futura ha presentato all'Amministrazione comunale e al Bassano Virtus i risultati dello studio di pre-fattibilità. Il nuovo stadio è fattibile, a patto che vengano risolte due criticità: la carenza di parcheggi e il destino della pista del Velodromo. Due questioni sulle quali la società calcistica, prima di decidere se passare alla fase della costruzione dell'impianto, attende una risposta da parte della Amministrazione. Che non è ancora arrivata. Tutto sarà deciso (?) ai tempi supplementari.
C – Cavalcaferrovia
Un treno che si chiama desiderio. Agli amministratori pubblici piace mostrarsi in passerella, ma se la passerella è quella pedonale sopra la linea ferroviaria tra via IV Armata e via Gramsci allora non è il caso di accendere troppo i riflettori. Da più di tre anni la città attende la costruzione del nuovo ponticello dopo l'abbattimento di quello vecchio, dichiarato pericolante da Rfi. Sono stati realizzati gli accessi ma per l'installazione della struttura si attende l'approvazione della stessa Rfi, che ha avuto da ridire sui supporti previsti dal progetto. Una vicenda degna della stessa funzione a cui un sovrappasso pedonale è preposto: quella di restare in sospeso.
D – Distillati
Prodotti ad alta gradazione alcolica classicamente abbinati alla città di Bassano. Alla quale, comunemente ed erroneamente, si collega il toponimo “del Grappa”, soprattutto all'estero, per associazione di idee con il distillato di vinacce. È la conseguenza di luoghi comuni duri da cancellare. Finché la bottiglia di grappa sarà l'unico souvenir ambito dai turisti e soprattutto dai tanti visitatori mordi-e-fuggi del fine settimana, non potremo mai scrollarci di dosso l'immagine di città dal bicchiere facile. Specialista in una disciplina ginnica non contemplata dal programma di Bassano Città Europea dello Sport: l'alzata di gomito.
E – Esagono
Vecchio progetto di promozione turistica congiunta delle sei città d'arte dell'Area Vasta (Asolo, Bassano del Grappa, Castelfranco Veneto, Cittadella, Marostica e Possagno), portato avanti 15 anni fa dai vertici dell'Umce e riesumato oggi dal presidente dei Ristoratori Bassanesi Sergio Dussin, che vorrebbe rilanciarlo. All'epoca Dussin e i Ristoratori avevano persino inventato gli Esagoni Bassanesi: dei bigoli a forma esagonale che venivano proposti nei menù. Sarebbe ora il caso di promuovere una ricerca agrotecnica per creare l'Asparago di Bassano Dop a forma di esagono: si chiamerà Aspagono.
F – Facebook
Animata e partecipata arena di discussione sulle questioni della città. Nulla sfugge all'occhio attento e ai polpastrelli bollenti degli osservatori armati di tastiera raggruppati nel social network, che a loro volta generano un'ulteriore sequela di commenti, il più delle volte negativi qualunque sia l'argomento in oggetto. È la versione 2.0 delle proteste di piazza, anche se si tratta di una piazza virtuale. Non c'è niente di problematico o di anomalo che prima o poi non venga segnalato sulla rete in tempo reale. Alcuni utenti di Fb lo fanno a cadenza praticamente quotidiana, dando vita a una nuova tendenza italiana: la ricerca del post fisso.
G – Giovanni Cunico
Assessore multitasking alla Cultura e al Turismo del Comune di Bassano, con dichiarate propensioni da amministratore da Smart City. Assoluto seguace e utilizzatore delle nuove tecnologie, ha proposto recentemente di digitalizzare alcuni modelli in gesso di Antonio Canova custoditi al Museo Civico, partendo dall'ultima fase progettuale dell'artista che poi veniva affidata alle maestranze della sua bottega, per realizzare i marmi o i bronzi che Canova, causa prematura scomparsa, non ha fatto in tempo a vedere. Un'ipotesi a dir poco avveniristica, grazie alla quale il mandato dell'assessore rimarrà scolpito nella memoria.
H – Hemingway
Scrittore statunitense che è stato dappertutto: come Garibaldi e Napoleone. Anche a Bassano, dove da 18enne prestò servizio per un breve periodo a Villa Ca' Erizzo come autista della Croce Rossa Americana negli ultimi mesi della Grande Guerra. Su questa fugace “apparizione” in riva al Brenta la Fondazione Luca, della famiglia di imprenditori proprietari della Villa, è riuscita a farci su un piccolo ma frequentato Museo. Sono stati intitolati a Hemingway anche il Lungobrenta di Ca' Erizzo e persino un Bed&Breakfast nelle pertinenze della Villa. Premio Nobel con prima colazione. Indirizzo: di là dal fiume e tra gli alberi.
