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Alessandro TichAlessandro Tich
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Agro Rebel

Valorizzazione di tratturi e mulattiere, riqualificazione dei luoghi, turismo sostenibile, ecologia del paesaggio, mobilità dolce: l'amministrazione Dalla Valle mette in cantiere un progetto “per dare un futuro alle colline di Marostica”

Pubblicato il 07-08-2013
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Sembra quasi uno slogan alla Renzo Rosso, uno che ha fatto della “ribellione” agli schemi convenzionali la base della sua fortuna e che proprio su queste colline ha la sua azienda agricola.
Ma “Agro Rebel”, il nuovo progetto in fase di gestazione per la valorizzazione delle colline di Marostica, non ha nulla a che fare con l'universo dei jeans.
Non sappiamo, sinceramente, se l'iniziativa si richiami al film-documentario - diventato un piccolo cult del genere e visibile anche su youtube - che si intitola “The Agro Rebel” e che racconta l'esperienza di un agricoltore austriaco che in mezzo alle Alpi ha messo in pratica i dettami della cosiddetta “permacultura”: un sistema fondato sui principi dell'agricoltura sostenibile, della gestione etica della terra e della “progettazione” di un'interazione consapevole, anche a fini economici, tra uomo e ambiente.

Parte dalle colline la valorizzazione del territorio del Comune di Marostica

Ma quello che sta nascendo nella città degli scacchi - su impulso dell'Amministrazione comunale - non è tanto lontano da questa idea, al momento appena abbozzata. Il banco di prova per questa nuova concezione dell'“uso” del territorio sono appunto le colline di Marostica: una fascia di “Plaga Felix” di assoluto valore paesaggistico e escursionistico, che soprattutto in primavera - e in particolare nel periodo della fioritura dei ciliegi - rappresenta davvero un fazzoletto di paradiso terrestre.
Un patrimonio ambientale che per il sindaco Marica Dalla Valle - come da lei affermato in tempi non sospetti, e cioè già in campagna elettorale - può rappresentare l'elemento di richiamo di un “nuovo turismo sostenibile” a beneficio di chi sulle colline vive e lavora.
“E' necessario rendere consapevoli i nostri cittadini - dichiara oggi il sindaco di Marostica - delle opportunità che questo territorio offre, di attrarli, di mantenerli sullo stesso attraverso importanti scelte condivise di rivalutazione, riqualificazione e valorizzazione dei luoghi. Ed ecco che i tratturi, le mulattiere e i tratti di strada vicinale che regolavano gli spostamenti locali da una contrada all'altra, da un Comune all'altro, oggi disagevoli per gli spostamenti moderni, sono invece volani per progetti di potenziamento o sviluppo della mobilità dolce all'interno del nostro territorio locale.”
“Un ambiente vario - prosegue il primo cittadino -, ricco di attrattive storiche ed artistiche: rustiche dimore, chiese, contrade, pendii terrazzati che parlano di una vita vissuta tra sacrifici, contraddistinta da una semplicità silenziosa legata ai sentimenti d'amore per la propria terra, e testimoniano il lavoro e la fatica dei nostri avi.”
Ed è proprio dalla riscoperta dei valori antichi del paesaggio collinare che nasce la proposta di “Agro Rebel - Marostica in Transizione”: iniziativa di valorizzazione del territorio, finalizzata a dare “un futuro per le colline di Marostica”, che l'Amministrazione marosticense intende far conoscere e condividere ai cittadini prima che l'idea si trasformi in progetto operativo.
Lo farà con una serie di incontri, il primo dei quali è in programma questa sera mercoledì 7 agosto presso il giardino della biblioteca civica, con la presentazione di Ricardo Lunardon e Sandro Poloni e la discussione affidata a Domenico Patassini e Angelo Chemin.
“Agro Rebel - informa una nota del Comune di Marostica - è un progetto di riflessione che vuole dare importanti chiavi di lettura e suggerire un modus operandi affinché l’integrazione delle attività economiche, la progettazione e tutto ciò che facciamo o creiamo nel nostro ambiente “costruito” con il contesto naturale sia coerente e positivo e non diventi un problema ambientale. Si tratta quindi di un piano strategico di sviluppo e potenziamento delle relazioni Uomo-Natura attraverso delle scelte eco-efficaci che aiuteranno a creare una nuova cultura del territorio. Quindi Agro Rebel è l’unione di Pianificazione Territoriale, Architettura del Paesaggio ed Ecologia del Paesaggio.”

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