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Alessandro TichAlessandro Tich
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Politica

Giovani domande per un'Italia al bivio

Lavoro giovanile: il candidato al Senato del PD Giorgio Santini risponde a un gruppo di giovani in un'azienda di Tezze sul Brenta. “Il nostro obiettivo è rilanciare l'economia e far ripartire il lavoro, investendo su scuola e formazione”

Pubblicato il 20-02-2013
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Ci sono Giacomo Nichele, studente del Brocchi e membro dell'Assemblea dei Giovani di Rosà; Veronica Lago, dell'Istituto d'Arte Fanoli di Cittadella; Linda Avanzo, neolaureata in Beni Culturali all'Università di Trento; Beatrice Marabese, di San Pietro di Rosà, studentessa di Ragioneria all'Istituto Einaudi; Sarah Fabris, dell'Indirizzo Sociale del Brocchi e Mattia Bindella, studente di Giurisprudenza all'Università di Padova.
Sei giovani interlocutori per Giorgio Santini, sindacalista marosticense di lungo corso, già segretario generale aggiunto della CISL, oggi candidato al Senato per il Partito Democratico. Si parla di “proposte del Partito Democratico per il lavoro giovanile” e la sede dell'incontro-conferenza stampa, introdotto dal referente del Circolo dei Democratici di Rosà Alfio Piotto, è l'azienda Lago Serramenti Srl di Tezze sul Brenta: una delle tappe, tra le quali anche la Mevis e l'Istituto Palazzolo di Rosà, del tour nelle imprese del territorio che Santini - candidato con un curriculum che lo rende particolarmente sensibile ai temi dell'economia e del lavoro - sta compiendo in questi giorni.
L'occasione, nelle intenzioni dei promotori, è quella di sentire dalla voce diretta dei giovani le istanze e le richieste di chi, dai 18 anni in su, si trova tra l'incudine di un percorso scolastico in via di conclusione e il martello di un mercato del lavoro che non offre prospettive. Cercando di capire, dalle risposte del candidato, quali sono le proposte dal partito di Bersani in un momento in cui, in tema di lavoro e di sviluppo, l'Italia si trova al bivio.

L'incontro del candidato PD Giorgio Santini (di spalle) con i giovani a Tezze sul Brenta