I – Isola Pusterla
Isolotto sul Brenta, a pochi metri dal Ponte, in cui si incrociano varie storie della città. Come l'AnguriarA: “l'oasi del benessere cittadino”, by Andrea Rosso, allestita nel 2015 e poi dissoltasi nel nulla. Sulla spiaggetta hanno girato anche alcuni ciak della fiction “Di Padre in Figlia”, popolandola di fighetti anni '60. Immagini di bella vita che non esistono più: oggi Isola Pusterla è la zona di convivenza tra la base del cantiere del Ponte e l'area del futuro cantiere della centralina idroelettrica. Due interventi la cui conclusione è ancora lontana. In mancanza di angurie non ci resta che aspettare: come Charlie Brown, in perenne attesa del Grande Cocomero.
L – Lavori pubblici
Settore dell'Amministrazione continuamente sotto i riflettori. Con grande visibilità per l'assessore di riferimento e vicesindaco Roberto Campagnolo, sempre al centro di articoli e interviste sui media locali. Ripavimentazione di via Marinali, rifacimento di viale Scalabrini, rotatoria a San Vito, asfaltature varie: in città le ruspe praticamente non si fermano mai. Eppure nel questionario promosso da GenerAzione Idea sul gradimento dell'Amministrazione, la voce “Lavori pubblici” ha ricevuto un voto bassissimo. Ancora più basso il voto per la voce “Grandi cantieri”. Il che spiega tutto: l'argomento non può reggere senza una soluzione Ponte.
M – Marchio d'Area
Esempio di utilizzo alternativo di un Tavolo: non per mangiare il pranzo o per giocare a carte, ma per costruire le strategie di marketing territoriale finalizzate allo sviluppo dell'attrattività d'area, condizione fondante dell'identità d'area, finalizzata a sua volta all'istituzione del Marchio d'Area, finalizzato a sua volta a intercettare nuovi flussi di turismo nazionale e internazionale nei cosiddetti Territori del Brenta. Il Tavolo di marketing territoriale, a cinque anni dalla partenza del progetto, è ancora un progetto. Ma il Tavolo c'è, anche le sedie e pure il nuovo direttivo. Può iniziare la seduta spiritica: Marchio d'Area, se ci sei batti un colpo.
N – Niederkofler
Chef tri-stellato altoatesino chiamato per due anni di seguito a svolgere il ruolo di superstar, affiancato da altri cuochi del nostro territorio, a due cene di gala a Bassano ideate dai Territori del Brenta per la promozione del Marchio d'Area (si veda voce precedente). Ponendo come modello l'Alta Badia, di cui Norbert Niederkofler è un illustre testimonial e che per suo merito sta attraendo turismo grazie anche allo sviluppo di una ristorazione di alto livello. Quest'anno l'operazione non si è ripetuta e l'atteso salto di qualità generale dei fornelli bassanesi non si è ancora verificato. Alto Adige? Troppo alto.
O – Ospedale
Si chiama San Bassiano, come il santo patrono della città. E con le prossime schede ospedaliere che dovranno essere approvate quest'anno dal consiglio regionale del Veneto, dovrà avere i suoi santi in Paradiso. Con la fusione delle ex Ulss 3 e 4 nell'Ulss 7 Pedemontana, sorge infatti la necessità di ottimizzare le risorse e limitare i doppioni con l'ospedale di Santorso. Il sindaco chiede che sia assicurato a Bassano il mantenimento delle attuali specialità e reparti e lo sviluppo di ulteriori attività specialistiche. Ma gli attuali santi in Paradiso sono di un altro colore rispetto a chi governa in città. E.R., politica in prima linea.
P – Ponte
Storico manufatto ereditato da Andrea Palladio, simbolo universale della città, oggetto di un intervento di restauro partito lento e partito male e proseguito ancora peggio. A più di tre anni dall'inizio del progetto, uno dei quali abbondantemente perso tra le carte giudiziarie, diversi aspetti dell'opera di ripristino e consolidamento statico sono rimbalzati e rimbalzano ancora tra due verità: quella del progetto esecutivo e quella della ditta appaltatrice. Di questo passo, tra operazioni a rilento e finestre di interruzione, si rischia di far passare ancora molta acqua sotto il Ponte prima che i lavori vengano conclusi. Sperando che di acqua non ne arrivi troppa.
