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Padel e pilates, l'alleanza perfetta
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Nasce l'Esercito di Silvio. Ed è già boom di “arruolati”
L'imprenditore Simone Furlan, albergatore a Bassano, fonda un sito che “arruola” giovani seguaci del Cavaliere. In soli due giorni, migliaia di adesioni. Con un'unica, dichiarata missione: “Uniti per difendere il Presidente Berlusconi”
Pubblicato il 29-05-2013
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Il suo cellulare, in queste ore, squilla in continuazione. Richieste di interviste e dichiarazioni dalle principali testate italiane - ma anche dal Giappone e dalla Danimarca -, inviti in televisione. Che la sua iniziativa abbia fatto notizia lo testimonia anche il fatto che nei suoi confronti, e con parole non certo lusinghiere, si è scomodato persino Beppe Grillo nella home page del suo blog. Ma lui annuncia un comunicato, nelle prossime ore, che renderà pan per focaccia al leader dei 5 Stelle.
Ma perché tanto clamore mediatico? Perché Simone Furlan, 37 anni, imprenditore alberghiero originario di Padova e ormai in pianta stabile a Bassano del Grappa, è il fondatore dell'“Esercito di Silvio”, ovvero dell'“Esercito della Libertà”.
“Un esercito che combatterà pacificamente e democraticamente - ci dice Furlan - sul territorio italiano." Con quale scopo? Lo spiega chiaramente l'intestazione del sito web www.esercitodellaliberta.it, motore dell'intero progetto: “Uniti per difendere il Presidente Berlusconi”.
Silvio Berlusconi con Simone Furlan, ideatore dell'Esercito della Libertà
E la motivazione, ribadita ieri ai microfoni de "La Zanzara” su Radio24, è spiegata dallo stesso Furlan, berlusconiano Doc - nonché ideatore e presidente del movimento “Forza Insieme” - nel sito medesimo.
“Arriva un momento nella vita - scrive Furlan nel “manifesto online” dell'Esercito di Silvio - in cui capisci che combattere per un ideale non è più una scelta, ma un obbligo. Noi della società civile siamo stati spettatori inermi della “Guerra dei Vent’anni” che ha visto Silvio Berlusconi combattere e difendersi da accuse infamanti di ogni genere, frutto di una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia. Motivo di questa persecuzione è il non aver permesso ai comunisti di andare al potere, di aver fermato un progetto chiaro che, in seguito a tangentopoli, avrebbe consegnato il nostro paese alla sinistra.”
“Ora più che mai - scrive ancora Furlan - occorre non lasciare solo il Presidente Berlusconi. Dobbiamo difendere colui che rappresenta un patrimonio per i moderati italiani, batterci affinché la persecuzione che lo sta colpendo non possa ripetersi nei confronti di nessuno. Occorre gridare al mondo intero che milioni di Italiani come me credono e si riconoscono in lui.”
E allora? Allora “arruolatevi”. Tramite il “modulo di arruolamento”, contenuto nel sito, in cui chi aderisce dichiara di volersi “arruolare nell’Esercito di Silvio per difendere il Presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent’anni” e di essere “pronto a partecipare ad eventi o manifestazioni in supporto del Presidente Berlusconi per affermare il principio che la sovranità popolare non può essere sovvertita in alcun modo tranne attraverso l’azione politica.”
E come ogni esercito che si rispetti, Furlan ha ideato anche i “reggimenti”: le organizzazioni territoriali locali in cui ci si può proporre come “comandante”, impegnandosi “a gestire gli arruolati della propria zona e a reclutare nuove leve per la causa della difesa di Silvio.”
Detto, fatto. In soli due giorni, l'Esercito di Silvio ha reclutato una moltitudine di soldati. “Abbiamo al momento 12mila iscritti e 370 reggimenti territoriali - sottolinea Furlan a Bassanonet -. Sono in gran parte giovani, dai 19 ai 25 anni.”
“Siamo una struttura - ci dice ancora l'ideatore - attiva in tutta Italia che si riconosce nel leader Silvio Berlusconi dando spazio ai giovani, lasciati in disparte sul proprio territorio. Sono i giovani che andranno casa per casa, azienda per azienda, nei mercati, tra la gente, per fare quella che io chiamo un'“opera di evangelizzazione” per far capire agli elettori di centrodestra che Berlusconi non è quello che ci hanno descritto i processi e certa stampa.”
I detrattori del Cavaliere, dunque, sono avvertiti: “Devono sapere - è il monito di esercitodellaliberta.it - che quand’anche lo condannassero o lo rendessero ineleggibile, non lo sconfiggeranno mai politicamente, poiché noi saremo schierati al suo fianco, pronti a supportarlo, a raccogliere la sua incredibile eredità politica, i suoi valori e ideali e portarli avanti con lui.”
L'iniziativa, oltre al clamore mediatico, sta già facendo molto rumore anche nelle stanze della politica, Popolo della Libertà compreso. E ha provocato, inevitabilmente, anche un vespaio di critiche, di polemiche e di reazioni opposte. Anche fin troppo opposte: “Segnalo - afferma in dichiarazioni alla stampa il responsabile giovani dell'Esercito di Silvio, Alessandro Bertoldi - come in queste ore siano giunte al mio indirizzo e a quello degli altri promotori dell'iniziativa web esercitodisilvio.it decine di minacce e una querela.”
Sarà anche un esercito pacifico, ma qualcuno ha già dichiarato guerra.
Ma i cavalieri del Cavaliere, come li ha ribattezzati qualcuno, vanno avanti per il loro fronte. Furlan non ha dubbi: presto le adesioni raggiungeranno le decine di migliaia. E a quel punto Silvio potrà disporre, se lo vorrà, di una “base” territoriale nuova di zecca. Con nuovi scenari, per il centrodestra, tutti da definire.
Ma intanto, per l'Esercito della Libertà, è il momento dell'arruolamento.
Giovani berlusconiani d'Italia: We Want You.
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