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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Sul Ponte per il Tribunale, Filippin assente

Impegnata domani al Senato, la parlamentare bassanese tuttavia rivela: “C'è finalmente una bozza di accordo condivisa tra le forze politiche che prevede la salvaguardia della sede di Bassano assieme ad altri sette tribunali”

Pubblicato il 21-11-2013
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Rosanna Filippin: assente. La senatrice del Partito Democratico non ci sarà, domani mattina, alla manifestazione sul Ponte di Bassano a salvaguardia del Tribunale, a cui sono stati invitati tutti i parlamentari veneti.
Ma è un'assente giustificata, a leggere il comunicato trasmesso in redazione dalla parlamentare bassanese: “Aderisco con convinzione - scrive la senatrice nella nota stampa - alla manifestazione di domani in difesa del Tribunale di Bassano, anche se la discussione sulla Legge di Stabilità che inizia proprio venerdì al Senato mi costringe a restare a Roma.”
Ma non è tutto. Il comunicato contiene infatti un'inedita rivelazione: “Su questo tema - aggiunge Filippin - però prosegue il mio personale impegno, e dopo numerosi incontri sottotraccia posso annunciare un'importante novità: c'è finalmente una bozza di accordo condivisa tra le forze politiche che prevede la salvaguardia della sede bassanese, assieme ad altri sette tribunali. Se questo accordo riuscirà a vincere le tantissime resistenze e i localismi, già martedì prossimo la Commissione Giustizia potrà licenziare all'unanimità un parere che impegni il Governo a rivedere la riforma salvaguardando alcuni tribunali, a partire proprio da Bassano.”

La senatrice del Partito Democratico Rosanna Filippin. Foto: archivio Bassanonet

“Il parere unanime di tutte le forze politiche - continua la senatrice - è una condizione necessaria e richiesta dal Governo per poter attuare la modifica, e, nonostante le resistenze da vincere siano molte a tanti livelli, sono fiduciosa che questo nuovo accordo cui ho lavorato in questi mesi porti i suoi frutti.”
“In questa bozza di accordo - afferma ancora la parlamentare - il tribunale di Bassano è presente in prima posizione, e sarà mia cura vigilare fino all'ultimo affinchè resti tra i tribunali da salvare. Inoltre, per mantenere alta la pressione a livello politico, sto organizzando per giovedì prossimo un nuovo incontro tra i rappresentanti degli 8 tribunali da salvare e i parlamentari di tutti i territori: poiché il Governo ha richiesto un parere unanime è necessaria un'azione trasversale tra tutte le forze politiche, lasciando da parte ideologie o bandierine i parte. Il mio obiettivo è quello di un provvedimento a tutela di cittadini e imprese, il diritto ad una giustizia rapida ed efficiente non è di destra o di sinistra, ma una necessità della popolazione.”
“Mi auguro - conclude Filippin - che la manifestazione di domani sia partecipata da tanti bassanesi e tantissimi giovani, al pari di quella dello scorso luglio per dimostrare come sia alto l'interesse di tutta la nostra comunità di tutte le forze politiche e di tutti i livelli amministrativi.”
Non sappiamo che manifestazione abbia visto la senatrice lo scorso luglio (editoriali.bassanonet.it/tich/13785.html), e anche questa volta - nonostante i richiami da più fronti alla partecipazione dei cittadini, per l'importante posta in palio per la città - la presenza della gente comune sul Ponte di Bassano a fianco dei parlamentari e degli avvocati rappresenta un'incognita con la “I” maiuscola.

E intanto, sul fronte politico...

Nel frattempo, riguardo all'altra incognita - e cioè l'adesione dei parlamentari veneti alla manifestazione di domani - a poche ore dall'evento siamo ancora in alto mare.
Non è facile schiodare i diretti interessati dalle loro onorevoli poltrone per convincerli alla faticosa trasferta fino a Bassano, e a fronte delle poche conferme giunte alla segreteria organizzativa fino a questo momento (l'orario di riferimento è quello della pubblicazione di questo articolo), molto più numerose sono le “non risposte” all'invito.
Il dibattito in parlamento sulla Legge di Stabilità costringe tutti a rimanere a Roma? Per i senatori, pare proprio di sì. Consultando il calendario dei lavori del Senato sul sito istituzionale Senato.it, troviamo conferma che proprio domani, venerdì 22 novembre, è in programma la seduta dell'assemblea di Palazzo Madama, con inizio alle 9.30, per la discussione e la votazione finale del disegno di legge “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)”, dopo l'esame della Commissione Bilancio in sede referente.
Per cui, ad esempio, i due senatori veneti Massimo Bitonci (Lega Nord) e Giorgio Santini (Pd), in quanto componenti della Commissione Bilancio, non possono assolutamente mancare. Della partita a Roma - come già detto - sarà anche la Filippin, che in quanto segretario del Pd veneto non può certo marcare visita ad un'assemblea cruciale per il governo Letta.
Eppure c'è chi preferisce partecipare alla manifestazione di Bassano, nonostante la concomitanza coi lavori parlamentari: è il caso delle due senatrici della Lega Nord Erika Stefani e Patrizia Bisinella.
Per i deputati, invece, è tutta un'altra storia: dopo il tour de force della sfiducia respinta in aula al ministro Cancellieri, domani a Montecitorio è in programma solo la riunione di un paio di Commissioni, per il resto c'è il weekendone libero.
Aderire o meno alla mobilitazione bassanese, per i cosiddetti onorevoli, è quindi una questione di scelta personale. Ma anche su questo fronte, al momento, le “non risposte” sono numerose, compresa la totale assenza di riscontri da parte del Partito Democratico.
Le ore del tardo pomeriggio saranno quindi decisive - per il “servizio diplomatico” dei rapporti con i parlamentari veneti invitati, affidato dall'organizzazione al presidente del consiglio comunale Tamara Bizzotto - per sapere realmente e definitivamente chi c'è e chi non c'è.
Detto fuori dai denti, e visto dalla parte del cittadino: chi non sarà presente domani sul Ponte non ci mancherà di certo. Ma sotto il profilo del peso politico e della strategia territoriale, un'eventuale scarsa rappresentanza di parlamentari eletti nel Veneto non è un elemento da sottovalutare: sarebbe la triste conferma del ruolo di due di briscola della città di Bassano negli attuali assetti politico-istituzionali della nostra regione.
E meno male che arriva zio Zaia, che ha individuato in Bassano del Grappa e nel suo Tribunale “la nuova linea del Piave”. Sperando che quanto rivelato dalla senatrice Filippin corrisponda allo slogan-tormentone dell'immobiliarista televisivo Roberto Carlino: “Non vendiamo sogni, ma solide realtà”.

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