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Alessandro TichAlessandro Tich
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All'Ovest qualcosa di nuovo

Il Tavolo di Coordinamento delle Categorie Economiche presenta la nuova proposta di tracciato della Bretella Ovest tra Bassano e Cittadella. Mantenuto il vecchio tracciato Anas solo per 4 km. E il Parco delle Rogge...

Pubblicato il 13-12-2017
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Nel Bassanese, quando si parla di bretelle, si rischia ormai che cadano le braghe.
Troppi anni trascorsi a discutere, a rincorrersi inutilmente e a tentare di smussare i veti incrociati tra Comuni su progetti stradali che dovrebbero decongestionare il traffico urbano e che la previsione dei flussi in uscita e in entrata della futura SPV rende a dir poco necessari. Ora, però, qualcosa si sta concretamente muovendo.
Nei giorni scorsi, come da nostro ampio resoconto, si sono stretti i tempi dell'iter conclusivo del progetto della Bretella Est di Cassola, il cui bando di gara dovrebbe essere indetto dall'Anas entro l'anno e che è diventata una prospettiva concreta grazie anche alla sinergia tra le attuali Amministrazioni comunali di Cassola e Bassano.

Da sin.: Gianmaria De Stavola, Gaetano Marangoni, Sandro Venzo, Riccardo Poletto e Roberto Campagnolo

Ma anche dalla parte opposta, dal punto di vista viabilistico, non è più il caso di dire “All'Ovest niente di nuovo”. Ci riferiamo al progetto della Bretella Ovest, l'infrastruttura che da più di dieci anni appartiene ancora all'Isola che non c'è, concepita per liberare una volta per tutte dalle bibliche code quotidiane la Ss 47 Valsugana al semaforo di Rosà e per garantire una nuova e fluidificante direttrice di traffico tra Bassano e Padova.
Di Bretella Ovest sono pieni gli archivi delle cronache locali, soprattutto dopo lo studio di fattibilità realizzato dall'Anas nel 2005 e il conseguente tracciato Anas del 2010: contestato dalle comunità locali per il suo effetto impattante sul Parco delle Rogge (l'area di campagna di valore paesaggistico e ambientale a cavallo tra Rosà, Cartigliano e Bassano del Grappa) e storicamente avversato, nel tempo, dai Comuni di Tezze sul Brenta, Cartigliano e anche Fontaniva per il rovinoso incontro ravvicinato dell'ipotesi di tracciato Anas con il Parco del Brenta nel Comune dell'Alta Padovana.
A riesumare la questione è il Tavolo di Coordinamento delle Categorie Economiche bassanesi, che riunisce Confartigianato, Confindustria, Apindustria, Confcommercio, Coldiretti, Confesercenti e CNA. Che tira fuori dal cappello a cilindro (anche se è il frutto di un lavoro iniziato più di un anno fa) la sua idea meravigliosa, presentata oggi in conferenza stampa nella sede mandamentale di Confartigianato a Bassano: la nuova proposta di tracciato della Bretella Ovest ovvero variante alla Ss 47 Bassano-Cittadella.
Il possibile progetto è stato commissionato da Confindustria Vicenza, condiviso dal Tavolo di Coordinamento e affidato alle competenze tecniche di Gianmaria De Stavola, ingegnere molto noto nel settore delle infrastrutture, e di Roberto Travaglini, dirigente Area Legale e Urbanistica dell'associazione degli industriali vicentini.
Per il momento si tratta solo di un “corridoio” disegnato sulla carta, ma - come sottolineano i proponenti - è il risultato “di successivi e numerosi tentativi tendenti a minimizzare le interferenze con gli edifici, con le strade e con i vincoli”.
Insomma: la migliore proposta possibile per inserire l'arteria in un territorio fortemente urbanizzato, pensata con il duplice scopo di diminuire gli impatti viabilistici negativi compresi tra la sinistra Brenta e la Ss 47 e di alleggerire la stessa Ss47, destinata a diventare una strada di percorrenza “urbana”, e le altre viabilità provinciali già oggi congestionate.