Q – Quartieri
A Bassano sono 22, uno in più delle parole di questo glossario. Su tutti emerge il Centro Storico, cuore pulsante della città che ha però costantemente bisogno del cardiologo. Negozi sfitti, vetrine vuote, vie di serie A e di serie B, degrado e comportamenti eccessivi da movida: per essere il salotto cittadino, ha troppe molle che fuoriescono dai cuscini. A forza di occuparci dei problemi del quartiere centrale, si rischia di dimenticarci degli altri 21. Ma i consigli di quartiere sono molto presenti. Il fascino discreto della periferia. Inutile fare la gara tra chi è il più attivo o il più attento alle istanze dei residenti: sarebbe una lotta senza quartiere.
R – Riccardo Poletto
Sindaco di Bassano del Grappa. Eletto all'insegna dello slogan “Alla luce del sole”, con alcune vicissitudini del suo mandato si è scottato un po' troppo. L'imbarazzante gestione dell'iter del restauro del Ponte e il voltafaccia sul Polo Museale sarebbero dei negativi biglietti da visita anche per politici molto più navigati di lui. Ma è un sindaco dal volto pulito, giovanile, al momento opportuno anche populista e gradito da un poco visibile ma piuttosto ampio bacino elettorale. Se avrà voglia di ricandidarsi e le altre liste non presenteranno candidati sindaci credibili e di dirompente novità, prepariamoci a un'altra fiction bassanese: Di Poletto in Poletto.
S – Superstrada Pedemontana
Cantiere eternamente in progress, fonte di supplizio viabilistico quotidiano per chi percorre le gimkane della parallela Nuova Gasparona. Per far proseguire i lavori sono stati piazzati i project bond, obbligazioni per gli investitori emesse da una banca d'affari newyorkese. Ora che ci sono i schei, l'arteria già a rischio di blocco definitivo dovrebbe essere pronta nel 2020. Doveva essere un'opera in project financing, abbiamo visto come è andata a finire. A strada inaugurata (costo oltre 3 miliardi secondo la Corte dei Conti) per i residenti è quasi certo che non ci saranno le già promesse esenzioni dal pedaggio. Ulteriori info su pagaetasi.com.
T – Teatro
Progetto prioritario dell'Amministrazione Poletto, poi rinchiuso nel cassetto per lo sviluppo degli eventi. Tramontata l'ipotesi di acquisire la Sala Da Ponte della parrocchia al Centro Giovanile per farne il nuovo Teatro Civico, resta in sospeso il possibile acquisto del Teatro Astra da parte del Comune. La proprietà dell'Astra aveva presentato all'Amministrazione la proposta di cessione dell'immobile ancora nel marzo 2016: 3,5 milioni, tramite totale permuta con altri beni comunali di equivalente valore. Nessuna risposta. Di recente, sulla stampa, l'Amministrazione ha rilanciato la possibilità di riaprire le trattative. È il teatrino della politica, bellezza.
U – Urban Center
Il più importante esempio di scatola vuota di questa città. Nato alcuni anni fa come “casa dei cittadini”, sede privilegiata per l'esposizione e la discussione pubblica dei principali progetti che riguardano Bassano, ha pagato il fio della sua scomoda posizione, così vicina e così lontana dagli immutabili flussi dei percorsi del centro.
Sempre meno frequentato, col tempo ha perso la sua funzione originaria, benché l'omonima associazione si stia dando da fare per continuarne gli scopi. Oggi la sede affacciata sul Brenta sul retro di Palazzo Sturm ospita una sala studio, ma niente di più. Un caso di UFO: Oggetto Fluviale Non Identificato.
V – Vardanega
Impresa di costruzioni che ci ha fatto capire che il Bailey non è un liquore alla crema irlandese (e che pertanto l'unica bevanda alcolica collegata al Ponte di Bassano è la grappa di Nardini), ma una trave reticolare di supporto che il progettista del restauro del Ponte prof. Modena aveva previsto per sostenere il manufatto dall'alto durante i lavori. Per la Vardanega il Bailey non è una soluzione funzionale, pertanto ha proposto di sostenere il Ponte puntellandolo dal basso. Intanto la Baileys, apprese le notizie da Bassano, ha deciso di riproporre lo storico slogan pubblicitario di una nota marca di caffè: “Più lo mandi giù e più ti tira su”.
Z – Ztl
Drastico provvedimento preso ancora dall'Amministrazione Cimatti, a seguito del quale alla sera dopo le 20.30 e nei fine settimana non si può accedere in auto in centro storico senza autorizzazione. Per il sommo dispiacere di quei commercianti ed esercenti, ma anche di quei frequentatori motorizzati del salotto cittadino secondo i quali il centro storico dovrebbe invece essere utilizzato, a qualsiasi ora, come un comodo Drive-In. In orario Ztl non resta che lasciare la macchina nei parcheggi circostanti e farsi alcune decine di metri a piedi. È davvero un peccato consumare le suole, ma in centro ci sono anche negozi di scarpe.
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