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L'energia per il depuratore? Sarà “fatta in casa”

Il biodigestore e il depuratore di Bassano presto in collegamento: l'elettricità da biogas prodotta dal digestore alimenterà il vicino impianto con un elevato taglio dei costi

Pubblicato il 29-10-2012
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Da una parte c'è il digestore di via Tulipani, a Bassano del Grappa, che dai rifiuti organici, umido e verde, ottiene, con l'azione di microrganismi, biogas (metano) e poi lo trasforma in energia elettrica; dall'altra c'è il depuratore di Quartiere Prè, addetto alla depurazione dell'acqua che esce dalla case carica di detersivi e residui e che deve essere “pulita” prima di tornare di nuovo in natura.
Per poter funzionare l'uno con l'energia prodotta dall'altro, questi due impianti saranno presto collegati da una rete di condutture che trasporterà al depuratore l'energia elettrica ottenuta nel digestore.
I lavori, affidati all'impresa appaltatrice Grosselle Costruzioni di Fontaniva, si svilupperanno in tre interventi.

Il depuratore di Bassano del Grappa: funzionerà con l'energia elettrica prodotta dal digestore di Quartiere Prè

Primo: la realizzazione di un elettrodotto, cioè una conduttura adibita al passaggio di cavi elettrici, che avrà la lunghezza di 1.950 metri e dal digestore correrà, interrato, per via dei Tulipani, proseguendo sulla strada comunale Cartigliana, sotto la provinciale Gasparona, e sulla strada dei santi Lazzaro e Fortunato.
Secondo: l'installazione di due ulteriori cavidotti, per altri servizi o eventuali collegamenti tra gli impianti.
Terzo e ultimo passaggio: la rete sarà completata da una nuova condotta in pressione, di due chilometri circa, per il trasporto dal biodigestore al depuratore dei liquidi di scarto derivanti dal trattamento dei rifiuti.
“Questo progetto - spiega il presidente del Consiglio di gestione di Etra, Stefano Svegliado - si inserisce nell'iniziativa di contenimento dei costi che Etra ha espresso anche nell'ultimo Bilancio di sostenibilità: al momento, infatti, il digestore di Bassano produce ogni anno circa 3 milioni e 500 mila kilowattora di elettricità in più di quanti ne riesca a consumare.”
“Abbiamo pensato - continua Svegliado - di destinare la corrente elettrica in eccedenza al vicino depuratore, che ha un fabbisogno energetico di circa 4 milioni di kilowattora. Le attuali quotazioni di mercato danno il prezzo di acquisto dell'energia superiore a quello di vendita. Dunque i lavori comporteranno un sicuro risparmio: si parla, per ogni anno, di quasi 250 mila euro. Significa che la spesa necessaria al collegamento tra digestore e depuratore, pari a 500 mila euro, sarà coperta in meno di tre anni. E il rientro della spesa potrebbe avvenire in tempi ancora più rapidi se, come da previsione, il costo di acquisto dell'energia salirà e quello di vendita resterà immutato o subirà piccole variazioni.”
I lavori comprenderanno anche l'allacciamento alla nuova linea della cabina elettrica già in funzione nel digestore. Gli scavi per il posizionamento delle tubature non coinvolgeranno proprietà private.
“È con interventi come questo - sottolinea Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra - che Etra è arrivata a ricavare da fonti pulite un quinto dell'energia necessaria alle attività aziendali interne, come il riciclo dei rifiuti, il funzionamento delle centrali o l'illuminazione degli uffici.”

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