Ora faccio da GPS (acronimo di “Giornalista Prova a Spiegare”) e tento di illustrarvi, con la maggiore chiarezza possibile, quale sarebbe il tragitto percorso - sulla ridisegnata e ancora ipotetica bretella - da chi, arrivando da Padova, viaggia in direzione di Bassano. Dalla tangenziale Ovest di Cittadella si imbocca la SS 53 Postumia e si prosegue per due chilometri in direzione di Fontaniva, ma prima di arrivare al Brenta in località Casoni si svolta in direzione nord, in quello che è lo svincolo di innesto della nuova infrastruttura.
Il Parco del Brenta a Fontaniva è salvo: non viene toccato dal tracciato.
Si continua quindi sul vecchio tracciato Anas del 2005, da cui poi ci si stacca per passare a fianco della zona industriale di via Brega a Tezze sul Brenta.
In Comune di Rosà, il tracciato proposto intercetta inevitabilmente l'area del Parco delle Rogge, ma senza più “tagliarla a metà” come nell'ipotesi Anas ma in posizione più defilata, sul lato occidentale, deviando in direzione nord-ovest rispetto alla fascia di nuova viabilità già inserita nel Prg del Comune di Rosà. Posizione che quindi diventa marginale rispetto alla porzione di Parco compresa nel territorio del Comune di Bassano.
A Bassano l'arteria si affianca alla zona industriale di Quartiere Prè e va infine ad innestarsi sulla complanare della Superstrada Pedemontana (Gasparona) all'attuale svincolo di strada Cartigliana a circa 600 metri dal casello della SPV di Bassano Ovest.
Tutto chiaro? Speriamo di sì.
Per i promotori del nuovo tracciato (11,2 km di lunghezza complessiva, larghezza sede stradale 10,5 metri con una corsia per senso di marcia, sovrapposizione con il tracciato Anas 2010 per i soli 4 km centrali, percorso in trincea per attraversare in sottopasso le viabilità interferite, nessuna interferenza delle trincee con la falda) la soluzione proposta presenta diversi vantaggi: non interferisce con il Parco delle Rogge (attraversato in Comune di Rosà, sul lato ovest, per circa 900 metri); drena la zona produttiva di Quartiere Prè; vengono rispettati l'edificato e il Parco del Brenta.
Costo stimato dell'opera: 50 milioni di euro. Valore stimato totale del finanziamento, comprensivo di espropri e indennizzi: 80 milioni di euro. Ente attuatore dell'infrastruttura: non essendoci per l'appunto ancora un progetto, la questione è ancora da definire.
Ma i promotori ritengono che, innestandosi a sud sulla Ss 53 Postumia, l'opera possa essere di competenza dell'Anas, che quindi dismetterebbe gli attuali sedimi della Ss 47 Valsugana, da restituire alla funzione urbana.

