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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Il territorio “griffato”

Verso il Marchio d'area “Territori del Brenta”. Quali strategie per sviluppare l'attrattività turistica del nostro comprensorio? Venerdì 3 ottobre se ne parla a Bassano in un convegno con l'assessore regionale al Turismo Finozzi

Pubblicato il 28-09-2014
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Domandina a bruciapelo: sapete dirmi al volo il nome di almeno un Comune delle Cinque Terre?
Chi ci è già stato, o chi a scuola aveva 10 in geografia, probabilmente ha già la risposta in tasca. Ma per quasi tutti, per rispondere al quesito, non resta che consultare Google o Wikipedia. Eppure sappiamo tutti che le Cinque Terre sono un comprensorio naturale della Liguria, di cui rappresentano una delle più suggestive destinazioni turistiche.
Non importa quindi conoscere a menadito i nomi di Comuni e paesi, ciò che conta è il fatto che questa zona di costa ligure venga percepita come un “territorio unico” e con caratteristiche tali (paesaggio, ambiente, enogastronomia eccetera) da farne una riconosciuta meta del turismo sostenibile e di qualità. In poche parole, le Cinque Terre sono di fatto un “Marchio d'area”: un brand che identifica un preciso territorio e che garantisce l'attrattività turistica delle sue eccellenze.

Una veduta di Bassano dal punto che "ammaliò" la scrittrice George Sand. Ora, per richiamare il turismo di qualità, si lancia il progetto di Marchio d'area (foto Alessandro Tich)

Spostando la medesima questione sul lato opposto del Nord Italia, è quanto si propone come obiettivo il progetto del Tavolo di Marketing Territoriale Territori del Brenta, nato a Bassano su impulso di uno staff promotore composto da tre persone - i professionisti Andrea Cunico Jegary e Massimo Vallotto, e l'imprenditore alberghiero Roberto Astuni - e rivolto a tutti i “portatori di interesse” per arrivare all'istituzione di un Marchio d'area per il comprensorio bassanese, sul quale concentrare le strategie di marketing e di promozione rivolte ai flussi del turismo italiano ed europeo che scelgono il Veneto, prima regione turistica d'Italia, come meta di escursioni e vacanze.
Il Marchio d'area non è tuttavia una semplice “griffe” da appiccicare ai cartelli indicatori di ingresso di Bassano del Grappa e degli altri 16 Comuni dell'IPA - Intesa Programmatica d'Area Pedemontana del Brenta (il comprensorio interessato dal progetto di marketing territoriale Territori del Brenta), ma - come spiegano gli stessi promotori del progetto - “è l'intero complesso di attività svolte per elevare e distinguere l'attrattività di un territorio”, portate avanti dagli operatori privati, coordinati appunto da un Tavolo di Marketing territoriale, e facilitate dalle amministrazioni pubbliche.
Non sono concetti facili da assimilare al primo colpo: eppure, per i promotori del progetto TDB, è proprio questa la strada da battere per arrivare finalmente a sfruttare, nel senso positivo del termine, “il petrolio sotto i nostri piedi”: quel turismo sostenibile che genera “economia diffusa e posti di lavoro sicuri e qualificati”.
Sarà questo il filo conduttore del terzo evento pubblico organizzato dallo staff promotore del Tavolo di Marketing Territoriale Territori del Brenta, dopo le due conferenze stampa di presentazione del progetto e di primo aggiornamento sulle sue fasi iniziali: un convegno sull'istituzione del Marchio d'Area e sulle strategie per sviluppare l'attrattività turistica del comprensorio, in programma (a proposito di eccellenze) nella sala dei dipinti di Jacopo da Ponte al Museo Civico di Bassano del Grappa nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre e al quale interverrà, fra gli altri, l'assessore al Turismo della Regione Veneto Marino Finozzi. Ne dà notizia e anticipazione lo stesso staff promotore del Tavolo TDB, con un comunicato stampa trasmesso in redazione che pubblichiamo di seguito:

COMUNICATO

Marchio d'area Territori del Brenta. “Il petrolio sotto i nostri piedi, dinamiche territoriali e innovazione verso un turismo sostenibile”

