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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Cittadini a 5 Stelle

Il M5S del Grappa lancia la lista che correrà alle amministrative di Bassano. Con candidato sindaco Gianpietro Frinzi e candidata capolista Marzia Perobelli. Punto strategico del programma: la capacità del Comune di far rendere le risorse

Pubblicato il 29-03-2014
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Il nome e il logo del Movimento 5 Stelle non ci sono ancora. Nel senso che è stata inoltrata, come da prassi di beppegrillo.it, la richiesta per la certificazione.
Ma non è questo l'aspetto prioritario. “Per il momento ci presentiamo come cittadini per una Bassano a 5 Stelle” - specifica Francesco Celotto, referente del Movimento 5 Stelle del Grappa, una delle due anime contrapposte dell'universo grillino in città.
Che lancia la corsa alle prossime amministrative di Bassano del Grappa della lista generata dal meetup pedemontano. Nella quale lo stesso Celotto, incalzato dal cronista, anticipa che non sarà tra i candidati. E quand'anche non arrivasse la certificazione, la lista correrà lo stesso: “Noi rappresentiamo una fascia di elettorato che rappresenta la novità. E' un progetto che a prescindere va avanti.”

Stretta di mano a 5 Stelle: la candidata capolista Marzia Perobelli e il candidato sindaco Gianpietro Frinzi (foto Alessandro Tich)

La composizione della squadra è in fase di ultimazione, ma un gruppo di potenziali candidati è già presente alla conferenza stampa di presentazione convocata all'hotel Glamour. Non sono tutti bassanesi: ma è la logica conseguenza di un progetto elettorale che intende “ragionare su Bassano in termini di macroarea”, affinché la città “torni ad essere la capitale della Pedemontana”.
C'è intanto - ed è la notizia ufficiale - il candidato sindaco della lista, uscito da una terna di cittadini candidati all'investitura: si tratta di Gianpietro Frinzi, 63 anni (“ma scriva 6.3”, scherza con noi adeguandosi al linguaggio digitale del Movimento), ex dipendente Enel in quiescenza, consigliere del quartiere Angarano, già consigliere del quartiere XXV Aprile e attivo nel mondo del volontariato sportivo.
C'è poi la novità assoluta della candidata capolista: è Marzia Perobelli, 41 anni, vicentina ma da 5 anni residente a Bassano, consulente commerciale, con esperienze nel volontariato sociale.
“Sono cittadini presenti nel tessuto sociale nel senso più nobile del termine - rileva Celotto -. Rappresentano il nuovo, una lista di rottura e innovazione.”
“Ho accettato la candidatura - spiega Frinzi - perché ho visto che per sapere e conoscere bisogna cambiare le regole del gioco scelte dalla politica tradizionale. Mi sento spinto da un cuore giovane, sono curioso di ascoltare attraverso i cittadini quello che si dice e si discute sui problemi della città. Ma mi sono “sentito dentro” che non potevo trovare nella politica tradizionale i punti importanti per cercare di cambiare Bassano. Amiamo tutti Bassano, ma nel cambiamento. La crisi ci impone di stare al passo con la nuova economia, mettendo il cittadino al centro delle problematiche.”
“Vogliamo dare nuova linfa al Comune di Bassano” - aggiunge Marzia Perobelli, che elenca solo alcuni dei punti del programma: “Istituzione di una Commissione Paesaggistica al posto di quella Edilizia, stop deciso alla cementificazione con recupero delle vecchie caserme Montegrappa e Fincato, quest'ultima come polo per start-up di impresa e per le associazioni di volontariato e giovanili, recupero del Teatro Astra per farlo diventare il politeama della città, valorizzazione del territorio collinare riqualificando i sentieri, creazione di una rete ciclopedonale potenziando il bike sharing, promozione di Gruppi di Acquisto per le energie rinnovabili.”
Tra le priorità del programma, nuove forme di servizi alla persona per i cittadini in difficoltà. Tra queste, il “progetto vicinato”: un “supporto remunerato dei vicini” per gli anziani in modo da mantenere la residenzialità e il “prestito d'onore” per studenti universitari meritevoli.

Comune, risorse e redditività

Ma tutta l'impostazione degli interventi per la città ruota attorno alla questione dei “schei”: e cioè alla capacità del Comune, considerato tale e quale a un'impresa privata, di creare redditività dalle risorse a disposizione.
E' il punto strategico del programma sul quale interviene Alessandro Morello, dirigente d'azienda, uscito dal M5S di Marostica in contrasto col locale meetup e ora dedito alla causa del progetto elettorale bassanese.
“Il bilancio del Comune di Bassano è di 53 milioni di euro - afferma -. Di questi le entrate tributarie, 27-28 milioni, rappresentano il 53%. Il resto sono entrate extra tributarie. E' importante che il Comune sia un'azienda che sa capire dove prendere le risorse e capire come poi i soldi investiti rendono. Le spese per il personale, ad esempio, ammontano a 10 milioni di euro. Non diciamo che questa cifra vada abbassata, ma questi 10 milioni devono rendere e il Comune deve avere efficienza, ri-formando le persone.”
Un esempio, in tal senso, viene dato dalla Cultura: “Per la Cultura - incalza Morello - il Comune di Bassano spende 3 milioni e 582mila euro. Quanto hanno reso questi soldi? In Museo è previsto un piano marketing? I personaggi profumatamente pagati hanno cultura tecnica, o hanno anche cultura di marketing? Il 47% delle entrate extra tributarie di bilancio sono soldi da conquistare. Il Comune deve agire come un'azienda, con persone giudicate per quello che fanno e per la capacità di reperimento delle risorse su progetti specifici.”
Con grande attenzione per l'attrattività turistica, uno dei punti della sezione del programma dedicata allo “sviluppo e sostegno dell'economia” e primario campo di applicazione del ruolo di Bassano in ottica comprensoriale.
“Bassano - sottolinea l'attivista M5S di Possagno Ennio Cunial - deve diventare il centro del turismo in quanto centro della Pedemontana e quindi dell'Europa. L'area pedemontana è la nostra Mesopotamia: siamo tra il Brenta e il Piave. E la Vecchia Marosticana tra Bassano e Montebelluna potrebbe diventare un “grande boulevard” di 20 km delle eccellenze italiane del nostro territorio.”
La lista dei “cittadini per una Bassano a 5 Stelle” (nome ufficioso in attesa della certificazione) pone inoltre attenzione sui meccanismi delle entrate e uscite, con le priorità degli investimenti “da effettuare e da rendere partecipata con i cittadini in base ai vincoli e alle risorse disponibili”.
“E' necessario il recupero completo degli oneri di urbanizzazione - dichiara Celotto -. I famosi oneri “dimenticati” sono ancora da incassare e su questo punto Poletto, che è stato il presidente della Commissione di indagine, deve rispondere. La prossima Amministrazione si troverà inoltre 12 milioni di Lavori Pubblici già deliberati. Dovremo chiederci se sono tutti lavori utili e come sono investiti.”
Da qui la logica del “bilancio partecipativo”, elemento cardine della filosofia M5S, col coinvolgimento dei cittadini.
“Per elaborare una strategia condivisa con la cittadinanza - si legge nel riassunto del programma - occorre porre ascolto a tutte le forme associative e di volontariato, che in questi anni hanno espresso proposte e iniziative concrete e di cui Bassano può vantare una presenza consistente, ma non coordinata. Il Movimento dovrebbe costruire una sintesi di queste “voci” in accordo con i cittadini di Bassano, superando logiche corporative, individualistiche o di cordata di interessi.”

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