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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Santa Cara
La giunta comunale di Bassano stanzia “prudenzialmente” 850.000 euro per l'eventuale transazione con Fallimento Adico Srl, impresa esecutrice del Polo Museale fino all'autunno 2014. Ma la partita è ancora aperta
Pubblicato il 24-11-2017
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Santa Chiara? No: diciamo piuttosto Santa Cara. In termini di schei, ovviamente.
La giunta comunale di Bassano ha deliberato infatti una variazione di bilancio con un utilizzo dell’avanzo di amministrazione pari a 850.000 euro finalizzato alla eventuale transazione con Fallimento Adico Srl, già Adico Costruzioni Srl di Maser, l'impresa esecutrice dei lavori del Polo Santa Chiara fino all’autunno del 2014, poiché fallita.
Le trattative sono in corso in questi giorni. Di conseguenza la variazione di bilancio verrà ratificata dal consiglio comunale solo nel caso in cui si concluda positivamente la transazione. La cifra prevista, come informa un comunicato dell'Amministrazione comunale, “è prudenziale e sicuramente superiore a quanto si renderà necessario per chiudere un contenzioso nell’interesse del Comune”.
Foto Alessandro Tich
“Non appena saranno chiari e definitivi i termini dell’atto transattivo - conclude la nota stampa -, i risultati saranno comunicati.”
Si profila pertanto una possibile transazione risolutoria per una delle vicende giudiziarie ancora pendenti sul cantiere del Polo Museale, che prima ancora del motore delle ruspe ha fatto risuonare - e continua a farlo - lo stridore delle carte legali.
Nella causa civile intentata al Comune di Bassano, per il tramite del curatore fallimentare, la Adico aveva richiesto all'ente comunale un risarcimento di oltre 3 milioni di euro per i presunti danni conseguenti alla sospensione dei lavori per le indagini archeologiche svolte nel cantiere. Cantiere poi ripartito con notevole ritardo prima che allo stesso, a seguito del fallimento della ditta appaltatrice, venissero apposti i lucchetti.
La proposta transattiva chiuderebbe quindi la questione con un bagnetto, e non con un bagno di sangue per le casse comunali. Ma la partita, in realtà, è ancora aperta.
La giunta comunale ha infatti deliberato di attingere all'avanzo di amministrazione per risolvere il contenzioso, ma - come già comunicato sopra - non ha ancora formalmente deciso di fare la transazione essendo le trattative ancora in corso.
E l'aggettivo “eventuale”, scritto nelle prime righe di questo articolo, non lascia dubbi al riguardo. La variazione è dovuta a un vincolo tecnico di bilancio, che impone un termine entro il quale l'operazione di finanza pubblica può essere compiuta.
In altre parole, il Comune si auto-trasferisce 850.000 euro in cascina, vincolati a una nuova voce di bilancio, nella prospettiva di poterli utilizzare, all'occorrenza, nel momento in cui un accordo transattivo venisse effettivamente sottoscritto.
Nel frattempo sono ancora in corso, e lo saranno presumibilmente ancora per lungo tempo, le cause giudiziarie intentate sempre al Comune di Bassano dalle due ditte Termoidraulica Sbrissa Srl e Andreola Costruzioni Generali S.p.A., entrambe di Loria.
La Sbrissa, in particolare, si era costituita in RTI (Raggruppamento Temporaneo d'Impresa) con la capogruppo Adico Costruzioni Srl di Maser per la costruzione del primo stralcio del Polo Museale Santa Chiara. Fallita la Adico, la stessa Sbrissa si era consociata con un'altra impresa di costruzioni, e cioè la Andreola, per poter proseguire i lavori.
Escluse tuttavia dall'appalto - riaffidato dal Comune alla subentrata Nico Vardanega Costruzioni Srl di Possagno, impresa giunta seconda in graduatoria nel bando di gara - Sbrissa e Andreola hanno citato in giudizio esattamente un anno fa il Comune di Bassano del Grappa chiedendo un risarcimento, l'annullamento dell'esclusione dall'appalto dell'opera e il conseguente reintegro nel cantiere.
Ma questa, cari lettori, è un'altra storia.
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