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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Chiuso per fallimento
Per il fallimento della politica, s'intende. Sulla chiusura del Tribunale intervengono il PD di Bassano, il PD del Bassanese e la senatrice leghista Erika Stefani. E la delusione per l'esito della vicenda lascia spazio alle polemiche
Pubblicato il 25-09-2014
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Chiuso per fallimento. Per il fallimento della politica, s'intende.
Per il Tribunale di Bassano del Grappa il governo Renzi ha confermato il de profundis e poco giova sperare in un miracoloso recupero nei prossimi mesi (anni?) in applicazione dei complicati meccanismi, in materia di revisione della geografia giudiziaria, resi possibili ancora sulla carta dalla riforma della Giustizia targata Andrea Orlando.
Chiusa la partita, è il momento dei commenti del “dopo”. Affidati a tre comunicati stampa giunti in redazione, che abbiamo deciso di pubblicare assieme - sapendo di proporvi un bel “malloppo” e di non rendere agevole la vostra lettura - per farveli confrontare in diretta. Cosa curiosa, due dei comunicati arrivano separatamente dal fronte del Partito Democratico: uno è del “PD di Bassano” (ovvero del Direttivo cittadino del partito) e l'altro è del “PD del Bassanese”, area di riferimento della senatrice dem Rosanna Filippin e del vicesindaco di Bassano Roberto Campagnolo. Il terzo è della senatrice vicentina della Lega Nord Erika Stefani.
Foto: archivio Bassanonet
Siete pronti per una full immersion nel mare mosso delle dichiarazioni al calor bianco e delle polemiche a distanza? Armatevi di pazienza e...buona lettura.
Tribunale 1 - Partito Democratico di Bassano
Comunicato stampa del Direttivo PD di Bassano del Grappa
LA CHIUSURA DEL TRIBUNALE DI BASSANO
Il Direttivo del PD di Bassano del Grappa prende atto con amarezza dell’inaccettabile decisione del Governo di non utilizzare la delega conferitagli dal Parlamento per salvare il Tribunale cittadino entro la data del 13 settembre 2014: il Tribunale di Bassano deve considerarsi cancellato dalla geografia giudiziaria della nostra Regione, nonostante la Corte d’Appello di Venezia, le relazioni tecniche del Ministero, la Regione, gli Enti Locali, le forze politiche e sociali, le categorie economiche, l’Ordine degli Avvocati, i cittadini, avessero evidenziato il grave peggioramento del sistema Giustizia determinato dalla chiusura del Tribunale stesso, con le negative ripercussioni sulle persone e sulle economie della zona. Chiudere il Tribunale equivale infatti a sprecare denaro pubblico, negando di fatto la giustizia in un’area economicamente tra le più importanti d’Italia, di quasi tre milioni di abitanti, che comprende le province di Padova Treviso e Vicenza.
Prima di altre considerazioni sulla vicenda, occorre ricordare che la chiusura del nostro Tribunale inizia con la legge delega 148/2011, approvata dal Governo Berlusconi, che ha di fatto permesso di saltare i passaggi parlamentari: si tratta della delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari.
Uno dei risultati di quella legge è la chiusura dei Tribunali, poiché si propone di “ridurre gli uffici giudiziari di primo grado, ferma la necessità di garantire la permanenza del tribunale ordinario nei circondari di comuni capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011”. PDL e Lega, pertanto, sono i primi responsabili della chiusura di diversi tribunali, tra cui il nostro.
Il Direttivo poi, boccia la scelta governativa in maniera ancora più ferma, anche per questioni di metodo: non si può non deplorare la decisione del Ministro di non accettare incontri e dialoghi con i soggetti interessati e di procedere alla chiusura del nostro Tribunale a prescindere da ogni osservazione ed opportunità, bocciando a priori le legittime aspirazioni del territorio, obbedendo alle esigenze di tagli lineari, che tutto sono fuorché una sana forma di governo delle varie realtà.