Un convegno sull'istituzione del Marchio d'area “Territori del Brenta” e sulle strategie per sviluppare l'attrattività turistica del comprensorio, organizzato dallo staff promotore del Tavolo di Marketing Territoriale

“Marchio d'area Territori del Brenta. Il petrolio sotto i nostri piedi, dinamiche territoriali di innovazione verso un turismo sostenibile”.
È il tema del convegno organizzato dallo staff promotore del Tavolo di Marketing Territoriale - Andrea Cunico Jegary, Massimo Vallotto e Roberto Astuni - in programma venerdì 3 ottobre 2014 dalle ore 15.00 alle 18.00 nella Sala Dapontiana del Museo Civico di Bassano del Grappa.
L'importante incontro si propone di attivare un confronto diretto con la Regione Veneto sul progetto del “Marchio d'area”, che i promotori prospettano al territorio quale dimensione strategica per trasformare i Territori del Brenta, che corrispondono ai 17 Comuni dell'IPA Pedemontana del Brenta, in un'area di destinazione turistica consolidata.
Il convegno, moderato da Massimo Vallotto, sarà introdotto dall'intervento di Andrea Cunico Jegary, autore del progetto, e vedrà la partecipazione dell'assessore al Turismo della Regione Veneto Marino Finozzi e del dirigente Promozione Turismo Regione Veneto Paolo Rosso. Un'occasione per continuare il proficuo dialogo sul piano delle strategie di marketing territoriale, e quindi di promozione turistica, del territorio bassanese. Territori del Brenta nasce infatti come motore di sviluppo dal basso - e cioè promosso dalla comunità di portatori di interesse - in risposta alla chiamata “il petrolio sotto i nostri piedi”, animata nel marzo 2012 dall'assessorato al Turismo della Regione Veneto con l'istituzione del tematismo turistico Pedemontana Collina Veneta.
Un progetto, quest’ultimo, punto di riferimento istituzionale del futuro Tavolo di Marketing Territoriale bassanese e che integra per la prima volta i territori della dorsale pedemontana dal Veronese al Trevigiano con gli altri classici tematismi della promozione turistica regionale: Venezia, le Città d'Arte, le Ville Venete, il Garda, le Dolomiti, il Delta e il Mare.
Promuovere turisticamente un territorio implica tuttavia il fatto che il territorio medesimo, prima di pensare a come attrarre i flussi turistici, sia preparato ed attrezzato allo scopo. Da qui la necessità di definire un precisa carta d'identità per il riconoscimento della sua unicità, dei suoi valori e delle sue eccellenze, attraverso il Marchio d'area: esattamente come accade per le Cinque Terre, la Val di Fassa o la Camargue. Ma anche l'esigenza di svilupparne l'attrattività attraverso la ricerca e la valorizzazione delle specificità che meglio rispondono al “potere di attrazione” dei Territori del Brenta nei confronti della nuova domanda, innovativa e sostenibile, del turismo 2.0: dal cicloturismo all'enogastronomia, dal sistema museale alla rete collinare di mobilità dolce eccetera.
Per ottenere questo, occorre attivare un percorso di compartecipazione che parte appunto “dal basso”: con un “processo partecipato e permanente” della rete dei portatori d'interesse per il rafforzamento del network di relazioni all'interno del territorio di riferimento, la condivisione delle linee strategiche e la governance d'area delle attività di marketing. Tutto ciò, conferma lo staff promotore, è semplicemente mettere in atto le “best practices” dettate dalla Comunità Europea. Ma il “sistema di attrattività” non è un confine, l'istituzione del Marchio d'area Territori del Brenta intende sviluppare l'indispensabile interrelazione e lo scambio di esperienze con i comprensori vicini.
La partecipazione al convegno dei vertici regionali del turismo e dei Comuni dell'area dell’IPA Pedemontana del Brenta assume e ripropone quel significato di connessione che il corso del Brenta ha segnato nei secoli e che oggi la storia restituisce dotandoci di valori straordinari di cultura, unicità, saperi e sapori.
Che dobbiamo saper comunicare.

Lo staff promotore del Tavolo Marketing Territoriale Territori del Brenta

Andrea Cunico Jegary
Massimo Vallotto
Roberto Astuni

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