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Direttore Responsabile
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Gli “occhi puntati” sulla Donazzan
Immigrazione e omofobia, 18 associazioni e formazioni politiche e sindacali di Bassano trasmettono un comunicato unitario: “Diciamo basta all'intolleranza dell'assessore”. E Donazzan replica: “I veri intolleranti sono loro.”
Pubblicato il 14-08-2013
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Lo scorso 10 agosto aveva trasmesso un comunicato stampa alle redazioni, commentando la notizia dei 200mila euro assegnati dalla Regione Veneto al progetto “Bassano nel cuore” per la rivitalizzazione del centro storico. Nell'occasione aveva lanciato un duro monito al Comune di Bassano affinché il contributo concesso “vada utilizzato al meglio”, riparando “le scelte sbagliate dell'Amministrazione, con troppi negozi chiusi e un impoverimento che si vede immediatamente e a cui non dobbiamo arrenderci” e annunciando che la Regione avrà “gli occhi puntati” su Bassano “affinché le risorse servano a far rivivere il centro storico, a farlo frequentare nuovamente da chi se ne é andato progressivamente a causa di una politica di gestione del centro completamente sbagliata.”
Nello stesso giorno - come ben sanno i nostri affezionati lettori -, aveva trasmesso un secondo comunicato che prendendo spunto dalla news della scritta anti-islamica fatta cancellare dalla Polizia del Commissariato di Bassano del Grappa (con plauso “internazionale” del quotidiano algerino El Watan) e dalla raccapricciante foto di un gatto crocifisso, portato a spasso da un presunto ospite di un centro di accoglienza immigrati in Sicilia (notizia in realtà non veritiera, trattandosi di una foto scattata in Ghana nel 2011) ha sferrato un durissimo attacco nei confronti del fenomeno immigrazione e del “modello di integrazione di cui parla il Ministro Kyenge” col benestare “dei benpensanti radical- chic a cui piace il “multiculturalismo”, di quelli che predicano la tolleranza verso “i poveri immigrati”, dei rappresentanti della Chiesa Cattolica che predicano l'accoglienza, degli animalisti sempre pronti a scagliarsi contro le nostre tradizioni venatorie che tutto sono tranne questa barbarie, di quelli che dicono che dobbiamo avere un confronto culturale con questa gente.”
E così Elena Donazzan - assessore al Lavoro, alla Formazione e all'Istruzione della Regione Veneto - si trova oggi gli “occhi puntati” su di lei.

Elena Donazzan: dalle sue dichiarazioni, un vespaio di reazioni
Tanti occhi, anzi tantissimi: quelli di ben 18 associazioni, sindacati e movimenti politici di Bassano del Grappa (CGIL-CISL-ACLI Bassano del Grappa; ANPI Bassano del Grappa (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia); AVL Bassano del Grappa (Associazione Volontari della Libertà); Partito Democratico Bassano del Grappa; Sinistra Ecologia Libertà Bassano del Grappa; Lista Civica “Un'altra Bassano”; Italia dei Valori Bassano del Grappa; Partito della Rifondazione Comunista Bassano del Grappa; Libertà e Giustizia Circolo Bassano del Grappa; AGEDO Veneto (Associazione Genitori di Omosessuali Veneto); Circolo Tondelli LGBTI; Centro “ROMANO CAROTTI” Bassano del Grappa; Ass. Il Quarto Ponte-Centro Interculturale Bassano del Grappa; Ass. Gruppo 8 Marzo Onlus; Ass. La Casa sull'Albero Bassano del Grappa e Ass. Buen Vivir Bassano del Grappa) che hanno trasmesso alle redazioni - con una partecipazione congiunta mai vista fino ad oggi in città - un comunicato stampa unitario, intitolato “Diciamo basta all'intolleranza dell'assessore Donazzan”, sulle prese di posizione dell'esponente del Pdl non solo in tema di immigrazione, ma anche di omosessualità.
