Alessandro TichAlessandro Tich
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Attualità

Habemus fascia

Proclamato stamane il nuovo sindaco di Bassano Riccardo Poletto. Briefing con la stampa nel suo nuovo ufficio in municipio e quindi prima uscita pubblica dai lavoratori della Metalba in sciopero davanti ai cancelli dello stabilimento

Pubblicato il 10-06-2014
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Prima signora: “Buongiorno, mi raccomando...!” Seconda signora: “Mi raccomando per il Tribunale!”
Riccardo Poletto attraversa piazza Libertà, attorniato da un codazzo di cronisti, fotografi e telecamere, e già sperimenta on the road quelle che sono le attese e le richieste dei cittadini.
Da pochi minuti è ufficialmente il sindaco di Bassano del Grappa: alle 9.45, con una procedura più veloce della luce, è stato proclamato sindaco dal giudice Colbacchini in una angusta e affollata stanzetta dell'Ufficio Elettorale di via Verci. Una proclamazione così rapida che gli operatori dell'informazione, giunti puntuali all'appuntamento, non si accorgono quasi che la formalità era già stata espletata.

Foto Alessandro Tich

Per i bloc notes dei giornalisti rimasti vuoti di annotazioni e per i fotografi - giunti anche da Vicenza - rimasti a secco di immagini, il neo primo cittadino concerta al volo con la responsabile dell'ufficio stampa comunale Chiara Padovan un'azione di recupero invitando tutti nell'ufficio del sindaco, ovvero il suo nuovo ufficio in municipio.
E' qui che per la prima volta - a beneficio di stampa e Tv - indossa la fascia tricolore. Per la prima volta da sindaco, ovviamente: “L'ho già indossata da consigliere - ricorda Poletto - quando ho celebrato un paio di matrimoni.”
La sua agenda di impegni è già piena: “Invidio i presidenti americani - scherza - che entrano in carica dopo tre mesi dall'elezione.” “Ci sono questioni aperte della città su cui mi hanno interpellato” - spiega poi, senza specificarle.
Poletto aggiunge che con Cimatti ci sarà “un passaggio graduale di consegne”, dovendo rapportarsi con l'ex sindaco per alcune pratiche lasciate in eredità dalla vecchia Amministrazione a quella nuova. “Ieri ho chiamato anche Gianpaolo Bizzotto - rivela il neo sindaco -. Il confronto con chi ha amministrato in passato proseguirà fino a che se ne avrà bisogno. La storia di Bassano viene molto prima di noi e andrà avanti molto dopo di noi.”
Nel frattempo c'è anche da pensare alla nuova giunta comunale: “L'ho già detto e lo ripeto - ribadisce RP -: la giunta rappresenta le fondamenta dell'Amministrazione. Conto di ufficializzare la squadra in una decina di giorni, ma preferisco un giorno in più piuttosto che fare una scelta sbagliata. Numero degli assessori, tipi di referati, persone: i giochi sono tutti quanti aperti.”
Una cosa è sicura: la futura giunta comunale di Bassano sarà in buona parte dipinta di rosa. “La legge impone che il 40% dei componenti della giunta municipale siano donne - specifica il sindaco -. Non escludo di poter arrivare al 50%, vedremo.”
E c'è anche la nota di colore, riferita al suo nuovo ufficio: “Ho dato disposizione di alzare la scrivania, non ci entro con le gambe.” Il nuovo corso all'interno del Palazzo si concretizza a partire dall'arredamento.
Poletto si accomiata quindi dai giornalisti: “Scusate, ma abbiamo moltissime cose da fare.” E dopo la proclamazione e il breve briefing con la stampa compie la sua prima uscita pubblica andando a trovare i lavoratori della Metalba, in sciopero davanti ai cancelli dello stabilimento.
“Mi è sembrato un gesto doveroso quello di testimoniare solidarietà ai dipendenti di questa azienda - dichiarerà poi in un comunicato trasmesso in redazione nel pomeriggio -. Ho incontrato operai e rappresentanti sindacali, esprimendo vicinanza e assicurando loro sostegno e disponibilità. Mi hanno spiegato che anche questa crisi non dipende tanto dalla mancanza di lavoro, quanto piuttosto da rapporti non facili tra la proprietà e le banche e, di conseguenza, dalla mancanza di liquidità necessaria per l’acquisto della materia prima. Auspico pertanto che tra questi due fondamentali soggetti si possa trovare un nuovo rapporto di fiducia, perché ad esso sono legati un pezzo fondamentale della storia imprenditoriale cittadina e il destino di molte famiglie.”

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