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Procura della Repubblica: commercianti e Comune “assumono” un funzionario
Manca personale in Procura: Confcommercio e Comune di Bassano rispondono all'appello del procuratore Ruberto e attivano la collaborazione autonoma a progetto di un funzionario. I commercianti ci mettono il know-how e il Comune i soldi
Pubblicato il 28-01-2013
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Come tutti sappiamo, la Procura della Repubblica di Bassano del Grappa, assieme al Tribunale, è stata condannata a morte dal governo Monti.
Ma fino alla prevista “scadenza naturale” del 13 settembre 2013 - salvo teorici e poco probabili ripensamenti in tempo utile del prossimo governo e del prossimo parlamento - gli uffici giudiziari di Palazzo Cerato devono pur continuare a lavorare, con gli uomini e mezzi a disposizione. Uomini e mezzi che, a quanto pare, sono già insufficienti.
E' quanto rileva il Procuratore della Repubblica di Bassano dott. Carmelo Ruberto, che lo scorso mese di settembre ha rivolto un appello al Comune di Bassano “per rappresentare l'interesse comune della collettività bassanese al mantenimento del funzionamento degli uffici giudiziari nella nostra città”.
Foto: archivio Bassanonet
“E ciò in considerazione - come si legge in una delibera del Comune - soprattutto degli sforzi compiuti congiuntamente dalle istituzioni, da enti e associazioni esponenziali della collettività e da migliaia di singoli cittadini che si sono adoperati per il futuro degli uffici giudiziari a Bassano.”
Dalla relazione del procuratore capo, emerge come gli uffici giudiziari “nel loro funzionamento incontrino quotidianamente difficoltà spesso insormontabili con le sole risorse a disposizione del Tribunale e della Procura cittadini”.
Come se non bastasse, “il prossimo pensionamento di un funzionario di grande esperienza e capacità professionale rischia di compromettere l'operatività di uffici strategici quale quello dell'esecuzione penale, per il ruolo insostituibile da questi svolto nel garantire l'effettività delle sanzioni penali comminate e, in definitiva, nel garantire la sicurezza delle persone e del patrimonio all'interno del territorio bassanese.”
Tradotto in parole povere: la Procura della Repubblica, che sta già annaspando per conto suo, sta per mandare in pensione un dipendente e - per le proprie ristrettezze di bilancio, aggravate dagli ulteriori tagli dello Stato - non è in grado di sostituirlo.
Ed ecco che, dal cappello a cilindro delle istituzioni locali, è arrivata la soluzione: in Procura arriverà un nuovo funzionario, che sarà inquadrato nell'organico sotto forma di collaborazione autonoma a progetto, per un importo di prestazione professionale pari a 4.500 euro.
A rendere possibile l'attivazione della collaborazione a progetto saranno Confcommercio Bassano e il Comune di Bassano del Grappa: divisi su tutti i fronti in tema di ZTL e di centri commerciali, e uniti nell'intento di correre al capezzale degli uffici giudiziari.
Ancora nello scorso mese di ottobre il Comune di Bassano aveva rivolto ai rappresentanti delle categorie economiche del Bassanese “l'invito a voler concertare iniziative per sostenere giuridicamente ed economicamente una collaborazione autonoma a favore della Procura, in modo da garantire continuità allo svolgimento di funzioni tanto rilevanti, nelle forme della collaborazione a progetto, nel segno della cooperazione fra istituzioni pubbliche e private e dell'interesse della collettività.”
Detto, fatto: con una lettera dello scorso 17 gennaio, Confcommercio Bassano ha espresso “la volontà degli imprenditori del commercio nella direzione di sostenere gli uffici giudiziari, non disgiuntamente dalle istituzioni, in primis il Comune, che si stanno adoperando in tal senso”.
L'associazione commercianti si è quindi dichiarata disposta a farsi carico del problema, mettendo a disposizione “le proprie risorse organizzative e il proprio sostegno attivo”.
La struttura di Largo Parolini, nella fattispecie, garantirà la copertura tecnico-amministrativa nella gestione dell'iter burocratico e degli aspetti legali e contrattuali correlati all'“immediata attivazione del rapporto di collaborazione a progetto” a favore della Procura, chiedendo contestualmente al Comune “di voler partecipare all'iniziativa con la somma di 4.500 euro a titolo di compartecipazione”.
Richiesta che, nella riunione dello scorso 22 gennaio, la giunta comunale di Bassano ha approvato all'unanimità, “considerata la estrema rilevanza degli obiettivi sottesi a questa iniziativa sia per le istituzioni cittadine che per l'intera collettività bassanese”, recuperando la somma necessaria dal conto residui del bilancio 2012.
La Procura della Repubblica di Bassano del Grappa, che sta girando col motore al minimo, ha ottenuto in questo modo una piccola boccata di ossigeno che le permetterà - se non altro, e nei limiti di una singola collaborazione a progetto - di non ridurre ulteriormente il personale. Manca ancora solo l'ultimo atto formale: e cioè la firma dell'accordo tra le parti interessate. Confcommercio Bassano sta attendendo a tale scopo una telefonata dal Comune: se son rose, fioriranno.
Ed è un caso davvero singolare in cui un'associazione di categoria e un ente locale si sostituiscono allo Stato per permettere allo Stato, ovvero a un pezzettino dello stesso, di continuare a funzionare.
In quanto al contributo del Comune, è pur vero che 4500 euro sono un'inezia rispetto al bilancio complessivo comunale, ma è altrettanto vero che si tratta di una somma che potrebbe tornare utile a qualche famiglia in difficoltà, a fronte della temuta ipotesi di tagli, paventata dal sindaco Cimatti alla cerimonia di San Bassiano, anche nel sociale.
Per cui la domanda - in conclusione - sorge spontanea: si tratta davvero di un intervento, se non prioritario, perlomeno opportuno per la nostra comunità?
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