Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Assedio al Castello

L'intricata situazione posti auto all'interno del Castello degli Ezzelini a Bassano, in attesa della sua “liberazione”. Il Comune inibisce di colpo il parcheggio a 15 possessori di autorizzazione. Un'interpellanza della Lega Nord

Pubblicato il 22-06-2017
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Ma bel che Castello. Ci sono le mura, le torri, il cortile, il teatro all'aperto, il camminamento, la chiesa, la canonica, alcuni edifici di moderna costruzione e tante belle auto parcheggiate. Tutte con il loro contrassegno che ne attesta il diritto alla sosta nello storico spazio, nulla da eccepire. Piazza Castello, ovvero il cortile adibito a parcheggio per autorizzati all'interno del Castello degli Ezzelini a Bassano, accoglie attualmente le vetture di 36 residenti autorizzati sprovvisti di garage (residenti in via Gamba, via Bonamigo, via Matteotti, via Vittorelli, vicolo Bonamigo, piazza Terraglio, più un residente in piazza Castello), 6 posti auto per gli ospiti dell'hotel Al Castello e una decina di auto utilizzate dai dipendenti del Comune (area Urbanistica e Lavori Pubblici).
Hanno inoltre l'autorizzazione di accesso e di sosta altri automezzi per i quali il Comune ha rilasciato dei permessi particolari come ad esempio le vetture di servizio di Operaestate Festival, dei Servizi Sociali o della Pro Bassano.
A più riprese, l'attuale Amministrazione comunale ha espresso l'intenzione di liberare il Castello dalle auto allo scopo di raggiungere l'obiettivo della pedonalizzazione di piazza Castello che era stata annunciata dal sindaco Poletto addirittura all'inizio del suo mandato. Ma per togliere le auto da una parte, le devi spostare da un'altra parte.

Foto Alessandro Tich

Lo scorso marzo i residenti autorizzati avevano protocollato in Comune una petizione nella quale si chiedeva, in caso di eliminazione del parcheggio di piazza Castello, di poter usufruire di appositi spazi riservati in piazza Terraglio.
Un mese dopo il sindaco Poletto rispondeva confermando “il suo personale impegno nel coinvolgere preventivamente i residenti del Quartiere Centro Storico, al fine di individuare soluzioni alternative” e concordando “sulla necessità di individuare ulteriori spazi per i residenti nella vicina piazza Terraglio in modo tale da compensare l’eliminazione dei posti auto in Piazza Castello”.
Da allora la questione è rimasta in sospeso. Lo è ancora tutt'oggi, ma nel frattempo è arrivata una inattesa novità. Se ne occupa un'interpellanza, presentata dalla capogruppo della Lega Nord/Liga Veneta Tamara Bizzotto e protocollata per il prossimo consiglio comunale. Come evidenzia il documento consiliare, con ordinanza dello scorso 7 giugno, firmata dal segretario generale del Comune Accadia, “è stato inibito il parcheggio in piazza Castello a circa 15 possessori di autorizzazione, per il periodo dal 6 Giugno al 10 Settembre 2017, quindi 3 mesi con sosta vietata per 24 ore al giorno e rimozione coatta dei veicoli”.
“Il divieto - prosegue l'interpellanza - è comparso all'improvviso, senza nessun avviso e concertazione con gli aventi diritto e fruitori del parcheggio.”
“È evidente - continua il testo - che le auto che non troveranno posto in piazza Castello si riverseranno in piazza Terraglio e vie limitrofe, togliendo ulteriori posti agli altri residenti e peggiorando una situazione già di per sé critica.”
L'Amministrazione comunale viene pertanto interpellata per conoscere, tra le altre cose, “chi ha ispirato, chi era a conoscenza dei contenuti dell’ordinanza e chi ha concesso il benestare per la sua emanazione” e se “il segretario generale (...) ha preventivamente interpellato il comandante della Polizia locale per conoscerne il parere”.
Si chiede inoltre “per quale motivo il sindaco ha ancora una volta ignorato completamente la tanto decantata concertazione, facendosi beffe dei residenti autorizzati e di quanto affermato e scritto meno di due mesi fa” e “per quale motivo l'Amministrazione ha messo in campo un’azione del genere senza prima offrire una soluzione alternativa per quei 15 posti auto cancellati dalla sera alla mattina”.
La consigliera Bizzotto conclude l'interpellanza chiedendo “cosa intende fare l’Amministrazione per correre ai ripari e correggere una situazione, forse ancora una volta figlia della fretta e della superficialità, che ha creato più problemi di quanti ne abbia risolto”.

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