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Alessandro Tich
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Il Marchio degli altri
“Terre di Asolo e Monte Grappa”. Mentre a Bassano si sta ancora cercando di avviare il processo partecipativo per il Marchio d'Area, ad Asolo lo realizzano in un solo anno. Con tanto di logo, nome e strategie per la governance del turismo
Pubblicato il 29-11-2015
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Prima ci hanno preso le biciclette, presentando la “Ciclovia dell'Amicizia” che sarà presto completata lungo l'asse ciclabile Monaco-Venezia.
Escludendo dal “brand” e dal suo itinerario - e dall'attesa massa di cicloturisti da tutta Europa, previsti a milioni nei prossimi anni, che lo percorreranno - la Ciclopista del Brenta e quindi la città di Bassano del Grappa, sempre in attesa del completamento del percorso ciclabile, che rimane tristemente con il bike-cerino in mano.
Adesso, non contenti, ci hanno preso persino il Monte Grappa, che peraltro - campanilismi a parte - insiste per un'estensione notevole sul loro territorio.
Il disegno dello studente della scuola media di Crespano del Grappa Fabrizio Gambaretto, scelto per il logo del Marchio d'Area "Terre di Asolo e Monte Grappa" (fonte immagine: intesadiapason.it)
Questi trevigiani sono proprio tremendi: dove e quando si muovono, riescono a fare squadra e a ottenere il risultato. Mettendoci di fronte a un inesorabile confronto rispetto a quanto (non) si sta facendo, per lo sviluppo dell'attrattività turistica del territorio di riferimento, nella città del Ponte degli Alpini.
A Bassano, ormai da più di un anno e mezzo, il già “Tavolo” e oggi Associazione di marketing territoriale Territori del Brenta continua a sbattere la testa contro un apparente muro di gomma per far partire “dal basso” il processo per l'istituzione del Marchio d'Area, col coinvolgimento dei portatori di interesse e col benestare dei Comuni dell'IPA (Intesa Programmatica d'Area) Pedemontana del Brenta che hanno per capofila il Comune di Bassano.
Alla quale IPA, tramite appunto il Comune di Bassano, lo scorso 15 settembre i referenti dell'Associazione hanno presentato formale richiesta “di avviare il tavolo di marketing territoriale per le strategie del turismo”, senza ricevere ancora risposta.
Sembra quindi di parlare quasi di fantascienza, nel riferire invece che cosa è successo nella trevigiana e vicinissima Asolo. Dove in quattro e quattr'otto, e cioè solamente in un anno, è stato avviato un percorso partecipativo - promosso dall'IPA Diapason Pedemontana del Grappa e Asolano - che ha coinvolto le istituzioni e la cittadinanza e che ha partorito Marchio d'Area, nome, logo e strategie per la governance del turismo.
Ebbene sì, cari lettori: quando metterete piede nell'Asolano e nella Pedemontana trevigiana del Grappa, a pochi minuti d'auto da Bassano, sarete i benvenuti nelle “Terre di Asolo e Monte Grappa”.
Questo è il brand, ovvero il Marchio d'Area, che da oggi caratterizza quel territorio e che è stato ufficialmente presentato lo scorso 21 novembre alla Fornace di Asolo, nel corso di un partecipato incontro che ha visto la presenza di cittadini, rappresentanti delle istituzioni e degli altri attori locali, oltre che di due classi della scuola media di Asolo.
Il logo del Marchio presenta un'unica linea che descrive il profilo territoriale del territorio tra Pedemontana del Grappa e dell’Asolano.
Non è stato un copywriter od un grafico professionista ad idearlo, ma il giovanissimo Fabrizio Gambaretto, studente della scuola media di Crespano del Grappa. Il quale è risultato il vincitore fra gli oltre cento elaborati prodotti dagli studenti che hanno partecipato al concorso di idee, per la nuova immagine turistica dell'area, rivolto dall'IPA Diapason alle scuole del territorio.
“Un segno semplice ed efficace - commentano i promotori del brand turistico d'Area - che coinvolge, nel racconto iconografico, elementi naturali e architettonici, dai Colli al Massiccio del Grappa, dal tempio Canova di Possagno alla Rocca e ai siti castellari.”
Anche il nome del Marchio d'Area non è scaturito da qualche ufficio marketing o di comunicazione. Anch'esso è il frutto di un concorso d'idee rivolto alla cittadinanza, al quale sono pervenute 31 proposte. Il logo è inoltre caratterizzato dal “payoff” - e cioè dal messaggio distintivo del Marchio - “Unalineacentorizzonti”, che rinvia alla celebre citazione su Asolo di Giosuè Carducci (“La città dai cento orizzonti”) e ad un paesaggio dal profilo inconfondibile.
“Il nuovo brand - spiega e conferma una nota pubblicata nel sito dell'IPA Pedemontana del Grappa - è l’esito concreto del percorso partecipativo attivato dall’IPA, durato circa un anno, che ha visto, in diverse fasi, il coinvolgimento attivo di studenti, cittadini e professionisti della comunicazione: in una prima fase sono state coinvolte le scuole attraverso un concorso di idee per l’ideazione del logo, mentre a febbraio è stato lanciato un contest online aperto a tutti per l’individuazione del nome.”