La chiusura del Tribunale riveste, se possibile, una maggiore gravità se si pensa che la sua salvezza era nel programma elettorale del PD, nelle ultime elezioni politiche.
Si richiede pertanto un incontro urgente ed indifferibile in loco con il Ministro del PD della Giustizia, e con il responsabile nazionale del settore Giustizia del Partito, per discutere apertamente della ferita che ci è stata inferta con l’acritica decisione della chiusura, e dell’insostenibilità dell’attuale situazione della Giustizia nel Vicentino (a causa delle inefficienze del Tribunale di Vicenza, dovute ad un accorpamento organizzato troppo repentinamente, ad un Tribunale già precedentemente sottodimensionato e sotto-strutturato), con le gravi conseguenze che ciò comporta: avvertendo fin d’ora sia l’uno che l’altro che un loro rifiuto ad un aperto, documentato confronto sul tema in brevi tempi, sarà percepito come una grave e netta chiusura rispetto alle legittime esigenze del territorio in relazione al sistema dei servizi e alle pressanti urgenze dei cittadini per una Giustizia efficiente.
Il Direttivo del PD ringrazia tutti coloro che si sono battuti per la sopravvivenza del Tribunale di Bassano Del Grappa, e per una migliore Giustizia nel nostro territorio, ed invita a continuare nella battaglia, che ritiene giusta e da percorrere fino in fondo tutti assieme, ma constata con amarezza, nel contempo, l’insufficienza delle istituzioni e delle forze politiche, economiche e sociali, a livello locale e regionale, per ottenere un adeguato ascolto delle istanze a livello nazionale, nonostante l’evidente impegno di tutti per portare a buon fine il risultato.
Approviamo tutte le iniziative messe in atto dall’Amministrazione Poletto nel promuovere la causa del Tribunale, coinvolgendo gli enti locali della zona, Castelfranco Veneto, Cittadella, Vicenza, Padova, Treviso, seme di future proficue auspicate collaborazioni, sia nel settore Giustizia, che in altri settori. Per noi rimane valida la proposta dell’istituzione dell’ottavo Tribunale del Veneto, il Tribunale della Pedemontana. Questo infatti riguarda un’Area a cui fa riferimento un vasto bacino d’utenza fra le Provincie di Vicenza, Padova e Treviso (appunto l’ “Area Pedemontana”). Sarebbero gli stessi Tribunali dei Capoluoghi appena citati che verrebbero alleggeriti di un numero consistente di procedimenti e che quindi vedrebbe migliorare il complesso della Giustizia Civile in Veneto, obiettivo che per noi rimane primario.
Si chiede la costituzione a livello del PD regionale di una commissione per i problemi della Giustizia, dato che come si può constatare giorno dopo giorno, anche al buon andamento della Giustizia è legata la scelta delle imprese non solo d’insediarsi, ma anche di restare nella nostra zona, e comunque perché, soprattutto con un’Amministrazione corretta e spedita della Giustizia, vengono rispettati i principi della democrazia sostanziale e formale, a difesa delle persone e delle realtà economiche e sociali a cui la politica deve tendere.
Il Direttivo del PD di Bassano Del Grappa
Tribunale 2 - Partito Democratico del Bassanese
Comunicato Stampa del Partito Democratico del Bassanese
TRIBUNALE DI BASSANO CHIUSO. IL PD LOCALE ATTACCA: “ABBIAMO FATTO IL POSSIBILE”
Ormai il 13 settembre, termine ultimo per il Governo per intervenire a favore della riapertura del Tribunale di Bassano, è passato, ma quel che rimane al Comune del Ponte Vecchio (oltre a una struttura nuova e inutilizzata) è l'amarezza che la cosa poteva essere gestita diversamente, magari con una maggiore sinergia tra tutte le parti politiche del territorio.