“La parte vicentina della proposta di tracciato - afferma in conferenza stampa il vicepresidente provinciale di Confindustria Vicenza e referente per le Infrastrutture Gaetano Marangoni - presenta qualche criticità in più rispetto a quella padovana. Si è però confermata la convenienza del sedime a ovest dell'attuale tracciato tra Bassano e Cittadella. Bassano diventa la “capo-strada nord” dell'arteria. È una proposta nuova, con l'auspicio che venga condivisa dall'Amministrazione comunale.”
E perché il percorso sia tutto concentrato ad ovest, lo chiarisce l'ing. Gianmaria De Stavola. “La zona est - spiega - è già servita dalla bretella di Loria che si annuncia al casello di Loria della SPV ed è risolutiva per chi arriva da Padova, via Castelfranco Veneto, dalla Strada del Santo. L'asse tra Padova-Statale del Santo e Bassano è un asse forte, che è a servizio di un'area a sé stente.”
“L'ipotesi del tracciato ad est della nuova bretella lungo la linea ferroviaria che collega Bassano a Padova - prosegue l'ingegnere - non è praticabile, varchi non ce ne sono. Rimane la direttrice ovest compresa tra Rosà e la Ss 47 e il Brenta. Oltre il Brenta è un altro mondo. Siamo arrivati a questa proposta di tracciato esaminando l'impossibile.”
“La priorità di adesso - precisa il consulente esterno - era quella di trovare un “corridoio”, eliminando due grossi problemi: l'attraversamento del Parco del Brenta a Fontaniva e l'interferenza col Parco delle Rogge. Il prossimo passo sarà trovare il modo di progettare l'arteria, in modo da valutarne con attenzione tutti i passaggi.”
Vale la pena, a questo punto, soffermarci un attimo sulla questione Parco delle Rogge, la salvaguardia della cui integrità rappresenta l'argomentazione centrale del popolo dei “No Ovest”. “Non c'è impronta del Parco sul territorio - puntualizza De Stavola -. Un Ente Parco non è stato istituito e l'area non è vincolata, ma tutelata come area di pregio. Il tracciato Anas la tagliava in due, qui il taglio è di lato e lascia stare la parte centrale del parco che è quella più pregevole sotto il profilo ambientale. Rosà ha comunque contemplato l'ipotesi di un corridoio infrastrutturale nell'area sottoposta a tutela.”
Il sindaco di Bassano del Grappa Riccardo Poletto dichiara “di non sposare l'idea senza riserve” ma aggiunge che “questa soluzione è molto interessante”.
“Nel passato e anche oggi - prosegue - ho sempre visto molto bene l'ipotesi a est Bassano-Statale del Santo e la Regione era molto sbilanciata sul project della Valsugana a cui la direttrice est era collegata. Oggi la Regione sta cambiando. Rimane molto forte la contrarietà sul territorio di Bassano Ovest con il tracciato Anas e il Parco delle Rogge tagliato in due. La nuova proposta nel nostro Comune sta invece a margine del Parco e collega la SPV con la zona Cartigliana.”
“Occorre avviare la condivisione con la porzione di città toccata da questa proposta, in particolare quartiere Prè - sottolinea Poletto -. Serve inoltre il confronto con gli altri Comuni interessati.”

Interviene anche il vicesindaco Roberto Campagnolo, il quale evidenzia che “nel progetto della SPV erano previste le opere complementari in direzione nord-sud”.
“Con il nuovo riaffidamento al concessionario - aggiunge Campagnolo - la Regione ha “cassato” queste opere e tutta la viabilità complementare nord-sud è andata in crisi. Per Bassano, che già oggi paga un prezzo importantissimo con la Pedemontana, rimane il tema del collegamento verso Padova che è sempre stato un collegamento strategico.”
“Questa proposta - rileva il presidente mandamentale di Confartigianato Sandro Venzo - parte dalle esigenze del territorio e delle imprese, con tutto l'interesse a fare una cosa per il bene del territorio. È una pietra positiva per il nostro futuro ed è un risultato atteso dalle imprese in un territorio che sta rialzando la testa.”
“Oggi - riassume il vicepresidente provinciale di Confindustria Marangoni - siamo di fronte a un incoraggiamento e a un'apertura da parte dell'Amministrazione di Bassano, ma anche a un invito alla cautela. Come imprenditori metteremo sempre la serietà del fare per la valutazione dei dettagli. La verifica della proposta attende il percorso di confronto con tutti i sindaci per unire il tratto vicentino con quello padovano, su cui hanno lavorato i colleghi di Padova. Dobbiamo convergere su un corridoio e sulle soluzioni progettuali.”
E interpretando il pensiero del sindaco Poletto, il rappresentante di categoria conclude: “Questa è una buona idea, ma non è ancora un buon progetto.”
Ad Ovest dunque c'è qualcosa di nuovo e ora parte la fase successiva: quella della definizione, condivisa con gli enti locali, di una proposta di tracciato - da sottoporre poi all'attenzione dell'Anas o, in alternativa, di Veneto Strade - che è ancora alla fase di pre-fattibilità. Dove “Pre” non è solo il prefisso che significa “prima”, ma anche il nome del quartiere di Bassano predestinato a sobbarcarsene un tratto.

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