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Alessandro TichAlessandro Tich
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L'asso di bastoni

Elezioni, stipendi dei dirigenti pubblici, spesa pubblica: il sindaco Cimatti replica alle categorie economiche che criticano il sistema dell'ente comunale e minacciano di “bastonare” i candidati che non faranno proprie le istanze delle imprese

Pubblicato il 03-03-2014
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“Molte volte le giuocate van finire a bastonate”.
Lo ammonisce, da sempre, l'asso di bastoni. Un asso che va sempre a briscola in occasione delle campagne elettorali, dove le bastonate - ovviamente, solo a parole - sono all'ordine del giorno.
E c'è anche chi, in tema di elezioni amministrative, usa il verbo “bastonare” (nel senso di “castigare” elettoralmente) in dichiarazioni pubbliche rese di fronte agli organi di informazione. E' il caso del presidente di Confartigianato Bassano Sandro Venzo, che ha lanciato l'avvertimento delle categorie economiche locali aderenti al coordinamento “Rete Imprese Italia” nei confronti dei prossimi candidati sindaci di Bassano del Grappa: “Chi ci segue sarà da noi spalleggiato, chi non ci segue sarà da noi bastonato.”

CImatti: "Non mi risulta che le categorie economiche abbiano mai avuto un gran peso nelle scelte elettorali locali." (foto: archivio Bassanonet)

Parole pronunciate nel corso della conferenza stampa convocata congiuntamente da Confcommercio Bassano, Confartigianato Bassano e Cna Bassano a seguito della manifestazione nazionale di Rete Imprese Italia a Roma e in vista della prossima scadenza elettorale (notizie.bassanonet.it/economia/15592.html).
Un'occasione, da parte delle tre associazioni di categoria, per esprimere le istanze delle piccole imprese ma anche per puntare il dito contro quelle che, agli occhi delle stesse, sono le incongruenze del sistema pubblico a tutti i livelli e nella fattispecie dei meccanismi retributivi dei quadri dirigenti dell'ente comunale.
“Il Pil non è fatto da dipendenti pubblici - aveva dichiarato nella medesima conferenza stampa il presidente di Confcommercio Bassano Luca Maria Chenet - La Pubblica Amministrazione non mette in discussione il compenso retributivo dei manager, vale la pena che lo Stato cominci a farlo.”
Una reprimenda nei confronti di un sistema pubblico che in generale - a detta dei presidenti di categoria - in Italia premia spesso persone incompetenti e messe in posti di responsabilità solo per gratificare gli “amici degli amici”.
Affermazioni sulle quali è giunto oggi in redazione un comunicato stampa del sindaco di Bassano Stefano Cimatti. Che tira fuori dal mazzo di carte il suo personale asso di bastoni per replicare, punto per punto, a quanto sostenuto dalle associazioni di categoria:

COMUNICATO STAMPA

Non facciamo di ogni erba un fascio

Ci stiamo avvicinando al rinnovo dell’Amministrazione Comunale e, come di consueto, cominciano gli appelli ai candidati Sindaco, conditi anche di minacce di “bastonatura” per coloro che non aderiranno formalmente alle richieste delle Categorie Economiche.
Almeno questo mi è parso il senso di parte della conferenza stampa dei giorni scorsi organizzata da Commercianti ed Artigiani.
A prescindere dal fatto che non mi risulta che le Associazioni in genere e le Categorie economiche abbiano mai avuto un gran peso nelle scelte elettorali locali, dove vi sono loro aderenti, famigliari e simpatizzanti sparpagliati nelle liste di tutti i candidati Sindaco, penso che questi proclami non portino a nulla.
Che poi si pretenda che i Candidati Sindaco, per non essere “bastonati” aderiscano a documenti riguardanti gli interessi specifici di questa o quella categoria, mi pare un tantino velleitario. E sono coerente con quanto affermo. Infatti nel 2009, all’hotel Palladio, quando fu presentato ai sette candidati da parte di Confcommercio un documento da sottoscrivere, fui l’unico a non farlo, ed evidentemente questa scelta non mi ha danneggiato.
Poiché non sono “bastonabile”, in quanto non candidato, vorrei richiamare l’attenzione dei Presidenti su alcuni punti del loro intervento, per i quali sono assolutamente d’accordo, se si parla a livello nazionale, ma lo sono molto meno se poi, facendo di ogni erba un fascio, lo si indirizza anche ai rappresentanti degli enti locali. Ed il riferimento alle prossime elezioni amministrative ed alle “bastonature” lascia intendere che le critiche siano rivolte anche a questi ultimi.
Sulla burocrazia mi trovo totalmente d’accordo ed ho ammesso di non essere riuscito ad ottenere i risultati che avrei voluto, anche se la miriade di leggi e circolari che vengono emanate dal Governo ed i pressanti controlli della Corte dei Conti certo non aiutano la semplificazione. Mi auguro che chi mi succederà sia molto più bravo di me relativamente a questo obiettivo.
Ma quando si fanno affermazioni che gli stipendi dei manager sono esagerati e che vengono incaricati gli “amici degli amici”, penso non si debba confondere la realtà nazionale con quella locale e si debba essere maggiormente selettivi, guardando attentamente le singole realtà.
Se si parla con la gente ci si rende immediatamente conto che le Società di proprietà degli enti pubblici sono considerate carrozzoni creati solo per compensare con lauti compensi consigli di amministrazione formati dai cosiddetti amici o per assunzioni clientelari. Perché non ci si informa, prima di fare certe affermazioni, quale è la situazione, ad esempio, della nostra Città e non si mettono in luce anche le cose buone di un’Amministrazione?
Abbiamo due società di proprietà comunale, due società per azioni, la SIS Spa e la Farmacasa Spa. Queste due società chiudono entrambe con bilanci positivi, malgrado le forti limitazioni alle quali sono soggette dalle regole imposte alle società pubbliche. Le due società sono ora gestite, anziché da un Consiglio di Amministrazione, come nel passato, da un Amministratore Unico.
E qui casca l’asino: al loro vertice ho messo due amici, anche se, prima di nominarli, non li conoscevo! Ma li definisco veri amici, perché Adriano Marangoni ha accettato tutte le responsabilità e l’impegno che comporta gestire una SPA, la SIS, a fronte di un compenso annuo di 10.000 euro lordi (Attenzione: ANNUO, non MENSILE!), che lo stesso si è autoridotto a 9.000 euro e Carlo Milani percepisce come Amministratore Unico di Farmacasa SPA l’esorbitante cifra di 7.000 euro lordi ANNUI. Grazie di cuore, cari AMICI della nostra amata Città.
E veniamo agli stipendi dei dirigenti, che qualcuno definisce esagerati. Il nostro Comune ha cinque dirigenti ed è, bene o male, un’azienda di 300 dipendenti. L’Azienda privata che presiedo ha circa 120 dipendenti e quattro dirigenti. Vi posso garantire che la retribuzione media dei quattro dirigenti privati è significativamente superiore alla media dei cinque dirigenti pubblici. E non mi si venga a dire che i dipendenti pubblici sono mediocri, perché non è così: ho incontrato nel nostro Comune dipendenti, a tutti i livelli, di altissimo livello e di notevole spessore professionale. Ovviamente non tutti lo sono, ma, ancora una volta, non facciamo di ogni erba un fascio.
Ed infine, quando parlate di spesa pubblica da limare, volete fare sapere che in questi cinque anni l’organico del Comune di Bassano del Grappa è diminuito del 10% con un risparmio di oltre 1.470.000 euro l’anno? Vi pare poco? Ed il debito, diminuito di quasi 13 milioni, contro un aumento di oltre 40 nel decennio precedente non è da considerare un fatto positivo? Certo, si può sempre fare di più e meglio, ma sarebbe bene, soprattutto se ci si considera imprenditori, distinguere tra chi opera bene e chi, invece, merita di essere messo alla berlina.
Meditate, cari amici, meditate e non fate di ogni erba un fascio, non siate qualunquisti, perché altrimenti proprio quelli che ci mettono maggior impegno saranno i primi a non volerne più sapere di impegnarsi per la collettività per poi essere messi sullo stesso piano di chi, invece, si impegna solo per se stesso e per i suoi amici.

Il Sindaco

Stefano Cimatti

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