Alessandro TichAlessandro Tich
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Politica

Cult Movie

“Bassano: A.A.A. cercasi assessore alla Cultura”. Dopo due settimane il sostituto della dimissionaria Giovanna Ciccotti non c'è ancora. Le opposizioni intervengono su ritardo della nomina e politica culturale e turistica dell'Amministrazione

Pubblicato il 06-03-2017
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La nomina del futuro assessore alla Cultura del Comune di Bassano del Grappa, dopo le dimissioni annunciate lo scorso 21 febbraio dall'assessore uscente Giovanna Ciccotti, è il nuovo “Cult Movie” della città.
La trama del film è semplice: il sindaco Riccardo Poletto, dopo l'uscita di scena della sua collaboratrice di giunta, si è preso alcuni giorni di tempo per trovarne il sostituto.
Ma la cosa, a quanto pare, non è di semplicissima soluzione se è vero che, dopo quasi due settimane, la nomina dell'amministratore subentrante non è stata ancora comunicata.

Foto Alessandro Tich

Più passa il tempo, più si alimenta il valzer - sia nei discorsi di piazza che negli articoli dei media - del tipico passatempo italiano altresì noto come “toto-assessore”.
Una giostra di nomi e una danza di deleghe da redistribuire che comprendono anche il Turismo ovvero Promozione del territorio - il secondo referato “pesante” che era stato affidato alla Ciccotti - e gli altri referati oggi in carico a qualche attuale esponente di giunta che, qualora venisse “promosso” alla Cultura e/o al Turismo, lascerebbe le vecchie deleghe al volto nuovo, sempre in quota rosa, che verrà.
Nel frattempo, col perdurare dello stallo istituzionale, le opposizioni consiliari dell'area di centrodestra (Lista Civica Impegno per Bassano, Forza Italia, Lega Nord/Liga Veneta e Lista Civica BassanoCongiunta) fanno nuovamente fronte comune per sottolineare il problema, all'insegna dei due slogan “Bassano del Grappa: ottava città del Veneto … senza cultura!” e “Bassano del Grappa: ottava città del Veneto … senza promozione del territorio!”.
“Siamo giunti quasi al terzo anno di mandato - affermano i quattro gruppi consiliari - e per l’area cultura e promozione del territorio Bassano è una città ferma. Come si può lasciare scoperto, come organo esecutivo, un settore così importante, strategico per la città in termini di credibilità e di rappresentatività? Come può rimanere senza una “direzione politica” un’area così complessa come quella della cultura e della promozione, che già da tempo necessita di una riprogrammazione mirata, vista anche la recente introduzione di una nuova figura dirigenziale quale la direttrice del museo Chiara Casarin?”
Gli appunti e le osservazioni delle minoranze, inoltre, allargano il tiro sulla più generale politica di programmazione culturale dell'attuale Amministrazione.
“Se si vanno a rileggere le linee programmatiche presentate dall'amministrazione Poletto-PD - dichiarano i consiglieri di centrodestra -, salta sicuramente all'occhio la proposta di una “Bassano capitale della cultura”. Il progetto Polo Museale S. Chiara è stato prima osteggiato ed ora non è ben chiaro a che punto sia, quale sia il cronoprogramma per il suo completamento. Per non parlare della proposta di un teatro cittadino, nuovo o restaurato: quale progettualità dopo tante proposte e altrettanti annunci?”
E il Turismo ovvero Promozione del territorio? Ce n'è anche per quello.
“Sempre nelle linee programmatiche dell’amministrazione Poletto-PD - continuano i quattro gruppi -, alla sezione “Turismo” si legge: “La nostra città ha inequivocabilmente una vocazione turistica. Il ruolo che può svolgere l’Amministrazione per incoraggiare gli operatori del settore è sostanziale (…)”. Quali attività di promozione sono state fatte finora?”
“Quale collegamento stretto tra cultura ed incoming - aggiungono - è stato avviato a Bassano, che sia in grado di assicurare arrivi anche nei giorni feriali (e non solo turismo “mordi e fuggi”)? Non ci sono mostre, Opera Estate Festival propone una programmazione sempre uguale...”.
“E ancora - proseguono -, dalle stesse linee programmatiche “L’unificazione del turismo e delle attività culturali nello stesso assessorato è un’indicazione chiara della volontà di inserire ogni iniziativa o manifestazione culturale entro un contesto di promozione del turismo (...)”. Non è stato organizzato invece nessun evento di rilievo nelle piazze, non esiste ancora una cartellonistica che indichi ai turisti i punti di interesse della città, i siti web relativi al turismo e alla cultura, quando esistono, sono obsoleti e mancano di appeal.”
Da qui la richiesta di chiarimenti su “quale programma, quale strategia, quale futuro” proponga un'Amministrazione comunale “che si presenta quale coordinatrice di comprensorio, che definisce Bassano “città dei musei e delle grandi iniziative culturali” e perno della ricettività comprensoriale.”
Si arriva quindi al punctum dolens della ancora mancata nomina del nuovo assessore.
“Come può essere - incalzano le opposizioni - che il sindaco, nel momento in cui comunica le dimissioni di un suo assessore (dimissioni che erano nell'aria da tempo), non abbia già determinato un valido successore? La città, i cittadini, ma anche tutti gli operatori esterni (associazioni culturali e di promozione, enti e rappresentanze di categoria, operatori commerciali e turistici, ecc.) hanno bisogno di chiarezza e di una strategia da subito! Questa volta non è colpa della burocrazia o degli uffici? A Bassano serve una figura di spessore e con le competenze necessarie. Ma forse valgono le logiche politiche del bilancino o del “Manuale Cencelli”, per mettere in atto l’esatta spartizione delle cariche, come abbiamo visto ai Lavori Pubblici, in Etra, eccetera.”
Pertanto, alla luce di tutto quello che dal loro punto di vista “non è stato fatto in questi tre anni”, le minoranze di centrodestra chiedono “come pensa questa Amministrazione, nei prossimi due anni, di sviluppare tutto ciò che ha promesso ai cittadini”. Ovvero anche “come pensa di dare impulso alle opere, ad esempio Polo Museale e Teatro, e alle iniziative culturali e di promozione che la città richiede a gran voce da tempo”.
Cult Movie, fine del primo tempo. In attesa del nuovo (?) nome che apparirà sui titoli di coda.

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