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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il parcheggio in sospeso
Ieri è scaduta la concessione al Comune di Bassano per il parcheggio gratuito ex Metropark. Da due mesi la proprietà sta sollecitando l'Amministrazione per avere lumi sul rinnovo dell'accordo. Per il momento il parcheggio resta aperto
Pubblicato il 02-07-2014
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Houston, mi sentite? Abbiamo un problema.
Ma il “centro di controllo” di Houston - nella fattispecie, il Comune di Bassano del Grappa - per ben due mesi non ha risposto.
Per introdurre l'argomento scomodiamo persino “Apollo 13”, anche se la questione è molto più terra terra. Ma, a quanto pare, la distanza burocratica fra Thiene e Bassano equivale alla lunghezza di una missione spaziale.
Il solito "tutto esaurito" oggi al parcheggio ex Metropark (foto Alessandro Tich)
Stiamo parlando del parcheggio ex Metropark, in quella che fu l'area scalo merci della stazione ferroviaria di Bassano, messa in vendita dalla società del gruppo Ferrovie dello Stato Sistemi Urbani e acquisita l'anno scorso dalla società Costruzioni e Ponteggi De Angelo Srl della famiglia Pasqualotto di Thiene.
Dal 1° settembre 2013, come noto, l'area privata è tornata a fungere da parcheggio libero e gratuito, grazie all'accordo tra la nuova proprietà e l'Amministrazione comunale di Bassano. La convenzione tra pubblico e privato prevede la concessione dell'area al Comune ad uso parcheggio pubblico a fronte di un canone di affitto mensile (2000 euro più Iva) che il Comune corrisponde ai proprietari.
La convenzione, tuttavia, ha validità annuale ed è scaduta lunedì scorso 30 giugno. Ciò significa che da ieri, 1° luglio - sotto il profilo formale e legale - la concessione al Comune non è più in vigore: l'accordo al momento non è stato rinnovato e la proprietà - se lo volesse - potrebbe chiudere l'area, che ritornerebbe vuota e con le barriere d'ingresso e di uscita abbassate.
Abbiamo scritto “se lo volesse”, perché i proprietari dell'ex scalo merci in realtà hanno sempre espresso la loro volontà di collaborazione con la città.
Di conseguenza - benché la cosa attualmente non sia prevista dal punto di vista amministrativo - il parcheggio, per volontà della famiglia Pasqualotto, non ha ancora chiuso i battenti: pieno come sempre già dalla mattina e preso d'assalto, come ogni giorno, soprattutto dalle auto dei pendolari ferroviari.
Ma si tratta di una soluzione evidentemente temporanea, perché il parcheggio “in sospeso” non potrà durare per sempre.
E allora, Houston, qual è il problema? La questione verte sul fatto che il Comune di Bassano - complice anche il “clima di transizione” del periodo della campagna elettorale e dell'insediamento della nuova Amministrazione - non ha ancora comunicato alla proprietà l'intenzione o meno di rinnovare l'accordo, nel frattempo scaduto. C'è poi l'aspetto, di non secondaria importanza, della responsabilità civile in caso di incidenti o di infortuni nell'area del parcheggio, che oggi come oggi - così stando le cose - ricadrebbe sul privato.
Eppure il proprietario privato - come ci dice il referente della proprietà Luca Pasqualotto - si era mosso per tempo, sollecitando il Comune “con svariati contatti telefonici” e con tre email pec datate 6 maggio, 5 giugno e 28 giugno ad affrontare la questione in tempo utile.
“Sono sempre stato rimbalzato da un ufficio all'altro - lamenta Pasqualotto - e comunque mai ricevuta una mezza risposta a tre raccomandate. Il 30 giugno è terminato il contratto, il parcheggio è ancora aperto e la responsabilità è solo nostra.”
“Con la presente - è il testo dell'ultima email pec inviata dalla proprietà il 28 giugno e indirizzata al segretario generale e ai dirigenti preposti del Comune di Bassano - vogliamo sottoporre alla Vostra urgente attenzione il contratto in essere riguardante il parcheggio di via Villaraspa. Tale contratto tra la nostra Società Costruzioni e Ponteggi De Angelo srl e il Comune di Bassano del Grappa ha scadenza il 30 giugno pv. In data 6 maggio e 5 giugno u.s. abbiamo chiesto per iscritto un Vostro riscontro, oltre che con varie telefonate. Comprendiamo benissimo la Vostra situazione transitoria contingente, ma nell'interesse reciproco serve chiarire l'eventuale proroga del contratto di utilizzo del parcheggio stesso.”
“Siamo anche disponibili - scrive ancora il rappresentante della proprietà nella raccomandata al Comune - a posticipare un'eventuale formalizzazione contrattuale, ma ci preme definire una liberatoria da parte Vostra da ogni responsabilità civile derivante dall'utilizzo degli spazi (già presente nel contratto in essere) prima del 30 giugno. Altrimenti Vi chiediamo cortesemente di predisporre quanto necessario per la riconsegna del parcheggio libero e chiuso ai varchi, come da Vostra presa in consegna. In attesa di riscontro, e disponibili ad ogni soluzione, distinti saluti.”
Morale della favola: o il Comune si dà una mossa e decide di rinnovare subito la convenzione oppure, con analoga sollecitudine, deve decidere di chiudere il rapporto col privato con conseguente chiusura anche del parcheggio.
E' possibile che la soluzione della vicenda venga posticipata a settembre-ottobre, ma in questo caso - per mantenere il parcheggio aperto - la proprietà esige una liberatoria. Ma una liberatoria, come fanno intendere dalle stanze comunali, non può esserci senza un contratto.
Insomma: è il classico gatto che si morde la coda. Se ne uscirà fuori in qualche modo?
Mai dire mai: proprio mentre stiamo scrivendo questo articolo - neanche a farlo apposta - apprendiamo che la segreteria del nuovo assessore comunale alla Cura Urbana e Servizi d'Area (ex Lavori Pubblici) Roberto Campagnolo ha contattato questa mattina Pasqualotto fissandogli un appuntamento per la prossima settimana.
Houston, finalmente, ha risposto: e - alla fine della fiera - è questa la notizia.
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