E se la battaglia sul Tribunale si è chiusa nel modo che sappiamo, è bene concentrarsi ora sugli altri problemi del Bassanese, come ricorda l'assessore ai lavori pubblici in quota PD Roberto Campagnolo: “Il ruolo attivo di Governo e Regione non prevede un impegno solo per il Tribunale. Bassano ha bisogno di molto altro: monumenti da salvaguardare come il Ponte e il Tempio Ossario, servizi come trasporti e scuole pubbliche, sanità da garantire. Su questi temi la Regione resta latitante tagliando fondi destinati alla nostra città. Troppo facile nascondersi dietro all'alibi del Tribunale”.
Sulla questione torna anche la Senatrice bassanese Rosanna Filippin, che la vicenda l'ha seguita fin da subito da vicino, prima da avvocato e poi in Senato da rappresentante della Repubblica.
“Non appena sono entrata in Senato - ricorda Filippin - sono stata coinvolta nella battaglia per salvare il Tribunale di Bassano. Subito è stato fondato il comitato Sei da salvare, con il quale abbiamo portato a galla, assieme ad altri Comuni, le criticità della riforma della geografia giudiziaria”.
“Quando si dice in giro che sarebbe colpa del PD se il Tribunale di Bassano rimane chiuso - prosegue Filippin - ricordo sempre che la legge delega sulla geografia giudiziaria è stata votata in prima istanza da Lega e Pdl, quando ancora questi due partiti andavano d'amore e d'accordo nell'ultima legislatura di Berlusconi. Certo i rappresentanti del Governo sono in concorso di colpa per la non riapertura del Tribunale di Bassano, potevano intervenire e non l'hanno fatto, ma è strumentale accusare solo la nostra parte politica”.
“Noi del Partito Democratico del Bassanese - spiega Luigi Tasca, portavoce del PD del Bassanese - abbiamo fatto il possibile per far capire che il Tribunale di Bassano doveva essere riaperto. Non abbiamo paura di dire che i Governi che si sono succeduti, anche del nostro stesso colore politico, hanno sbagliato a non intervenire in nessun modo, lasciando in uno stato disastroso l'amministrazione della giustizia non solo nel Bassanese, ma anche nel Vicentino e nelle province attigue”.
“Certo resta un rimpianto - prosegue Tasca - ovvero quello che non si è fatta da subito una lobby del territorio, coinvolgendo tutte le parti politiche, a partire da quella che governa la Regione Veneto, la Lega Nord. Il nostro presidente Zaia si è limitato a fare una passerella sul Ponte Vecchio in compagnia di alcuni fedelissimi, usando il problema del Tribunale per il proprio tornaconto politico personale, riuscendo in quello che gli riesce meglio: farsi vedere e paventare soluzioni, per poi ritirarsi all'interno di Palazzo Balbi, e chi s'è visto s'è visto. Noi d'altra parte abbiamo agito in concerto con l'ordine degli avvocati e con le associazioni di categoria del territorio”.
Giovanni Pigatto
Collaboratore parlamentare Sen. Rosanna Filippin
Tribunale 3 - Lega Nord
Comunicato stampa della sen. Erika Stefani della Lega Nord
TRIBUNALE DI BASSANO: STEFANI, CHIUSURA RESPONSABILITA' DEL GOVERNO. PD NON SCARICHI COLPE SU ALTRI
“Leggo che il partito democratico scarica la responsabilità della chiusura del tribunale di Bassano alla Lega Nord. Ricordo che governano da anni e con numeri schiaccianti facciano dunque una seria analisi dei fatti e se ne assumano la paternità. La chiusura del tribunale è un fallimento del governo, noi non eravamo contrari ad un riordino così come sostenuto nella legge delega che non contemplava di certo Bassano. Il nostro tribunale la cui chiusura è stata sancita per decreto ha sempre trovato la nostra ferma opposizione, opposizione che non hanno esercitato gli esponenti del partito democratico e del nuovo centro destra componenti della maggioranza di governo. Hanno avuto un anno e mezzo per modificare la geografia giudiziaria concepita dalla Severino ma non l'hanno fatto, ora non addossino a noi la responsabilità”.
Lo dichiara la senatrice della Lega Nord, Erika Stefani
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