“Inaccettabili manifestazioni di intolleranza”
“Le ennesime dichiarazioni dell'Assessore Regionale all'Istruzione Elena Donazzan su immigrazione ed omosessualità ci spingono ad una chiara ed unitaria presa di posizione - scrivono i firmatari del comunicato unitario -. Riteniamo non sia più accettabile che chi ricopre un ruolo istituzionale così importante continui a manifestare un atteggiamento ed una mentalità di evidente stampo omofobico e razzista, senza che questo determini una forte reazione di condanna.”
“L'Assessore Donazzan, distintasi troppe volte per le sue discutibili esternazioni in occasione di manifestazioni in difesa dei diritti degli omosessuali - prosegue la nota congiunta -, è tornata in questi giorni sul tema della legge contro l'omofobia, definendola un prodotto di un “lobbismo nichilista volto a distruggere la nostra cultura popolare e tradizionale”. Secondo Donazzan, questa legge non costituirebbe assolutamente una priorità per il nostro Paese. Un assessore all'Istruzione, per la carica che riveste, dovrebbe farsi artefice di iniziative contro l'omofobia volte a favorire la piena accettazione delle differenze nella nostra società. E' quindi inaccettabile che l'Assessore Donazzan si esprima costantemente in questi termini, confermando la sua fede omofoba ed intollerante.”
“Molto probabilmente - continua il testo - Elena Donazzan dimentica i troppi ragazzi suicidatisi per le insopportabili violenze fisiche e verbali che si sono trovati a sopportare, violenze che, a causa dell'assenza di una legge antiomofobia, rimarranno impunite. Riservi, l'assessore, un pensiero a quei ragazzi, ragazzi che, un giorno, potranno essere i suoi figli. Forse, da madre, potrà finalmente capire l'irrevocabilità di questa legge. Non sono indispensabili una grande cultura o uno spiccato senso civico per capirne la necessità: sono sufficienti pietà e sensibilità.”
“Altrettanto inaccettabili le manifestazioni di intolleranza ribadite in questi giorni dall'Assessore nei confronti degli immigrati - affermano le 18 formazioni e associazioni del territorio -. Prendendo spunto da una foto chiaramente offensiva nei confronti della religione cristiana, a nostro avviso decisamente deplorevole e da condannare senza esitazioni, Donazzan si è lasciata andare ad affermazioni intolleranti e xenofobe, in nome di un preteso rispetto per la nostra cultura e le nostre tradizioni. Se la richiesta di rispetto è da sottoscrivere, è alquanto discutibile che essa provenga da chi ha posto l'intolleranza, il razzismo e il nazionalismo più estremista a fondamento della sua azione politica.”
“Elena Donazzan - conclude il comunicato unitario - è Assessore Regionale in una Repubblica democratica che ha fatto della Costituzione la sua legge fondamentale. Una Costituzione antifascista, fondata sui sacrosanti principi di uguaglianza e libertà. Se l'Assessore non si riconosce in questi valori, faccia le dovute considerazioni e ne tragga le adeguate conseguenze politiche.”
Non si è fatta attendere la controreplica della Donazzan, che riguardo agli estensori del comunicato unitario dichiara: “I veri intolleranti sono loro”.
“Rivendico - afferma l'assessore regionale - il diritto di difendere sempre e comunque la famiglia e il diritto per i figli di avere un padre e una madre, così come chiedo con forza rispetto per la nostra terra, la nostra religione e la nostra civiltà. Non sarà un proclama basato sulla intolleranza per una opinione politica diversa a fermarmi nella mia battaglia.”
“Ogni giorno - aggiunge Donazzan - ci troviamo di fronte ad una società che ha perso i propri valori e punti di riferimento e che cerca di far passare per civile e tollerante ciò che è liberticida e nichilista, come l’ultima legge proposta in parlamento fintamente contro l’omofobia.”
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