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L'“apostolo” Simone
Simone Furlan, albergatore a Bassano e leader dell'“Esercito di Silvio”, chiama a raccolta gli aficionados dell'ex premier dopo la condanna di Berlusconi confermata dalla Cassazione. E annuncia: “Presidieremo il Quirinale per la grazia”
Pubblicato il 02-08-2013
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In un primo momento esultano, in stile gol dell'Italia alla finalissima dei mondiali di calcio, dopo aver appreso la notizia - rivelatasi poi una bufala - che la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale per il caso Mediaset era stata annullata dalla Cassazione. Poi arrivano altre telefonate, e la situazione si rovescia all'improvviso: si sparge la voce che la condanna inflitta in secondo grado dalla Corte d'Appello di Milano è stata confermata anche dalla Suprema Corte ed è pertanto definitiva. Questa volta è la notizia vera, e sul già festeggiante capannello di persone scende una cappa di amarezza e di sconforto.
E' quanto testimonia il video di Repubblica Tv (video.repubblica.it/dossier/mediaset-sentenza-cassazione/condanna-annullata-l-esercito-di-silvio-esulta-poi-la-delusione/136676/135221) che vi consigliamo di non perdere.
Protagonisti della “grande delusione”: i manifestanti dell'“Esercito di Silvio”, alias “Esercito della Libertà”, radunatisi ieri davanti a Palazzo Grazioli in via del Plebiscito a Roma per sostenere la causa dell'ex premier mentre i giudici di Cassazione, sull'altra sponda del Tevere, si riunivano in camera di consiglio per emettere la sentenza.

Simone Furlan con Silvio Berlusconi. "Il nostro popolo è indignato di fronte ad una sentenza che rappresenta un golpe giudiziario"
Tra loro, anche il fondatore e presidente dell'“Esercito di Silvio” Simone Furlan: albergatore a Bassano del Grappa (anzi, per meglio dire, a Cassola), berlusconiano nel profondo del cuore e leader del movimento nato sul web per opporsi “alla “Guerra dei Vent'anni” che ha visto Silvio Berlusconi combattere e difendersi da accuse infamanti di ogni genere, frutto di una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia”.
Incalzato dai cronisti dopo la conferma della condanna, Furlan - come potete vedere e sentire nel video sopra citato - non ha nascosto il proprio forte rammarico.
“E' stata confermata la condanna, io credo sia uno scandalo incredibile - è stato il suo primo commento a botta caldissima -. Credo si sia verificato quel golpe giudiziario di cui io ho parlato fin dagli inizi. Per cui, se questo è confermato, immediatamente metteremo in atto delle azioni forti. Io penso che noi chiederemo a gran voce, e in tutti i modi democratici possibili, la grazia per Silvio Berlusconi.”
L'“apostolo” Simone, dalle parole, è passato subito ai fatti. E annuncia l'istantanea attivazione di un presidio permanente davanti al Quirinale per chiedere la grazia per l'ex Presidente del Consiglio. Ne dà conferma il sito esercitodellaliberta.it. dove oggi è stato pubblicato un comunicato, che riportiamo integralmente di seguito:
“Esercito di Silvio - Simone Furlan “presidieremo il Quirinale per la grazia”
Commentando la sentenza Mediaset Furlan dichiara: “il nostro popolo è indignato di fronte ad una sentenza che rappresenta un golpe giudiziario perpetrato da un ordine che si è autoproclamato potere dello stato senza essere eletto dai cittadini. Da lunedì 5 agosto, data già concordata con la Questura di Roma, l’Esercito di Silvio inizierà un presidio permanente davanti al Quirinale dal quale farà partire una petizione per chiedere la concessione immediata della grazia per il presidente Berlusconi. La raccolta firme sarà organizzata anche su tutto il territorio nazionale attraverso gli oltre 500 reggimenti attivi. Il Presidente della Repubblica Napolitano dimostri di voler attuare quel clima di pacificazione che con forza ha chiesto e che Silvio Berlusconi con responsabilità e senso dello Stato ha fino ad oggi garantito.”
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