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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Stazione ferroviaria di Bassano del Grappa, terra di nessuno dopo le 23. Brevi considerazioni a margine della spaccata compiuta da un giovane marocchino in preda ai fumi dell'alcol per intrufolarsi di notte in sala di attesa
Pubblicato il 27-03-2015
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Capita periodicamente che le porte scorrevoli ai due ingressi della biglietteria della stazione ferroviaria di Bassano del Grappa finiscano rotte e incerottate, a seguito di danneggiamenti per azioni vandaliche. In una struttura che è lasciata a se stessa per definizione, sembra che lo si faccia apposta. Quando poi la stazione chiude nell'arco notturno, dalle 23 alle 6, per presunti motivi di sicurezza, diventa terra di nessuno.
Non c'è quindi più di tanto da sorprendersi se un giovane ragazzo di nazionalità marocchina, diventato 18enne da appena pochi giorni, decida di smaltire la sbornia del sabato sera passando la notte nella sala d'attesa dell'immobile ferroviario senza che ci siano treni a farsi attendere. E siccome le porte scorrevoli a quell'ora non scorrono perché sono chiuse, trovi il modo di entrare infrangendo il vetro con una bella spaccata e scardinando la porta.
Nessuno si è accorto di niente, nemmeno della porta sfondata, in un punto sensibile della città dove i pattugliamenti delle forze dell'ordine, soprattutto nel fine settimana, sono richiesti.
La porta infranta dall'abusivo. Foto Alessandro Tich
Lo hanno beccato alcune ore dopo la sua intrusione, quando alle 6 di mattina un addetto delle ferrovie, riaprendo la stazione, si è accorto dei danni e se l'è trovato davanti, ancora mezzo ciucco, disteso sui sedili.
La storia ha avuto poi un seguito avventuroso: l'ospite abusivo è scappato e gli agenti del Commissariato di Polizia, nel frattempo allertati, ho hanno cercato e presto scovato mentre tentava di nascondersi, a circa mezzo chilometro di distanza, in un vagone abbandonato di un treno merci.
Eppure A.E.N., queste le iniziali del magrebino, non è un senza fissa dimora, né tantomeno un senzatetto. Risiede infatti ad Asolo, da dove è giunto in città per dare vita alla sua notte brava. Una movida solitaria e vandalica, di cui restano a testimonianza i frantumi di vetro. Ora il giovane incursore della notte, denunciato a piede libero, dovrà rispondere delle accuse di danneggiamento aggravato ai beni dello Stato e violazione di domicilio.
Ma finché la stazione di Bassano e l'area circostante continueranno ad essere terra di nessuno, soprattutto dopo l'orario di chiusura alle 23, c'è da temere che altre intrusioni, come la sua, possano ripetersi. Avanti il prossimo.
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