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Romano d'Ezzelino: i conti del Cuore
Il consigliere di “Un Cuore Civico” Mauro Pozzobon fa le pulci in consiglio comunale alle politiche di bilancio dell'Amministrazione Olivo. "Dalla Relazione del Revisore emerge tra le righe un Comune paralizzato e senza prospettive di sviluppo"
Pubblicato il 20-07-2013
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“Come volevasi dimostrare”. Si intitola così un lungo comunicato stampa trasmesso in redazione dal gruppo consiliare “Un Cuore Civico” di Romano d'Ezzelino, rappresentato in consiglio comunale dal consigliere Mauro Pozzobon, in merito alla seduta consiliare dello scorso 1 luglio che ha trattato all'ordine del giorno l'argomento “addizionale IRPEF, IMU e bilanci”.
Il comunicato in questione riporta alcuni stralci dell'intervento in sala consiliare dello stesso Pozzobon allo scopo di evidenziare la rilevanza delle questioni discusse di quel consiglio comunale “i cui contenuti e la loro importanza sono forse sfuggiti alla stampa locale”.
“Un intervento - precisa Cuore Civico - motivato non da una pregiudiziale opposizione di scontro, non da un intento persecutorio da “caccia alle streghe”, ma dall’obiettiva analisi della documentazione prodotta dall’Amministrazione.”

Foto: archivio Bassanonet
“Ad inizio 2012, in campagna elettorale - è l' incipit dell'intervento di Pozzobon, ripreso a beneficio delle redazioni -, Cuore Civico denunciava la precarietà dei conti di bilancio del Comune di Romano. Per tali motivi veniva accusato dall’Amministrazione incarica allora ed ora, di “inutili e ingiustificati allarmismi”. Ma quell’analisi, la nostra analisi era più che corretta; ed oggi, purtroppo, constatiamo con rammarico che quei nodi sono venuti al pettine: le “allegre politiche” di investimento degli scorsi anni si trasformano oggi in cambiali che tornano all’incasso, sotto forma di debito e di interessi, che oltrepassano la soglia di allarme e azzerano ogni opportunità di crescita futura per Romano.”
“Per evitare levate di mano sui vari “mea non culpa” - continua esponente di minoranza -, diciamo semplicemente che: c’è chi ha sbagliato e c’è chi ha perseverato negli stessi errori. Oggi per rimanere disperatamente “a galla”, questa Amministrazione mette mano nelle tasche dei cittadini per chiedere credito… non quel credito elettorale tra l’altro già ottenuto, ma denaro; e non propriamente con equità, perché le categorie che più contribuiranno saranno le fasce medio basse e la classe economico produttiva già abbondantemente strizzata.”
“Nella sostanza - è ancora un passo dell'intervento - verrà chiesto (imposto) un contributo “che noi definiamo di sopravvivenza” per quasi 350.000 Euro in forma di Addizionale Irpef e quasi 500.000 in forma di IMU. Ergo: aumento dell’Addizionale IRPEF del 50% e oltre per I redditi sotto ai 28.000 Euro, e aumento dell’aliquota standard dell’IMU dallo 0,86% allo 0,91% (attenzione, come da prospetto riassuntivo IMU a Pag. 19 della Relazione del Revisore, il gettito IMU di sola competenza del comune aumenterà da 3.487.000 Euro a 4.115.000 Euro).”
“Se non basta - aggiunge Pozzobon - viene utilizzato per il Trienno di previsione lo strumento delle “anticipazioni di cassa” per 300.000 Euro. In sede di consiglio comunale abbiamo ricordato che tale strumento serve per esclusivamente finanziamenti d’emergenza: l’anticipazione di cassa è prevista infatti per poter far fronte a pagamenti urgenti ed indifferibili in situazioni di carenza temporanea di disponibilità liquide. Mai, negli ultimi anni, abbiamo avuto modo di leggere una Relazione del Revisore così corposa; ben 33 pagine dense di significati e messaggi “tra le righe” che ci raccontano di un Comune paralizzato e senza prospettive di sviluppo. Una Relazione che lascia poco spazio a scelte, se non quella di metter mano nelle tasche dei soliti e sempre quelli “contribuenti”.”
“Tutto questo ed altro ancora - prosegue la nota di Cuore Civico -, si riflette nella totale impossibilità di investire: la quota di Assunzione mutui e prestiti per 1.888.000 Euro (Pag 9, Bilancio di previsione 2013) viene stornata … si legge infatti a Pag 68 della Relazione Programmatica che “ … per il 2013 non è stato possibile prevedere l’esecuzione di nuove opere. E il piano delle opere pubbliche 2013-2015 non prevede esecuzione di nuovi lavori per tutto il triennio”. Leggiamo questo laconico commento e ci chiediamo ancora come sia stato possibile negli anni, spendere quasi 2.000.000 di Euro per continui lavori in Villa Negri, investire 1.300.000 Euro per la Fornace Panizzon (crogiuolo di eventi), spendere 720.000 Euro per la rotonda di via Nardi o lasciare in abbandono il Centro di Eccellenza nell’Area Fratelli (1.650.000 Euro donati al degrado) ed anche qua senza puntare il dito su chi sia stato.”
Secondo il consigliere di opposizione, “diventa tragicomico prendersela con il solito capro espiatorio, il patto di stabilità” e “ha il sapore di beffa sentire ancora insistentemente il primo cittadino parlare di Romano-Comune Virtuoso”.
“E' una forma di “millantato titolo” - prosegue -, perché tra i quasi 140 Comuni virtuosi d'Italia non compare Romano d'Ezzelino e perché un Comune virtuoso non avrebbe bisogno di aggrapparsi alle anticipazioni di cassa.”
“Il paradosso? Che in pochi anni - conclude Cuore Civico - rischiamo di essere attraversati e traforati da una fantascentifica superstrada a pagamento, una colata di cemento con tre corsie per senso di marcia, con caselli automatizzati e tecnologie all’avanguardia, inutile per i cittadini di Romano e utile alla causa di non ben identificati interessi economici e politici; e, a pochi metri, sulle strade percorse tutti i giorni da noi soliti “contribuenti” e dai nostri figli, non ci saranno nemmeno i denari per tappare una buca.”
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