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L'arma segreta
“Il corpo anticancro”. La nuova, consolidata frontiera della lotta contro i tumori: il nostro sistema immunitario. Venerdì 21 aprile, agli Incontri senza censura a Bassano, si parla di Immunoterapia con l'oncologo di fama mondiale Michele Maio
Pubblicato il 19-04-2017
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“Il miglior modo di vincere la guerra contro il cancro, forse, è quella di ridefinire l’idea stessa di vittoria”. Così il medico oncologo e saggista indiano, naturalizzato statunitense, Siddhartha Mukherjee.
È la chiave di lettura della nuova e ormai consolidata frontiera della lotta contro il male del secolo: l'immunoterapia. Sarà l'argomento al centro, venerdì sera 21 aprile (inizio ore 20.45, ingresso libero e gratuito con precedenza di entrata ai possessori della tessera incontri) nella Galleria incontri della libreria La Bassanese in città, del nuovo appuntamento della rassegna “Incontri senza censura”, organizzata dalla stessa libreria La Bassanese con l’omonima associazione culturale e con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.
Protagonista della serata darà il dottor Michele Maio, uno dei maggiori oncologi mondiali, che racconta come l’immunoterapia sta rivoluzionando oggi la cura dei tumori. Dopo la specializzazione in Oncologia ed Ematologia il dr. Maio si è trasferito al New York Medical College dove ha partecipato alle prime esperienze di immunoterapia oncologica. Tornato in Italia nel 1989, è diventato responsabile dell’unità di Bioimmunoterapia dei tumori del CRO (Centro di Riferimento Onclologico) di Aviano.
Il dr. Michele Maio, uno dei pionieri dell'Immunoterapia oncologica
Oggi dirige il Centro di Immunoterapia Oncologica, unico in Italia, del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Dal 2004 ha dato vita al Nibit, il Network Italiano per la BioTerapia dei Tumori, e dal 2012 ne è scaturita anche una Fondazione.
Ad oggi ora sono 150 i gruppi di ricerca coinvolti nei progetti medici che hanno in Michele Maio il fulcro e il conduttore.
Su invito degli organizzatori a presentare “Il corpo anticancro”, edito da Piemme, il suo primo libro da divulgatore, scritto assieme alla giornalista scientifica Agnese Codignola, il dr. Maio spiegherà ai presenti che cos’è l'Immunoterapia, un termine che da qualche mese si sente sempre più spesso, quando si parla di tumori.
Ma che cosa è, esattamente, questo tipo di cura? È efficace? Ha effetti collaterali? Quanto costa? È disponibile per tutti? Queste alcune delle domande più immediate che saranno poste al medico sul palco, alle quali se ne aggiungeranno molte altre dal pubblico.
La vera e propria rivoluzione dell'Immunoterapia oncologica è basata sul rovesciamento del concetto secondo il quale il nostro potente sistema immunitario non reagisce contro le cellule tumorali come invece fa, ad esempio, contro un virus o un batterio.
Al contrario: anni e anni di ricerca hanno portato finalmente a capire a che cosa è dovuta questa apparente anomalia e con quali anticorpi è possibile “scatenare” le nostre difese immunitarie contro, per il momento, alcuni tipi di tumori.
Il risultato è che oggi disponiamo già di diversi farmaci-anticorpi attivi contro molti tipi di tumori, e si può dire che non passa settimana senza che non vi sia l’annuncio di qualche nuovo, positivo risultato, che quasi sempre prelude nuove approvazioni. Pochi sanno che da 10 mesi anche i pazienti italiani possono usufruire del monoclonale di cui si parlerà durante la serata.
Da maggio 2016 infatti, la FDA (Food and Drug Administration, ente governativo statunitense) ha dato il via libera: si tratta della prima approvazione di una terapia nuova anti-cancro dopo 30 anni. Le immunoterapie si stanno così sempre più affiancando a quelle tradizionali (la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia), arrivando a sostituirle, in alcuni casi, o a potenziarle, in altri.
Le armi della scienza medica sono sempre più efficaci, eppure il nemico non è ancora stato sconfitto. Non tutti i pazienti, infatti, reagiscono all'Immunoterapia allo stesso modo e non tutti i trial e protocolli terapeutici hanno esito positivo.
Ma la riflessione dei pionieri, come il dr. Maio, parte dall'assunto che finora si era sempre combattuto assalendo il cancro dall’esterno. La nuova visione ha avuto due intuizioni: forse l’arma segreta, la più potente e definitiva, si cela al nostro interno; e forse, per vincere la guerra, bisogna smettere di farla.
Questa arma segreta è già in noi. Si chiama sistema immunitario: è il “Superorganismo”, il più complesso ed efficiente apparato di difesa che la natura abbia creato.
Bisogna quindi scoprirne tutte le potenzialità, capire come attivarle e imparare a usarle.
E questa è la missione di chi oggi lavora a perfezionare quella che è stata definita la “quarta strategia” nella lotta contro i tumori: quella che, in combinazione con le altre, potrebbe sconfiggere il cancro senza bisogno di combatterlo in campo aperto, semplicemente imbrigliandolo o disinnescandolo da dentro. Questo è l’approccio dell’immunoterapia oncologica.
Oggi la vittoria non è più un miraggio: l’immunoterapia funziona, sempre di più. Science, una delle più prestigiose riviste in campo scientifico ha confermato che “L'immunoterapia del cancro rappresenta un cambiamento epocale”.
“Nel tempo - scrive Maio - si vedrà probabilmente anche un altro effetto che oggi si inizia solo a intuire, il più importante di tutti: quello sull’idea stessa di cancro. Ciò che fino a pochissimo tempo fa era chiamato il “brutto male”, o neppure nominato, e che nell’immaginario collettivo equivaleva a una sentenza di morte, grazie all’immunoterapia potrebbe trasformarsi in una malattia cronica, da tenere sempre sotto controllo ma con la quale convivere per moltissimi anni, perché se il sistema immunitario la tiene a bada, essa non costituisce più un rischio mortale.”
Il futuro è qui e il Dr. Michele Maio con il suo staff, assieme al progetto Fondazione Nibit, sta dimostrando che la porta della speranza è già stata aperta.
E queste importanti scoperte e informazioni saranno al centro della serata “Il Corpo Anticancro”, a Incontri senza censura. Con l’aiuto delle letture dal vivo di Anna Branciforti de Il Canzoniere Letterario, saranno anche ripercorse alcune storie delle cosiddette “pazienti zero”, ovvero pazienti che per la prima volta si sono sottoposte ai primi esperimenti di immunoterapia.
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