“Uno dei problemi maggiori per i giovani - chiede infatti Giacomo Nichele - consiste nella difficoltà di trovare un lavoro terminato il percorso di studi. Perché ci troviamo in questa situazione e come il PD intende affrontare il problema?”
“Innanzitutto - risponde Santini -, bisogna evidenziare come attualmente il sistema sia essenzialmente fermo: il lavoro è poco, a causa della crisi economica che stiamo vivendo. In secondo luogo, una parte dei giovani è in possesso di lauree e diplomi poco adatti alle esigenze del mondo del lavoro. Bisogna riformare il sistema. Un primo aspetto su cui porre l'attenzione è quello del turismo: in un Paese come il nostro è straordinariamente necessario investire nel turismo. E' necessario poi legare maggiormente scuola e lavoro: bisogna lavorare sulla scuola, legandola di più al mondo del lavoro.”
“E' essenziale, ovviamente, far ripartire l'economia - prosegue il candidato -. Il PD non fa facili promesse, vista la congiuntura economica in cui ci troviamo, ma ha tra i suoi obiettivi principali proprio quello di rilanciare l'economia, facendo ripartire il lavoro e investendo su scuola, cultura e formazione.
La scuola deve tornare ad essere valorizzata, attraverso nuove risorse: negli ultimi anni è stata bistrattata e massacrata. Sicuramente è importante ridurre gli sprechi e utilizzare meglio le risorse, ma fondamentale è tornare ad investire sulla scuola, al fine di realizzare il diritto all'istruzione come diritto di cittadinanza.
Attraverso questi interventi nell'ambito della scuola, della formazione, dell'economia, cercheremo di fare in modo che chi termina i proprio studi possa trovare un lavoro serio.”
“La tendenza sempre più diffusa, a causa della situazione italiana, è quella di andare all'estero, alla ricerca di maggiori e più rassicuranti garanzie - osserva Veronica Lago -. Molti giovani pensano: chi me lo fa fare di rimanere qui!? I giovani sono molto sfiduciati. Che fare?.”
“Quello della fuga dei cervelli è sicuramente un problema - replica Santini -. Andare all'estero non è una cosa negativa, anzi. Il problema è un altro. Bisogna fare in modo che i giovani possano scegliere di rimanere in Italia, perché qui hanno la possibilità di garantirsi un futuro. Ora non è così. Il PD, rilanciando lavoro ed economia, con particolare attenzione ai giovani, vuole invertire la rotta.
Bisogna prendere come punti di riferimento alcuni Paesi del Nord Europa, dove la crisi stata gestita in modo diverso, grazie ad un diverso sistema politico-economico, fondato su altri presupposti. Sicuramente la crisi economica in corso nasce da congiunture internazionali, ma bisogna sottolineare come in Italia la situazione sia stata gestita nel modo sbagliato; c'è stato chi ha negato la crisi per molto tempo. Ecco allora che priorità per il PD è rilanciare lavoro ed economia, rilanciare il Paese, anche attraverso una rinascita della Politica, una politica che deve tornare ad essere un servizio ai cittadini e al bene comune, attenta ai reali problemi delle persone. Necessario ridurre i costi della politica, il numero dei parlamentari, utilizzare meglio i fondi per la politica, senza renderli dei privilegi ad uso e consumo di pochi.”
“Sicuramente è necessario affrontare la questione del legame tra formazione e lavoro, in modo da creare una maggiore interazione tra i due ambiti - è la domanda-suggerimento di Mattia Bindella -. Credo, però, sia essenziale dare effettiva attuazione al diritto all'istruzione come diritto di cittadinanza. Nella situazione attuale, anche a causa dei continui tagli all'istruzione, c'è una tendenza che mi preoccupa: in alcuni contesti si tende a privilegiare esclusivamente l'istruzione professionale, nella volontà di ottenere una maggiore formazione dei giovani. Si tratta sicuramente di un aspetto importante, richiesto anche dalle aziende. Ma se non si affrontano complessivamente le questioni dell'istruzione e dell'economia, si rischia, come già in molti casi avviene, che i ragazzi provenienti da famiglie in difficoltà economica tendano a privilegiare la formazione professionale solo per necessità, in quanto non vedono prospettiva in relazione alla loro possibilità di intraprendere un percorso universitario e formarsi in futuro una posizione. Questo lede il principio di eguaglianza. Dev'essere garantito un sistema scolastico ed universitario che garantisca a tutti il diritto all'istruzione e, quindi, in futuro, il diritto ad un lavoro anche coerente con il proprio percorso di studi. Come recuperare le risorse? Un suggerimento potrebbe essere quello della lotta all'illegalità e alla corruzione. L'Italia è uno dei Paesi più corrotti d'Europa, una corruzione che sottrae risorse all'economia e favorisce la disoccupazione giovanile. Come la pensa il PD su questi aspetti?”.
“Certamente - risponde il candidato al Senato - uno degli obiettivi del Partito Democratico è quello della lotta all'illegalità e alle ingiustizie, una lotta che non ha solo l'obiettivo di recuperare i valori etici perduti negli ultimi tempi, ma anche quello di ritrovare risorse da investire in altri ambiti. Quello dell'istruzione e quello del lavoro sono proprio due ambiti su cui bisogna investire queste risorse. Combattere la corruzione è possibile. Riusciremo così a garantire molti diritti ai cittadini, ai giovani, come il diritto all'istruzione e quello al lavoro.”
“E' importante valorizzare ciò che abbiamo in Italia - suggerisce Linda Avanzo -. Il nostro Paese dispone di un patrimonio artistico e culturale importantissimo: bisogna investire su questo patrimonio, sfruttare questa preziosa risorsa. E' poi necessario incrementare il nostro rapporto con gli altri Paesi europei, anche attraverso l'incremento dello studio delle lingue straniere.”
“Il rapporto con l'Europa e il mondo - ribatte Santini - è sicuramente fondamentale, molte Università già si muovono in questo senso. Bisogna fare di più.”
In conclusione, Giorgio Santini sottolinea come costituisca un punto fondamentale del programma del PD il sostegno ai salari, il sostegno all'export per le aziende, la necessità di garantire maggiori sicurezze ai giovani, anche attraverso percorsi di sostegno e formazione a loro rivolti uno specifico intervento sulla disciplina dei tirocini. L'obiettivo finale “è quello di rimettere in moto le attività economiche”.

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