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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Pietre

L'assessore regionale Donazzan attacca il Comune di Bassano per la carenza di parcheggi causata dai lavori di ripavimentazione di via Angarano. “Amministrazione miope, si mobilita direttamente la Regione”

Pubblicato il 02-11-2012
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Se lavori, ti tirano le pietre. Non fai niente, e ti tirano le pietre.
Cantava così Antoine (gli over 50 se lo ricorderanno benissimo) ormai quasi mezzo secolo fa. Una storia che si ripropone puntualmente in occasione di qualsiasi intervento dei Lavori Pubblici comunali sulla viabilità cittadina che inevitabilmente - con l'allestimento dei cantieri - provoca problemi e disagi ai frontisti e commercianti del tratto interessato dai lavori.
Le pietre in questione - prese a simbolo dell'oggetto del contendere - sono i cubi di porfido in fase di posa in opera per la ripavimentazione di via Angarano, una delle vie a maggiore vocazione turistica di Bassano del Grappa, e a lanciare i sassi all'indirizzo dell'Amministrazione comunale è l'assessore regionale Elena Donazzan. Che prende a cuore le rimostranze dei commercianti della via, i quali lamentano gli ostacoli causati dal cantiere nei confronti del regolare svolgimento del loro lavoro.

Pietre in porfido nel cantiere di Borgo Angarano. Foto Alessandro Tich

“All'appello accorato dei commercianti e di chi sta rischiando il posto di lavoro in Borgo Angarano a Bassano del Grappa - afferma Donazzan in un comunicato trasmesso in redazione -, non potevo solo reagire denunciando la miopia dell'Amministrazione comunale e visto che lì vi è uno stabile con parcheggio della Regione del Veneto, ho chiesto agli uffici competenti di aiutarmi a trovare una soluzione."
“Grazie alla sensibilità della Direzione Patrimonio della Regione ed alla intelligenza del suo Dirigente, che ha affrontato immediatamente la questione che avevo posto ancora nel pomeriggio del 31 ottobre - prosegue l'assessore regionale -, è stata inviata una lettera all'Amministrazione di Bassano del Grappa nella quale si comunicava la soluzione prospettata."
Lo “stabile con parcheggio della Regione del Veneto” individuato per la soluzione “made in Venezia” altro non è che l'attiguo Centro di Formazione Professionale Ferracina di via Scalabrini.
“Nella lettera indirizzata alla Provincia e al Comune - precisa Donazzan - viene specificato che, visto che alcune aule sono destinate all'Istituto Remondini, anche in seguito alle segnalazioni pervenute, la Regione intende mettere a disposizione, temporaneamente, parte dell’area da destinarsi a parcheggio a favore della cittadinanza, quale misura compensativa a seguito della chiusura della via Angarano, lungo la quale sono in corso i lavori.”
“C'è stata - continua l’esponente del PdL - una disponibilità immediata da parte del preside dell'Istituto Remondini, Giorgio Carollo, nel trovare gli aggiustamenti per non interferire con l'entrata e l'uscita dei ragazzi in orario scolastico. L'unica cosa che chiediamo ora al Comune è di attivare la Polizia municipale solo per la tutela dei ragazzi nelle fasce orarie già definite."
"Resta da chiarire - conclude Donazzan - perchè il Brolo del Bonaguro, dato in concessione per quasi un mese ad una Associazione culturale, non sia stato messo a disposizione di chi vive e lavora, con enormi difficoltà, in Borgo Angarano, nonostante le richieste. Ma di questo chiederò che sia data risposta in Consiglio comunale attraverso l'interrogazione dei consiglieri comunali del PdL.”
I lavori di ripavimentazione di Borgo Angarano, nel frattempo, sono a buon punto. Buona parte della via, ancora completamente chiusa al traffico, mostra già il suo nuovo look in ciottolato e il “cantiere della discordia” è attualmente allestito nell'ultimo stralcio all'altezza dello slargo di Palazzo Bonaguro. Qui una montagnola di pietre attende di essere posata sul manto stradale, per il rush finale dei lavori.
Chiamasi riqualificazione urbana, un intervento che val bene qualche temporaneo sacrificio: ma non tutti, a quanto pare, sono d'accordo.

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