“La composizione finale - aggiungono i promotori del Marchio d'Area - è stata infine affidata all’agenzia trevigiana Heads Collective, per realizzare un’immagine che fa sintesi tra sapere diffuso e sapere esperto, partendo dall’elaborato vincitore del concorso di idee per le scuole, proposto dall’alunno della scuola media di Crespano Fabrizio Gambaretto.”
La presentazione del marchio alla Fornace di Asolo, accompagnata da un vivace dibattito sullo sviluppo turistico dell’area, è stata anche occasione per inaugurare la mostra che presso la stessa Fornace raccoglie gli oltre cento elaborati proposti dagli studenti e che resterà aperta alla fino al 20 gennaio (da lunedì al venerdì, ore 8.30 - 12.30 e 14.30 -18.00, chiuso il lunedì pomeriggio e il venerdì pomeriggio).
“Il marchio - dichiara il presidente del tavolo di concertazione dell’IPA Mauro Migliorini - non è soltanto un’immagine che da ora in poi caratterizzerà il territorio. Si tratta di uno strumento che favorisce il processo di governance del turismo.” “Ecco che il percorso partecipativo - prosegue Migliorini - non è stato solo funzionale alla raccolta di idee “dal basso” sul nuovo marchio, ma ha permesso di consolidare e ampliare la rete di soggetti chiamati a cooperare per sostenere la forte vocazione turistica del nostro territorio.”
Chiudendo gli occhi, sembra di sentire Andrea Cunico Jegary, il “maestro di pensiero” del progetto per il Marchio d'Area Territori del Brenta che da più di un anno a Bassano va dicendo le stesse identiche cose.
Ma per proporre e soprattutto concretizzare simili strategie occorre che il territorio sia ricettivo e pronto a capirne la valenza e a metterle in atto.
E mentre l'IPA Pedemontana del Brenta, con richiesta protocollata più di due mesi fa al Comune di Bassano del Grappa, deve ancora dare una risposta sulla volontà di avviare assieme ai portatori di interesse il fatidico tavolo di marketing territoriale, quella sullo sviluppo dell'attrattività turistica è una riflessione che la confinante IPA Diapason Pedemontana del Grappa e Asolano ha già avviato e messo in pratica da tempo.
“Il turismo - dichiara infatti Italo Bosa, presidente del comitato di Coordinamento dell'IPA asolana - è una delle tre leve di sviluppo individuate dal nostro piano strategico, a partire dalla convinzione che il sostegno al turismo possa favorire importanti ricadute in diversi ambiti dell’economia locale.”
“L’IPA, unica realtà che riunisce insieme attori pubblici e privati, è il soggetto cui è riconosciuta la governance di questo processo, che deve necessariamente coinvolgere tutti gli attori del territorio - prosegue Bosa -. Lo scorso anno abbiamo presentato un Masterplan dedicato alla mobilità lenta per promuovere lo sviluppo del cicloturismo, a inizio 2015 assieme al Comune di Asolo abbiamo assunto la gestione dello IAT, stiamo lavorando alla creazione di un calendario territoriale degli eventi con il coinvolgimento delle associazioni culturali.”
E in quanto a un Masterplan sulla mobilità lenta ovvero sostenibile e a una regia unica per il calendario degli eventi sul territorio, anche in questo caso - chiudendo gli occhi - sembra di ascoltare le parole più volte pronunciate, e fino ad oggi rimaste inascoltate, dagli altri due co-promotori dei Territori del Brenta Massimo Vallotto e Roberto Astuni.
Ma così è, se vi pare: ad Asolo parte il nuovo Marchio d'Area che comprende oltretutto - già a partire dal suo nome - il Monte Grappa, originariamente inserito nell'area geografica di competenza dell'aspirante brand turistico Territori del Brenta, che per i ritardi del sistema-Bassano, da cui non sono esenti anche le categorie economiche, stenta a decollare.
E presto, come conferma Italo Bosa, riguardo a “Terre di Asolo e Monte Grappa” partirà l'azione di marketing e di comunicazione.
“A breve - conclude infatti il referente dell'Intesa Programmatica d'Area della Pedemontana del Grappa e dell'Asolano - sarà online il nuovo sito dell’IPA, uno strumento completamente rinnovato che avrà sia funzioni di promozione territoriale, sia di gestione dei progetti.”
E allora? Volere è potere. Un detto quantomai attuale, anche e soprattutto nel campo dell'attrattività turistica. A un tiro di schioppo da Bassano, tra le dolci colline che ammaliarono Robert Browning, Giosuè Carducci ed Eleonora Duse, lo hanno perfettamente capito e non da oggi.
Della serie: l'erba del vicino è sempre più verde. Succede, quando nel tuo giardino qualcuno, in Comune o in Regione, vuole invece mettere il diserbante.
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